Biografia e vita di Chaim Soutine (Lituania 1894 - Parigi 1943)
Chaim Soutine, pittore impressionista.
Decimo di undici figli di un sarto di origine ebrea. Già da bambino si diverte a disegnare, andando contro la religione
ebraica che vieta la raffigurazione di persone.
Dopo avere ritratto il macellaio del paese, Chaà¯m viene violentemente picchiato dal figlio del macellaio, che viene condannato ad un
risarcimento in denaro.
Con i 25 rubli del risarcimento, il pittore in erba lascia la città natale di Smilovitchi e si trasferisce a Minsk e, poi a Vilnius,
dove studia all'Accademia.
Su invito di un suo connazionale, Chaà¯m Soutine arriva a Parigi a vent'anni.
A Parigi Soutine conosce fra gli altri
Modigliani con cui stringe una grande amicizia, diventando il suo compagno di bevute. Modigliani nel 1916 gli fa un ritratto.
Dal 1913 al 1923 Soutine fa una vita molto povera, patendo il freddo e la fame.
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Il pittore è piuttosto rozzo e selvaggio e per questo non gode di molte simpatie neppure fra gli artisti.
A partire dal 1918 Soutine alterna il soggiorno a Parigi con viaggi nella Francia, soprattutto nelle regioni mediterranee e nei Pirenei.
Quando si trova a Parigi dipinge e studia i quadri dei pittori esposti al Louvre, dove passa giornate intere.
E' affascinato da
Rembrandt,
Velazquez e
Courbet, dai quali assimilerà l'uso della luce, imiterà lo stile e riprodurrà, a suo
modo, gli stessi soggetti.
Soutine ama dipingere ritratti, nature morte, paesaggi, ma solo raramente Chaà¯m riesce a vendere qualcosa e se qualcuno non apprezza
abbastanza i suoi quadri, li distrugge.
Temendo orgogliosamente di essere confuso con altri, non partecipa mai a collettive, privandosi così delle occasioni per farsi conoscere.
Durante i soggiorni a Céret e a Cagnes (1919-22) Soutine si dedica al paesaggio e alle nature morte e nei suoi paesaggi, dai colori
violenti e spesso discordanti, raggiunge effetti analoghi a quelli degli espressionisti tedeschi.
Il suo linguaggio materico, drammatico e frenetico, che distrugge la prospettiva tradizionale, non piace al pubblico, ma, grazie alla
conoscenza e all'apprezzamento di mercanti quali Léopold Zborowski e di collezionisti quali Albert C. Barnes, Madeleine e Marcel
Castaing, il pittore riesce a superare le difficoltà legate al suo temperamento inquieto.
Dopo il periodo dei paesaggi e delle nature morte, Soutine si dedica al ritratto. I suoi quadri danno grandi emozioni e nei ritratti
esprime una drammatica malinconia interiore.
Ben 22 opere di Soutine sono raccolte dal collezionista e mercante d'arte Paul Guillaume che, nel 1922 lancia l'artista che lo aveva
conquistato con la tavolozza ardente ed una potenza espressionista sconosciute nella Parigi del periodo tra la prima e la seconda guerra mondiale.
Così nel 1923 la situazione economica di Soutine cambia.
L' artista conosce finalmente il benessere, ma non dipinge metodicamente, il suo temperamento lo porta ad alternare momenti di
irrefrenabile ispirazione a lunghi periodi di inattività.
Soutine esercita una grande influenza sugli artisti di fine Novecento, superando la lezione dell'
Impressionismo
che, pur avendo rivoluzionato il modo di dipingere, non era uscito dai canoni del Naturismo.
Nel lavoro di Soutine l’arte si libera dalle tradizioni culturali ed artistiche dei paesi di provenienza degli artisti, dando vita ad una vera rivoluzione artistica.
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Con l'arrivo della ricchezza Soutine abbandona i vecchi amici e incorre anche in alcune avventure sentimentali.
L'ultima, con Marie-Berthe Aurenche, seconda moglie di Max Ernst.
Durante la seconda guerra mondiale la Francia è invasa dall'esercito nazista e Soutine, in quanto ebreo, è costretto a lasciare la
capitale francese e nascondersi per evitare l'arresto.
Questo stile di vita gli produrrà un'ulcera che gli accorcerà la vita.
Infatti l'artista non ha ancora cinquant'anni quando, per un attacco di ulcera, viene ricoverato in ospedale a Parigi e operato il 7
agosto 1943.
Il pittore sarà sepolto a Montparnasse e solo pochi pittori lo accompagneranno nell'ultimo viaggio.
Al suo funerale (erano presenti Picasso, Cocteau, Max Jacob) volle che pronunciassero questo ritrattino gentile: "Quello che vedete qui
è merda, ma è sempre meglio dei quadri di Modigliani, Chagall, Krémègne".
Molte delle sue opere artistiche sono esposte e conservate nei maggiori musei del mondo.