Biografia e vita di Georges Seurat (1859-1891)
Georges Seurat, considerato il massimo esponente della corrente del
Neo-Impressionismo, nasce a Parigi nel 1859.
Di agiate origini borghesi, il giovane Seurat può seguire le sue naturali inclinazioni, dedicandosi agli studi artistici.
Nel 1875 segue i corsi di scultura di Justin Lequien, tre anni dopo si iscrive all'école des Beaux-Arts di Parigi, dove studia con Henri Lehmann.
Le sue prime opere si rifanno al naturalismo della Scuola di Barbizon, ma in seguito si interessa alle ricerche sui fenomeni della luce e
studia i problemi legati alla percezione visiva e le teorie cromo-luministiche del tempo.
L'attenzione di Seurat si sofferma sugli studi delle varie tesi teorico-scientifici di Humbert de Superville, di Eugène
Chevreul, di Charles Blanc e di Odgen Rood, mente sperimenta il cromatismo di
Eugene Delacroix.
Nel 1879 parte militare; distaccato a Brest, disegna marine e paesaggi e, quando torna a Parigi apre uno studio col pittore Edmond-Franà§ois Aman-Jean.
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Pittore colto e sofisticato, si reca in luoghi di grande interesse paesaggistico, all''isola de La Grande Jatte, nei boschi di Pontaubert dove
dipinge all'aria aperta opere ancora legate al naturalismo
impressionista, ma
dove già si intravvedono i germi del "
puntinismo".
Rifiutando i delicati effetti della pittura impressionista, ottenuti con
pennellate irregolari, elabora una tecnica innovativa più "scientifica",
il Puntinismo, in base alla quale su fondo bianco applica piccole e ordinate pennellate di colore puro.
Nel 1883 partecipa per la prima volta al Salon, ma l'anno dopo, poiché non non viene ammesso, espone alla mostra organizzata dalla Société des
Artistes Indépendants, dove presenta la prima delle sue grandi composizioni:
Une baignade à Asnières
(1883-84) oggi esposto alla
National Gallery di Londra.
Nel 1885, Georges Seurat partecipa all'Esposizione Internazionale di New York, dove espone ancora
Une baignade à Asnières, mentre continua le ricerche nel campo cromatico che sperimenta personalmente.
Nel 1886, rielaborando disegni e schizzi, realizzati sull'isola de La Grande Jatte, completa l'opera che lo renderà famoso,
Un dimanche après-midi à l'à®le de la Grande Jatte, dove i personaggi che affollano la scena, geometrizzati
e ieratici, sono collocati in uno spazio regolare, definito solo dalla trasparente luce.
La grande tela viene presentata all'ultima mostra degli impressionisti e proprio in questa occasione, per sottolineare
il nuovo stile del pittore, ormai staccato dall'Impressionismo, vengono coniati i termini "neoimpressionismo" e "pointillisme".
Quest'opera non solo influenza artisti isolati come
Gauguin e
Van Gogh, ma
svolge un ruolo fondamentale nella storia della pittura moderna perché
riorganizza, in modo rigoroso e cerebrale, l’eredità spontanea degli impressionisti.
Dopo un'esposizione tenuta a Nantes con
Camille Pissarro e
Paul Signac, Georges Seurat nel 1887 partecipa alla mostra del Gruppo
Les XX a
Bruxelles e l'anno dopo si reca in Normandia a Port-en-Bessin, per dipingere alcune marine.
Tra il 1888 e il 1889 il pittore realizza altre due grandi composizioni,
Les poseuses e
La parade, mentre entra in contatto col critico Charles Henry, che lo introduce nel Movimento Simbolista e che lo
spinge a studiare la teoria della dinamica delle linee.
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Nel 1890 Searat espone in un trattato i principi teorici della sua
pittura, dipinge
Le Chahut (1890) e lavora a
Le cirque (1891), che viene presentata incompiuta al Salon des Indépendants.
Nel 1891 muore improvvisamente a soli trentadue anni dopo aver gettato le basi per la nascita del Fauvismo e del
Cubismo, sino al
Surrealismo ed alla Op Art.
Nel 1899 Signac gli dedica il saggio
D'Eugène Delacroix au néo-impressionisme.