Biografia e vita di Albrecht Durer (1471-1528)
Conosciuto anche come: Alberduer, Duro Alberto Tedesco, Alberto di Dura, Dureà±o Alverto, Albert Dùrer, Albert Duur.
Studente di:
Matthias Grà¼newald (1470-1528).
Insegnante di:
Hans Baldung (1484-1545).
Albrecht Dùrer, esponente fra i più importanti del
Rinascimento tedesco
e intellettuale fra i più incisivi del panorama europeo, nasce
a Norimberga da Albrecht Durer il Vecchio e da Barbara Holper, esponente di una famiglia agiata di artigiani.
Il padre aveva origini ungheresi, discendente di una famiglia di orafi e, trasferitosi a Norimberga in Germania, era entrato nella bottega
dell'orafo e argentiere
Hyeronimus Holper e ne sposa la figlia nel 1467, aprendo in seguito una
bottega propria.
Albrecht Dùrer il giovane nasce il 21 maggio 1471 ed è il terzo di
diciotto figli, molti dei quali saranno impiegati nella bottega del padre, pur senza eccellere come il fratello.
Le doti artistiche di Albrecht sono talmente evidenti che il padre decide
di affidarlo al pittore
Michael Wolgemut, non appena il ragazzo ha
quindici anni. Si tratta di una delle botteghe di pittori più
interessanti ed importanti di Norimberga, che cura le più importanti
illustrazioni di libri stampati, ottenute con la tecnica della xilografia.
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Forse per questo, o forse per necessità economiche, le tecniche di
incisione entrano nella vita dell'artista e non lo abbandonano più: Durer
infatti considera l'incisione come una forma d'arte a se stante, e ne
sviluppa e cura temi diversi e innovativi, che lo portano ad essere
forse il migliore incisore di stampe antiche, insieme a
Goya e
Rembrandt.
Albrecht Dùrer è ben inserito anche nella vita di società a Norimberga,
anche in livelli sociali assai elevati e culturalmente stimolanti:
questo grazie al suo fascino, composto dalla bellezza arricchita da spirito e simpatia.
Sposa a ventitré anni, il 14 luglio 1494, Agnes Frey, figlia di un orafo
e in questi anni trova il suo primo influente mecenate in Federico di
Sassonia, detto il Saggio, grande elettore di Wittenberg, che gli
commissiona numerose opere e ne determina sicuramente una velocissima carriera.
Il carattere perennemente in bilico fra entusiasmo e soddisfazione del
proprio successo e insoddisfazione o quasi una sorta depressione, o
almeno di malinconia esistenziale, lo rendono piuttosto inquieto, da cui deriva l'interesse per i viaggi, la sete di conoscere, capire e vedere.
Nel 1495 compie il primo viaggio in Italia, per conoscere dal vero le
opere dei maggiori artisti rinascimentali italiani, per vedere le opere
di
Giotto,
Raffaello,
Leonardo e altri ancora.
Proprio in questa occasione egli soggiorna brevemente sul Garda e nel
Trentino, producendo la bellissima serie di acquarelli dedicati ai
castelli alpini e fra questi lo splendido "Fenediger Klausen", la chiusa
veneziana, cioè il castello di Arco.
Proprio dai viaggi in Italia (ne farà un secondo nel 1505) avrà una maturazione dello stile ben evidente: la figura viene indagata con un'attenta introspezione psicologica, nuovo spessore acquistano i
ritratti ed anche le ambientazioni, perché si crea in ogni opera di Durer un rapporto intenso fra la figura ed il paesaggio dove essa è
inserita, alla ricerca di una perfetta armonia.
In particolare è quasi certo che in occasione del secondo viaggio in
Italia Dùrer incontrò
Leonardo da Vinci con il quale condivideva la visione dell'uomo come parte armoniosa della natura.
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Alla morte del padre, Durer si occupa di proseguire l'attività
della bottega di oreficeria, coinvolgendo nella gestione uno dei fratelli, Hans, il più dotato.
Per tutta la vita egli resterà in bilico fra il piacere di creare opere grandi dal punto di vista artistico e la realizzazione di lavori
commercialmente validi per mantenere agiatamente la famiglia.
Nel 1509, acquista una casa e si afferma come artista agiato e benestante, oltre che come uomo di notevole cultura.
Questa sua affermazione personale si coglie molto bene nella
collezione dei ritratti ai potenti, dove è evidente che il Durer non
subisce soggezione da alcuno, neppure dall'Imperatore, e si mantiene
libero e autonomo nelle sue determinazioni, quando assume ruoli importanti nella vita della città.
Lo spirito libero lo porta anche a dedicarsi a forme d'arte inconsuete e
originali, come per esempio alla realizzazione di oggettistica di alta
oreficeria, mettendo a frutto le conoscenze apprese da ragazzo nella
bottega del padre, oppure l'attenzione alla miniatura ed alle
illustrazioni di libri (in particolare quelli dell'amico umanista Wllibald Pirkheimer) e addirittura alla progettazione di sculture e di
particolari di architettura e arredo, come fontane, monumenti o
lampadari e cornici per le proprie opere.
Albrecht Durer però vive nel clima difficile e socialmente agitato della
Riforma
Luterana. Cerca di mantenere equilibrio e moderazione, suoi principi ispiratori da sempre, quasi una
filosofia di vita che l'artista trasmette attraverso le sue opere.
Il 15 luglio 1520 parte per i Paesi Bassi, con destinazione prima
Anversa, visitando Olanda e Fiandre. Questo viaggio consolida la sua
fama e soprattutto la posizione di prestigio nel panorama artistico non solo Tedesco, ma anche Europeo.
Gli allievi di Durer non furono solo quelli presenti nella sua bottega, ma pittori di
tutta Europa, che copiano la sua personale capacità di fondere l'influenza del Rinascimento italiano con la pittura locale
Durante gli ultimi anni il pittore tedesco, in parte amareggiato e
colpito dall'incalzare di eventi violenti (come la rivolta contadina) e
le imponenti tensioni sociali, abbandona la pittura per dedicarsi
alla realizzazione di trattati didattici: ne porterà a compimento tre corredati di illustrazioni ed incisioni bellissime.
Il "
Trattato di geometria", edito in lingua tedesca, è del 1525;
il secondo, del 1527, è un Trattato sulle fortificazioni e sulle mura
capaci di resistere alle armi da fuoco; il terzo, del 1528, pubblicato
dopo la sua morte è dedicato allo studio della simmetria e le
proporzioni del corpo umano, che fu pubblicato in tedesco ed in latino.
Restò incompiuto il quarto dei trattati pensati dal Durer, forse il più ambizioso dedicato all'arte.
Dopo il viaggio nei Paesi Bassi, dove era caduto gravemente malato, la
salute di Durer non si riprende più e muore improvvisamente il 6 aprile 1528.