Biografia e vita di Egon Schiele (1890-1928)
Egon Schiele nacque in Austria, a Tulln sul Danubio, il 12 giugno 1890.
Il suo primo periodo artistico fu fortemente influenzato dall'arte dell'Estremo Oriente, dallo Jugendstill di
Ferdinand Holder e, soprattutto,
dall'incontro con
Gustav Klimt nel 1907, che sarà per lui un modello da ammirare e un maestro molto influente.
Anche Klimt avrà per Schiele una grande stima: fu proprio Klimt a presentarlo ad alcuni ricchi mecenati, che gli assicurarono una certa tranquillità finanziaria già dai suoi esordi sulla scena artistica viennese.
Klimt, infatti, lo introdusse nella sua
Secessione di Vienna, formandolo sul piano figurativo,
al linearismo geometrico e tortuoso, altamente decorativo e astratto; a questo periodo appartengono "Danae" e "Ritratto di Gertrude Schiele I".
Schiele tuttavia, si staccò presto dalla Secessione per avvicinarsi all'
Espressionismo; in particolare conobbe da vicino l'opera di
Vincent
Van Gogh nel 1909, grazie ad un suo amico che aveva acquistato la "Camera dell'artista ad Arles".
La grande influenza dell'artista olandese si rese visibile soprattutto nella "Camera dell'artista a Neulengbach"
e nei "Girasoli".
Comunque Schiele interpretò liberamente l'Espressionismo, dando vita ad uno stile molto personale e non catalogabile: accanto a ritratti di
amici ed autoritratti, viene rappresentata la fisicità del corpo attraverso un’aggressiva distorsione figurativa.
In questo modo la sessualità diventa ossessione erotica che, accanto al tema della solitudine angosciosa ed inquieta, assume un’altissima tensione emotiva.
Fino al 1912 Egon Schiele visse un periodo di grande attività artistica, dedicandosi ai ritratti di bambini, ai nudi erotici
ed ai paesaggi; a questa fase
appartengono "Bambine", "Due bambine", "Eros", "Nudo femminile con capelli neri", "Autoritratto con vaso nero e dita divaricate".
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Tuttavia la convivenza, senza matrimonio, con la giovanissima modella Wally Neuzil e la presenza di numerosi bambini nel suo atelier,
scandalizzarono i bigotti abitanti di Neulengbach e nel 1912 Schiele venne arrestato con le accuse di violenza sessuale su una bambina e rapimento di una minorenne.
L'accusa di rapimento si risolse velocemente poiché si trattava di Wally Neuzil, fuggita di casa di sua spontanea volontà; per l'accusa di libidine, Schiele dovette subire un periodo di carcere in attesa del processo.
Alla fine del processo, fu ritenuto colpevole soltanto di aver esibito le sue opere, ottusamente considerate pornografiche dalla pubblica autorità.
La tensione e la paura, che egli provò quei giorni in cella, sono testimoniati da tredici acquerelli.
Deluso da questa esperienza, Schiele tornò a Vienna.
Grazie al suo amico Klimt, Egon Schiele riuscì in breve tempo ad ottenere diverse commissioni, tornando alla ribalta della scena artistica austriaca e partecipando a molte mostre internazionali.
Le sue opere del periodo sono numerose, per la maggior parte autoritratti e ritratti.
Le figure sono solitamente nude, in pose insolite che tendono a sfociare nella caricatura; la figura tormentata richiama sia la morte che l’erotismo.
Il disegno è molto netto con un tratto spesso e marcato, energico e sicuro, a volte persino violento, cercando evidentemente di provocare lo spettatore.
Nel 1915 Schiele venne arruolato nell'esercito e poco prima di partire, lasciò Wally e sposò Edith Harms, figlia di un fabbro.
Il matrimonio gli donò la serenità che trasformò la sua ispirazione; dai dipinti di questo periodo emerge una nuova forza disciplinata.
Nonostante la prima guerra mondiale, Schiele riuscì a dipingere anche se fu mandato al fronte.
L'artista soffrì molto per la vita di caserma, almeno fino al 1917, quando fu trasferito all'Imperial Regio Instituto per i Consumi di Vienna.
Lì, Schiele, rimase fino al 1918 dedicandosi all'organizzazione di mostre ed entrando in contatto con vari mercanti d'arte, partecipò con
successo alla quarantanovesima mostra della Secessione Viennese, tenne esposizioni di successo a Zurigo, Praga e Dresda.
Al Museo Militare di Vienna dipinse le sue ultime opere "La famiglia" e "Edith, la moglie dell'artista", ma nell’autunno
del 1918, l’influenza spagnola, che provocò più di venti milioni di morti in Europa, raggiunse Vienna.
Edith, incinta di sei mesi, morì il 28 ottobre ed il pittore morì tre giorni dopo, a soli 38 anni.