Biografia e vita di Edward Burne-Jones (1833 - 1898)
Conosciuto anche come: Edward Coley Burne-Jones, Sir Edward Burne-Jones Copley.
Apprendista: Dante Gabriel Rossetti (1828-1882).
Insegnante di: John Melhuish Strudwick (1849-1937).
Collega di: William Morris (1834-1896).
Amico di: Walter Howell Deverell (1827-1854), Thomas Matthews Rooke (1842-1942).
Ha esposto al: Grosvenor Gallery (dal 1877).
Membro di: Lavoratori Art 'Guild.
Studente presso: Exeter College, University of Oxford (dal 1853); King Edward's Grammar School, Birmingham.
Edward Burne-Jones, il più grande dei
Pre-Raffaelliti di seconda generazione, nasce a Bennetts Hill, nel centro di Birmingham il 28 agosto 1833.
Orfano di madre, morta pochi giorni dopo la sua nascita, viene allevato
da una governante, dato che suo padre, imprenditore, non era in grado di allevarlo.
Per compensare questa solitudine affettiva, il bambino si crea un suo
mondo particolare che non svanisce con l'età adulta, ma diventerà il
carburante per il suo spirito artistico.
Scolaro disciplinato alla King Edward's Grammar School di Birmingham si distingue nei risultati ed a quindici anni comincia a seguire dei corsi d'arte, tre sere la settimana.
A Londra nel 1850 Edward Burne-Jones incontra il suo eroe artistico
Dante Gabriel Rossetti, che incoraggia la sua precoce attrazione verso le arti figurative e che
determina in lui la vocazione per l'arte.
Religiosissimo ed intenzionato a dedicarsi alla carriera ecclesiastica, nel 1852 Edward Burne-Jones è ospite
nell'Exeter College, presso l'Università di Oxford per laurearsi in teologia
e dove incontra
William Morris, che
diventa suo amico e che lo convince a cambiare idea sulla
religione e sulla carriera che Burne-Jones voleva intraprendere.
Edward Burne-Jones lascia Oxford prima di laurearsi e, dopo aver sentito parlare della Confraternita dei
Preraffaelliti
si trasferisce a Londra dove condivide una stanza con William Morris.
L'influenza dei preraffaelliti, nei suoi primi dipinti è molto forte, ma appassionato delle leggende di Re Artù e dell'ambiente Medievale, nel
1859 fa un primo viaggio in Italia, dove viene colpito ed influenzato dall'opera del
Ghirlandaio e del
Botticelli.
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Nel 1860 sposa Jones Georgiana MacDonald, nella quale trova la madre che non ha mai avuto e la guida della sua vita specialmente nei momenti di
depressione che seguivano il compimenti di opere molto impegnative.
Accanto a lei Edward sostituisce l'ascetismo monacale, con l'amore mistico per antiche leggende ed un senso di malizioso umorismo, acquista una certa fama e vende alcuni dipinti.
Diventato principale progettista e disegnatore del
Movimento Estetico volto alla rivalutazione delle
Arti Applicate e al recupero dell’
artigianato decorativo, insieme all'amico, ora socio, William Morris,
disegna e partecipa alla creazione di arazzi, tappeti, carte da parati,
maioliche, vetrate colorate, caratterizzate da un stile tanto particolare da
rivoluzionare il gusto dell’epoca, anticipando il
moderno design e quella
che sarà l’
Art Nouveau.
Per differenziarsi dai tantissimi "Jones" che affollano il mondo artistico inglese, firmandosi aggiunge al suo cognome il "Burne".
Dal 1870 Burne-Jones, diventato via via più famoso, anche se i suoi protettori e clienti appartengono al circolo chiuso di persone ricche e
sofisticate, ma la sua diffidenza e la riluttanza ad esporre le sue opere in pubblico, non facilitano la sua popolarità.
Il pittore è sempre più affascinato dalla pittura Italiana e dopo un viaggio con J. Ruskin per conoscere la pittura veneziana del
Cinquecento (1862), torna in Italia tra il 1871 e il 1873, riportando tante idee e schizzi derivati dalle suggestioni delle opere del
Mantegna e di
Michelangelo, confermando l'influenza del Rinascimento Italiano sulla pittura Inglese dell'Ottocento.
Finalmente nel 1877 il pittore si lascia convincere ad esporre alla
Grosvenor Gallery, il successo ottenuto trasforma
Edward Burne-Jones da pittore sconosciuto ad uno dei più amati pittori inglesi.
Nel 1880, l'ambiente artistico inglese considerava
John
Millais e
Frederic Leighton i più grandi pittori viventi, ma Edward Burne-Jones li
superò: considerato il più interessante e più piacevole di tutti i grandi
artisti britannici, uno dei più grandi pittori del Diciannovesimo secolo,
viene nominato
Baronetto.
Nonostante i problemi di salute, il pittore continua la sua opera senza
soste, completando opere grandiose come i mosaici nella chiesa di San
Paolo entro le mura di Roma, le decorazione all'Opere di Londra (Tate
Gallery) e a Birmingham (City Museum and Galleria opere d'arte).
Uno dei suoi ultimi disegni sono le magnifiche vetrate della Cattedrale
di San Phillips, a Birmingham, lasciate incomplete per la sua improvvisa
morte, avvenuta a Fulham nella sua casa di Rottingdean il 17 giugno 1898
lasciando un'imponente mole di belle opere considerate l'anello di
collegamento tra il
preraffaellismo, il
simbolismo e l'
Art Nouveau.
La migliore raccolta della sua opera è nella
City Galleria opere d'arte di
Birmingham, sua città natale.