Biografia e vita di Claude Lorrain (1600-1682)
Claude Gellée detto Lorrain (il Lorenese) nasce nel 1600 a Champagne (in Lorena) e, in giovanissima età si reca a Roma per
apprendere l’arte della pittura.
In questo particolare periodo Roma è un centro artistico molto importante dove le botteghe d’arte prosperano, confrontandosi e
mescolandosi con il manierismo del
Caravaggio, la sua cruda poesia e il suo
realismo, e, soprattutto con l’imperante classicismo di
Raffaello.
Certamente Lorrain assimila le lezioni provenienti dai due principali filoni del linguaggio pittorico.
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Nel 1626 Lorrain ritorna nelle sue terre della Lorena per lavorare come
apprendista presso lo studio di
Claude Deruet, per poi ritornare di
nuovo Roma stabilendovisi in modo definitivo fino alla morte avvenuta nel 1682.
Tutta la produzione del suo periodo giovanile è andata perduta. Le opere
datate, iniziano a partire dal 1630.
Tra le più antiche che si conoscano c’è il “Paesaggio con i marcanti”,
attualmente custodito alla National Gallery of Washington.
Dagli anni trenta in poi, tutto viene ampliamente documentato dal suo
“Liber Veritatis” dove, oltre alle opere realizzate, vengono riportate le fonti delle committenze.
Un vero e proprio prezioso diario che aiuta ad una meticolosa
ricostruzione dei suoi rimanenti cinquant’anni di vita artistica.
Dalle sue opere risulta evidente che Lorrain conoscesse profondamente la
pittura del Cinquecento relativa al paesaggio e quella a lui
contemporanea, ma vi sono in lui altre peculiarità per cui viene
collocato al di sopra di una realizzazione paesaggistica di “maniera”.
Il “Paesaggio fluviale con un arco di roccia” con la sua sintesi
coloristica e compositiva denota un'assoluta padronanza della pittura
paesaggistica.
Ma nelle opere “Paesaggio con danza di contadini” (Louvre di Parigi),
“Paesaggio con satiro danzante e figure” (Museum of Art, Ohio), “Porto
con lo sbarco di Cleopatra a Tarso” (Louvre, Parigi), realizzate
rispettivamente nel 1639, 1641 e 1642, si evidenzia un luminosità molto
più sapiente in cui la luce dà alla natura e alle figure umane un
vigoroso accento poetico con patine di gradevole morbidezza.
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Sono questi, gli elementi che rimarranno sempre presenti anche nelle
opere degli anni che verranno: si pensi alla “Marina con Bacco ed
Arianna” (1656, Arnot Art Museum, Elmira nello stato di New York) o al
“Paesaggio con figure danzanti” (1669 Hermitage, Leningrado),
quest’ultimo, un tema molto caro al Lorrain che ripete molto spesso fino a questa data.
Spesso Lorrain si inserisce nel filone classicistico che richiama
la pittura di
Poussin, pittore francese anch’esso trapiantato nella
capitale italiana e di cui il Lorenese subisce sicuramente l’influenza.