Biografia e vita di Kazimir Malevich (1878-1935)
Kazimir Malevich, pittore russo fondatore della corrente Suprematista, è stato il primo pittore a dipingere un quadro totalmente astratto: il “Quadrato nero su fondo bianco” nel 1913.
Figlio di un caposquadra in una fabbrica di zucchero, Kazimir Malevich, nacque a Kiev il 23 febbraio 1878, non ottenne una specifica
istruzione e solo a 17 anni poté frequentare la scuola d’Arte di Kiev.
Trasferitosi a Mosca nel 1904 per frequentare l’Accademia d'Arte, inizialmente Malevich dipingeva alla maniera Impressionista e la sua prima
personale del 1909 non ottenne una buona accoglienza.
Ma lo stile di Kazimir Malevich era ancora in evoluzione, i quadro dipinti dal 1909 indicano una forte influenza dei francesi
Post-impressionisti, dai Fauves, e dai Nabis, i cui dipinti aveva visto nelle collezioni moscovite.
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In seguito il suo stile si modificò intorno al 1911 in una tecnica intermedia fra il Cubismo ed il Futurismo, riprendendo dal primo la
frammentazione della forma e dal secondo la moltiplicazione dell’immagine, molto più vicino a
Fernand Léger che a
Pablo Picasso e
Georges
Braque.
Nel 1913 Kazimir Malevich aveva proseguito nella elaborazione delle immagini in modo che le fossero irriconoscibili, spingendo poi
l'astrazione al limite estremo dipingendo un rettangolo nero su fondo bianco: il primo lavoro Suprematista.
Nel 1915 il suprematismo venne teorizzato in un manifesto scritto in collaborazione con Majakovskij ed in seguito, la poetica del movimento,
venne definitivamente fissata nel saggio “Il Suprematismo ovvero il mondo della non rappresentazione”.
Per alcuni anni, le composizioni di Kazimir Malevich, si arricchirono gradualmente nella gamma cromatica, nelle forme (triangoli e frammenti
di cerchi) ripristinando addirittura qualche illusione di profondità, ritornando infine alla purezza dei suoi ideali originari dipingendo
“Quadrato bianco su fondo bianco”.
Con questa ultima opera del 1919 Kazimir Malevich dichiarò conclusa l’esperienza Suprematista e si dedicò principalmente all’insegnamento,
alla scrittura cominciando ad interessarsi di architettura.
Nei primi anni 1920 il governo sovietico aveva cominciato ad assumere un atteggiamento negativo verso l'arte astratta, totalmente inadatta
come strumento di propaganda e aveva iniziato a sostenere "realismo socialista".
Nonostante ciò era stato permesso, a Malevich andare all'estero nel 1927 per esporre il suo lavoro.
Così Malevich espone a Varsavia e in seguito a Berlino alla "GroàŸe Berliner Kunstausstellung" entrando in contatto con molti artisti e
architetti, tra cui Jean Arp, Naum Gabo, Kurt Schwitters, Le Corbusier.
Su invito di Gropius, visita il Bauhaus, che per l'occasione pubblica il volume "L'arte non oggettiva".
Nel 1929 viene allestita una sua personale presso la Galleria Tretyakov di Mosca.
Nel 1930, a causa dei suoi rapporti con gli artisti tedeschi e del nuovo corso del regime sovietico, Malevich viene arrestato. Molti modelli,
disegni e appunti finiscono distrutti.
Rilasciato, comincia di colpo a realizzare opere di carattere "stranamente" figurativo. Come per magia, escono dallo studio svariate tele
naturaliste datate ai primi anni del 1910, prima di allora assolutamente sconosciute.
Kazimir Malevich cerca di adeguarsi alle direttive del partito, dipingendo classici ritratti ai suoi familiari ed amici.
Emarginato e povero Kazimir Malevich morì di cancro a Leningrado nel 1935 e fu sepolto in una bara che egli stesso aveva decorato
con motivi suprematisti.