Biografia e vita di Norman Rockwell (USA 1894 - 1978)
Norman Percevel Rockwell nasce il 3 febbraio 1894 a New York City, secondo figlio di un imprenditore tessile.
Il giovane Norman dimostra presto una forte predisposizione per l'arte ed in particolare per la pittura.
Dopo gli studi primari, Norman Rockwell inizia a studiare arte alla The New York School of Art, senza concludere i corsi perché, appena due anni dopo, si iscrive alla National Academy of Design per passare poi alla Art Students League dove ha come insegnanti
Thomas Fogarty e
George Bridgman.
Ancora prima dei 16 anni viene incaricato del suo primo lavoro: la creazione di quattro diversi temi natalizi per cartoline d'auguri ed a 19 anni è già direttore artistico delle riviste Boys 'Life, I Boy Scout of America (BSA).
Per il giovane Norman Rockwell la pubblicazione nel Settembre del 1913 delle sue prime copertine di Scout e di Boys 'Life, sono una grande promozione.
Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale Norman cerca di arruolarsi in Marina, ma viene respinto perché è 4 kg sotto peso (era alto 1,83 m e pesava 64 kg).
Trascorsa un'intera nottata ingurgitando banane, ciambelle e bevande di ogni tipo, raggiunge il peso necessario per essere arruolato il giorno seguente.
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Nonostante questi sforzi gli affidano il compito di Artista Militare e, durante la sua esperienza bellica, non parteciperà a nessun combattimento.
Nel 1915 Norman Rockwell si trasferisce a New Rochelle (NY) dove divide lo studio con il vignettista
Clyde Forsythe che lavorava al The Saturday Evening Post, e collabora con alcune riviste: Life, Literary Digest e Country Gentleman.
Attraverso questa amicizia, il pittore propone al Post un dipinto per una copertina che viene pubblicata nel maggio del 1916 seguita da altre otto copertine nello stesso anno.
Questa collaborazione si rivelerà poi particolarmente fortunata visto che l'illustratore pubblicò su questa rivista un totale di ben 321 copertine
originali nell'arco di 47 anni.
Gli anni Trenta e Quaranta sono gli anni di maggior produzione artistica nella carriera di Rockwell.
Nel 1930, dopo aver divorziato da Irene O'Connor sposata nel 1916, sposa Mary Barstow, una maestra di scuola, dalla quale avrà tre figli, Jarvis, Thomas e Peter.
Nel 1939 si trasferiscono tutti a Arlington nel Vermont e l'opera dell'artista comincia a riflettere la vita della piccola provincia americana ed i problemi familiari.
Ad Arlington, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, Rockwell, si ispira al celebre discorso sulle quattro libertà fondamentali: libertà del chiedere, libertà dalla paura, libertà di parola e libertà di culto, tenuto al Congresso dal Presidente
Franklin D. Roosevelt, per dipingere la serie di quadri denominata appunto The Four Freedoms (Le quattro libertà).
Questo gruppo di opere fu pubblicato nel 1943 sul The Saturday Evening Post e in seguito vennero esposte, dal Dipartimento del Tesoro, in 16 città americane, per promuovere la raccolta di fondi per la guerra; lo stesso anno un incendio nello studio dell'artista distrugge numerose tele originali, nonché la sua collezione di costumi e materiali di scena di grande interesse storico.
Nel 1953 la famiglia Rockwell si trasferisce nella città di Stockbridge nel Massachusetts, dove muore la moglie e dove Norman Rockwell scrive, con l'aiuto del figlio Thomas, la sua autobiografia,
My Adventures as an Illustrator (Le mie avventure come illustratore), che venne pubblicata nel 1960.
Il pittore era tanto famoso che gli editori vollero pubblicare estratti della autobiografia, che nel frattempo era diventata un best-seller, in otto numeri consecutivi di The Saturday Evening Post, con il famoso
Triple Self-Portrait sulla copertina del primo.
Anche gli anni Sessanta portano al pittore grandi novità: sposa Molly Punderson, un insegnante in pensione (1961), conclude la collaborazione con The Saturday Evening Post (1963) ed intraprende una nuova esperienza lavorativa con la rivista Look.
Nell'arco dei 10 anni in cui lavorò per Look, l'illustratore diede vita a immagini che raffiguravano vivamente i suoi profondi interessi sociali, come i diritti civili, la lotta alla povertà e la conquista dello spazio.
Nel 1973, Rockwell quasi ottantenne, si attiva per creare una Organizzazione che protegga la sua eredità artistica, il risultato di questo ultimo sforzo è il Museo ora noto come
Norman Rockwell Museum a Stockbridge.
Nel 1977, l'artista riceve la Medaglia Presidenziale della Libertà, il più alto onore della nazione Americana e muore l'8 novembre 1978 a causa di un enfisema polmonare.
Nel 2000, il New York Times ha dichiarato che Rockwell è stato "il più grande artista del secolo scorso" e la rivista d'arte, Apollo, ha usato una sua immagine per la copertina di fine millennio.
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Una grande retrospettiva delle opere di Norman Rockwell intitolata "per il popolo americano" ha viaggiato per due anni attraverso gli Stati Uniti fino al Guggenheim Museum di New York.
Un tributo importante per l'artista, ma anche per l'arte della Illustrazione.
Rockwell ha dipinto un'America così come avrebbe voluto che fosse, ma alla fine senza comprendervi realmente le classi emarginate ed in particolare i neri, che all'epoca potevano essere ritratti solo al lavoro.
Hopper, un suo contemporaneo, invece, ritrae i cedimenti di un'America che perde il suo sogno. Nelle sue opere ci sono occhiate sfuggenti e indiscrete, che catturano i tumulti interiori delle persone.
L'angoscia dell'anima dell'America moderna. Solitudine, tristezza, vuoto e depressione, in un progresso che è solamente tecnologico e speculativo... e per nulla umanistico. Lo stesso progresso che i colonizzatori americani riesporteranno nel loro continente di origine, l'Europa.