Trama di Sansone e Dalila di Camille Saint-Saëns
Atto I
Gli Ebrei sono raccolti al Tempio di Dagon a Gaza dove invocano l'aiuto del Signore.
Sansone promette loro di riuscire a breve a liberarli dalla schiavitù.
Il satrapo Abimelech, scagliandosi contro gli ebrei e la loro fede viene direttamente affrontato da Sansone che lo uccide fuggendo poi lontano.
Il Gran Sacerdote scoprendo il cadavere di Abimelech da l'ordine della sua cattura e
uccisione, giurando anche lo sterminio della razza ebrea quando arriva un messaggero che avvisa che
il popolo ebreo sta distruggendo l'intero paese e consiglia al Gran Sacerdote di nascondersi.
Tornano vittoriosi in piazza gli ebrei che ringraziano il signore.
Intanto dal tempio escono le sacerdotesse, Dalila compresa, che suggerisce di sopperire alla sconfitta in battaglia con
l'astuzia, quindi decide di celebrare la vittoria di Sansone, dichiarando di amarlo.
Sansone, dopo un'incertezza iniziale, non ascolta le raccomandazioni di un saggio ebreo e decide di segue Dalila.
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Atto II
Dalila sta aspettando Sansone quando arriva il Gran Sacerdote che viene informato delle intenzioni della donna.
Arriva Sansone e nel momento stesso in cui si mostra pentito di aver seguito Dalila
viene da lei ammaliato e sedotto riuscendo però a non comunicare alla donna il segreto della sua forza.
Dalila si arrabbia accusandolo di non esser davvero innamorato di lei e rientra in casa.
Scoppia la collera divina nel cielo e Sansone decide di seguire la donna ma arrivano subito i soldati del sacerdote, che lo catturano.
Atto III
Senza i capelli e senza la vista Sansone è privato della sua forza e incarcerato continua a lamentarsi mentre spinge una
macina augurandosi che gli ebri non debbano sopportare le stesse sue torture.
Sente però che i fratelli ebrei lo stanno maledicendo per averli condannati ad una simile sorte per colpa di Dalila.
Sansone viene portato nel tempio dove si sta celebrando la vittoria dei filistei con una grande orgia.
Il Gran Sacerdote si rivolge a Dio come provocazione, chiedendo di ridare i poteri a Sansone mentre tutti i presenti nel tempio inneggiano a
Dagon, il vero unico Signore.
Al gruppo si unisce anche Dalila che sbeffeggia Sansone.
Il giovane Sansone raggiunge le due colonne madri nel tempio dove invocando Dio, chiede di ridargli la forza.
Le colonne crollano e tutti muoiono, Sansone compreso.