Biografia e vita di Damien Hirst (1965)
Damien Hirst è nato a Bristol nel 1965 ed è cresciuto a Leeds con sua madre.
Respinto dalla St. Martin's, Damien Hirst si trasferisce a Londra nel 1986, dove riesce ad iscriversi nel Goldsmiths Collegeq, laureandosi tre anni dopo.
Mentre era ancora uno studente, nel 1988, Damien Hirst cura la mostra collettiva all'Hospital Club, chiamata Freeze.
In questa mostra il giovane artista espone diversi pezzi ed opere di
suoi sconosciuti compagni di studi riscuotendo un sorprendente successo
che la stampa interpreta come il punto di partenza per i giovani artisti
britannici, che in un momento che l'intera Inghilterra attraversava una
delle sue crisi peggiori e mezza Londra era in vendita, invece di
cercare l'appoggio dei galleristi e la pubblicità della stampa, ogni
artista si autofinanzia cercandosi mecenati ed appassionati collezionisti.
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Il tema universale ed antico, anche se non esclusivo del lavoro di
Damien, è l'esplorazione della morte, un tema tradizionale che l'artista ha aggiornato e ampliato con forza, spirito ed originalità.
Conosciuto, all'inizio, per una serie di opere (La Storia Naturale) in
cui gli animali morti vengono presentati come "memento mori"
ironicamente esposte in un museo di storia naturale, piuttosto che in
una Galleria d'Arte, Damien Hirst passa attraverso i collage di
farfalle, agli animali in formaldeide, al teschio tempestato di
diamanti alla serie "farmacologica" diventando la figura più
chiacchierata e controversa dell'arte contemporanea.
Attraverso le sue installazioni, l'Artista sembra voler provare a mostrarci i diversi aspetti della morte, sganciandola da
quell’alone di paura e dolore che spesso la circonda e mostrandola come
un aspetto normale della vita stessa: alla Biennale di Venezia del 1993
Damien Hirst presentò un opera composta da metà mucca e metà vitellino.
Un set particolare di sue installazioni ha per oggetto cadaveri di
animali, sezionati in modo da poter osservare l’esterno e l’interno del
corpo, inseriti in enormi vasche di formaldeide o altri liquidi adatti alla conservazione.
Tali opere sono comunque destinate alla scomparsa: i liquidi, infatti,
rallentano soltanto il processo di decomposizione che, porterà, in un
modo o nell’altro, alla disgregazione delle opere come è successo a
Londra al ristorante "Pharmacy" aveva inventato ed arredato Damien
Hirst con sgabelli a forma di aspirina, che ad un certo punto è stato "smontato".
Damien Hirst inventa geniali installazione che assemblano scultura,
pittura e disegno, in cui cerca la sfida, il confine tra l’arte, la
scienza e la cultura, esplorando l’incertezza, i sentimenti, l’amore, la
vita e la morte, attraverso mezzi espressivi inaspettati e mai convenzionali.
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Dagli anni Novanta Damien Hirst sembra faccia di tutto pur di fare
saltare i nervi ai moralisti, mettendo in mostra una contraddizione dopo
l'altra, mescolando ricchezza e povertà, vita e morte, azzardo contro il
mondo dell'arte e rispetto delle regole che servono a entrare nei libri
di storia o aggiungere zeri al prezzo delle sue opere.