Biografia e vita di Edvard Munch (1863-1944)
Edvard Munch, pittore ed incisore norvegese, uno dei massimi esponenti del
Decadentismo e dell'
Espressionismo, nasce a Là¸ten il 12 dicembre 1863.
La sua infanzia è segnata da due gravi lutti, quello della morte della
madre, quando egli ha solo cinque anni e più tardi quello della sorella
maggiore, quindicenne (questo ultimo fatto gli ispirerà l'opera "La
bambina malata" e l'utilizzo del rosso per esprimere l'angoscia della morte incombente).
Il padre, medico dei poveri, talvolta lo conduce con sé durante la
visita ai malati; questo precoce contatto con il dolore segnerà
profondamente lo spirito di Edvard Munch, inculcandogli in senso di lutto ed angoscia che farà grande la sua arte.
Nel 1878, grazie a una borsa di studio vinta per le sue capacità tecniche, entra alla Scuola d'Arti e Mestieri di Oslo e dal 1881 ha come
professore il pittore
Christian Krohg, le cui scene intimiste, benché
composte piuttosto freddamente, sono illuminate da una luce
Impressionista il ché spiega la chiara sensibilità per il colore espressa dal giovane Edvard Munch nei primi lavori, nonostante il loro realismo di base.
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Durante alcuni soggiorni a Parigi nel 1885, nel 1896 e nel 1889, scopre pittori come
Paul Gauguin,
Georges Seurat e
Vincent Van Gogh ma anche i
pittori Nabis, scandalizzando con l'esposizione delle sue opere, l'intera opinione pubblica e attirando l'attenzione di giovani artisti.
Il periodo più importante dell'attività di Munch è compreso nel decennio
1892-1902, nel corso del quale l'artista definisce e rivela, attraverso una
serie di opere d'arte, la sua ricerca poetica e le qualità del suo
linguaggio pittorico, che affonda le radici nel clima
Secessionista del tempo e si arricchisce degli apporti del
Simbolismo in
un'interpretazione di intensa drammaticità, secondo i modi che divennero
propri dell'Espressionismo Tedesco.
L'amore, la morte e più tardi la vita, sono i temi pressanti di tutta la sua pittura; le angosce e i disagi esistenziali dell'artista, vengono
espressi mediante l'uso di colori violenti e irreali, linee sinuose e continue, immagini deformate e consumate dal tormento interiore.
La visione della della realtà di Munch è sempre intrisa dal senso angoscioso dell'incombere della morte; persino l'amore e la voglia di
annullarsi uno nell'altro è visto come espressione di un'animalità primitiva ed interpretato come testimonianza di morte.
Munch raggiunge una certa fama, ma le sue turbe mentali non gli danno tregua e cerca di aiutarsi con l'abuso di alcool che lo porta in una
casa di cura per malattie nervose per alcuni mesi.
Nel 1892 Munch espone a Berlino una cinquantina di suoi dipinti e il giudizio della critica è così drastico che dopo una sola settimana la
mostra viene sospesa.
Dell'attività grafica, iniziata nel 1895,contrassegnata
da innovazioni tecniche di assoluta importanza a cui corrispondono
sorprendenti metamorfosi di contenuto ci sono rimaste solo sei tra Litografie e
xilografie: Angoscia, Attrazione II, Chiaro di luna I del 1896 e La donna, Due persone sole e Arpia del 1899.
Nel 1911 si stabilisce definitivamente in Norvegia e la sua arte comincia ad essere apprezzata dal pubblico e parzialmente compresa dalla
critica, nel decennio successivo diventa Membro dell' Accademia tedesca delle arti e socio onorario dell'Accademia bavarese di arti figurative
di Monaco di Baviera.
Nel 1937 il regime hitleriano definisce "degenerate" 82 opere di Eduard Munch esposte nei vari musei pubblici della Germania e ne dispone la vendita.
Dopo l'invasione tedesca della Norvegia, l'artista rifiuta di avere contatti con gli invasori e la sua vita diventa sempre più solitaria e si
concluderà con la morte a Ekely il 23 gennaio 1944.
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