Biografia e vita di Gustave Moreau (1826 - 1898)
Studente di: Théodore Chassériau (1819-1856), Franà§ois-Edouard Picot (1786-1868).
Insegnante di: Pierre Bonnaud (1865-1930), Franà§ois Charles Cachoud (1866-1943), Edgar Maxence (1871-1954).
Amico di: Edgar Degas (1834-1917), Eugène Fromentin (1820-1876).
Cavaliere di: Légion d'Honneur (dal 1875).
Professore presso: Ecole des Beaux-Arts.
Gustave Moreau, pittore francese Simbolista francese, nasce a Parigi il 6 aprile 1826.
Suo padre era architetto e lo mandò a studiare con Picot.
Moreau, nel suo sviluppo come artista imitò per parecchi anni lo stile del suo maestro, l'eclettico pittore Teodore Chassériau (1819-1857),
un dipinto del quale lo aveva profondamente colpito e con quale visse in Rue Frochot.
La prima opera di Moreau fu la
Pietà (1852), ora nella cattedrale di Angouleme.
Per il Salon del 1853 illustrò una
Scena dal Cantico dei Cantici (ora nel Museo di Digione) e
La morte di Dario (nella Galleria Moreau, Parigi), dove è ben visibile l'influenza di Chassériau.
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Per l'Esposizione Universale del 1855 realizzò gli
Ateniesi, con il
Minotauro
(nel Museo di Bourg-en-Bresse) e
Mosè in vista della Terra Promessa.
Nel 1857 si recò in Italia dove studiò le opere classiche di pittori famoso da
Michelangelo a
Mantegna.
Edipo e la Sfinge, iniziato nel 1862 ed esposto al Salon del 1864, ottenne il plauso della critica e segnò l'inizio del suo periodo migliore, nel corso del quale scelse i suoi soggetti dalla storia,
dalla religione, leggende e dalla propria fantasia.
Nel 1865 espose
Medea e Giasone e
Il giovane e la morte; nei quadri di
Gustave Moreau era ormai evidente il suo stile personale che si appoggiava al
Simbolismo e che presto divenne famoso per i suoi quadri di
soggetti mitologici e religiosi con aspetti erotici.
Nel 1866 dipinge la
Testa di Orfeo (Galleria del Lussemburgo),
Esiodo e la Musa,
Prometeo (nella Galleria Moreau),
Giove e Europa,
La Pietà e Il Santo e il
Poeta.
La sua maturità, iniziata dopo il 1870. lavorando nell'ombra liberandosi dalle influenze del suo maestro, sfocia nei lavori esposti al
Salon nel 1876 e con le opere seguenti:
Ercole e l' Idra,
San Sebastiano,
Salomè danzante e
La sfinge.
La sua opera mostra pur mantenendo una chiara preferenza per soggetti storici, biblici e mitologici, immette nei dipinti
un'inquietante e suggestiva atmosfera esotica, spesso orientaleggiante e drammatica.
Moreau si esibì per l'ultima volta al Salon nel 1880, con
Elena e Galatea e per l'Esposizione Universale del 1889 inviò nuovamente
Galatea e
Il giovane e la morte.
Prese il posto di Delaunay come professore presso la Ecole des Beaux Arts, e il suo insegnamento divenne molto popolare, anche se le sue opere
sono stati spesso giudicate
decadenti.
Gustave Moreau amava fare anche esperimenti tecnici, tra cui raschiare le sue tele, realizzare quadri non figurativi, manipolare i colori
ottenendo un impasto piuttosto corposo che colpisce per la sua lucentezza dorata, particolare per cui alcuni critici lo hanno
considerato un precursore dell'
Espressionismo astratto.
Quando morì, il 18 aprile 1898, dopo aver ottenuto numerosi riconoscimenti e medaglie, lasciò in eredità allo Stato la sua casa, contenente
circa 8000 immagini, acquerelli, caricature e disegni, che andarono a costituire il Moreau Gallery, che nel 1902 divenne il Museo Gustave
Moreau, una delle migliori collezioni di Parigi.
Le opere di Gustave furono di ispirazione ad artisti quali André Breton,
Max Ernst e
Salvador Dalì.