Biografia e vita di Franà§ois Gérard (1770 - 1837)
Conosciuto anche come: Barone Franà§ois-Pascal-Simon Gérard
Studente di: Jacques-Louis David (1748-1825).
Insegnante di: Constance Marie Charpentier (1767-1849), James Pradier (1790-1852).
Assistito da: Paulin Guerin (1783-1855).
Patrocinato da: Napoleone Bonaparte (1769-1821), Duchesse de Berry Caroline (1798-1870), Louis XVIII, re di Francia (1755-1824).
Nato a Roma il 4 maggio 1770,
Francois Gérard si trasferì con la famiglia a Parigi nel 1782
dove ottenne l'ammissione nella Pension du Roi, per passare poi allo
studio dello scultore Augustin Pajou e, due anni dopo, dal pittore di
storia Nicolas-Guy Brenet, che lasciò nel 1786 per diventare allievo del
già famoso
Jacques-Louis David
Per alcuni anni studiando e collaborando con David ed i suoi allievi,
Francois Gérard assimilò una tecnica perfetta della costruzione di scene
storiche, anche se il giovane pittore personalmente preferiva soggetti
mitologici per comporre scene galanti o aneddotiche.
Per alcuni anni concorse inutilmente al Prix de Rome e, nel 1790 in
seguito alla morte del padre fu costretto a lasciare lo studio di David
per accompagnare sua madre a Roma.
Tornato a Parigi nel 1791 in completa miseria Francois Gérard dovette
rinunciare alla pittura per trovare un lavoro per mantenersi.
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Il suo Maestro, David per aiutarlo gli propose nel 1793 di lavorare ad
uno dei suoi più famosi ritratti: quello di Le Pelletier de St
Fargeaumay, e gli procurò un posto come membro del Tribunale
Rivoluzionario (non dimentichiamo che in quel momento la Rivoluzione
Francese stava ancora rumoreggiando).
Al Salon del 1798 Francois Gérard espose "
Amore e Psiche"
, in cui si ravvisa facilmente l'ispirazione all'opera
dell'italiano
Antonio Canova
con lo stesso titolo, ma, l'aspetto decisamente più
erotico della scena, gli assicurano l'attenzione del pubblico ed un
incarico per il ritratto di Madame Mère concluso nel novembre del 1799
che piacque tanto da promuoverlo Primo Ritrattista di Francia.
In effetti i suoi ritratti, dipinti con tratti veloci e leggeri nelle
pose che si rifanno ai ritratti del
Rinascimento italiano, sono molto belli se perché il pittore
sa sottolineare le espressioni caratteriali del soggetto.
Come ritrattista preferito dai francesi Francois Gérard non ebbe un
attimo di respiro, eseguendo un numero enorme di ritratti, lasciando ai
posteri i volti di tutti i personaggi importanti dell'Impero e della
Restaurazioni, i rampolli delle Case Regnanti e tutti gli uomini e le donne più celebri d'Europa.
Napoleone vene da lui ritratto nel 1805, in due versioni, in con l'abito
indossato in occasione della sua incoronazione a Imperatore.
Il ritratto di "Madame Récamier", in una posa languida e inserita
in un interno lussuoso, in modo da creare un'immagine al tempo stesso
mondana e intimista, illustra in modo preciso il modo in cui Francois Gérard concepisce il ritratto.
Al Salon dl 1810 Francois Gérard espose il soffitto dipinto con la
Battaglia di Austerlitz, commissionato dall'Imperatore e destinato al
Palazzo delle Tuileries, trasferito in seguito dai Borboni, nella
Galleria delle Battaglie alla Reggia di Versailles, mentre
l'incorniciatura, decorata con personaggi allegorici, fu portata al Louvre.
Quando il pittore venne nominato Primo Pittore di Luigi XVIII, aveva
solo quarantasette anni (1917), aveva alle spalle vent'anni di successi
e davanti altri venti da riempite di colore e fama; il suo salotto era
molto frequentato, come il suo studio, dai personaggi più in vista di
Parigi: Madame de Staà«l, George Canning, Talleyrand, il Duca di Wellington e gli emergenti di turno.
Nel 1822 Francois Gérard dipinse per il principe Augusto di Prussia la
tela con "Corinna a Capo Miseno", ispirata al romanzo di Madame de Staà«l,
caratterizzato da uno spirito preromantico, dato dall'aspetto selvaggio
e tormentato del paesaggio, tocco che riapparirà nella "Santa Teresa"
del 1827 nel cui sentimento mistico affiora il romanticismo cattolico.
Sotto il regno di Luigi Filippo d'Orleans, Francois Gérard lavorò, nel
1832 al Museo Storico di Versailles e tra il 1829 ed il 1836 nei i pennacchi della cupola del Pantheon.
Carico di onori, Barone dell'Impero nel 1819, Ufficiale di Legion
d'Onore, Primo Pittore del Re, dopo aver seguito da vicino, e sofferto
come tutti i francesi delle speranze e delusioni derivanti dagli
sconvolgimenti politici, Francois Gérard morì l'11 gennaio 1837, dopo tre giorni di febbre.
Francois Gérard è ricordato per i suoi ritratti: il tempo ha rovinato il
colore dei suoi quadri, ma i suoi disegni conservano la delicatezza e la purezza della linea originale.
I suoi lavori sono conservati in molti musei francesi ed in collezioni private.