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Lucrezia Borgia video dell'opera completa


Lucrezia Borgia opera lirica di Gaetano Donizetti


Lucrezia Borgia

L'opera di Gaetano Donizetti "Lucrezia Borgia" è composta da un prologo e due atti ed è basata su libretto di Felice Romani.

Il racconto si ispira all'omonimo racconto di Victor Hugo del 1833.

Lucrezia Borgia fu rappresentata per la prima volta al Teatro La Scala di Milano per la stagione carnevalesca nel 1833.

Per il finale dell'opera il compositore scrisse ben due conclusioni diverse, spesso rappresentate entrambe.

Personaggi

Alfonso I d'Este, Duca di Ferrara (basso o baritono)
Lucrezia Borgia, sua moglie (soprano)
Gennaro, capitano di ventura (tenore)
Maffio Orsini, nobile romano (contralto en travesti)
Jeppo Liverotto, giovine signore (tenore)
Don Apostolo Gazella, signore napoletano (basso)
Ascanio Petrucci, nobile senese (basso)
Oloferno Vitellozzo, altro nobile (tenore)
Gubetta, spagnuolo, confidente di Lucrezia (basso)
Rustighello, confidente del duca Alfonso (tenore)
Astolfo, scherano al servizio dei Borgia (basso)
Cavalieri - Scudieri - Dame - Scherani - Paggi - Maschere - Soldati - Uscieri - Alabardieri - Coppieri - Gondolieri


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Brani famosi
Nella fatal di Rimini, aria di Maffio (Prologo)
Com'è bello, cavatina di Lucrezia (Prologo)
Maffio Orsini signora son io, concertato del prologo
Vieni, la mia vendetta, aria di Alfonso (atto I)
Soli noi siamo, duetto di Lucrezia e Alfonso (atto I)
T'amo qual s'ama, aria di Gennaro (atto II)
Il segreto per esser felici, brindisi di Maffio (atto II)
Tu pur qui, duetto di Lucrezia e Gennaro (atto II)
Era desso il figlio mio, cabaletta di Lucrezia

Trama di Lucrezia Borgia di Gaetano Donizetti

La storia di Lucrezia Borgia si svolge a Ferrara e Venezia e si basa sull'omonimo racconto di Victor Hugo del 1833

Prologo

Opera Lucrezia Borgia

Venezia - Periodo rinascimentale

E' in corso una festa in maschera a Palazzo Grimani di Venezia, dove Gennaro, chiacchierando insieme ad altri amici, fa il nome di Lucrezia Borgia.

Maffio Orsini, che come tanti altri dell'epoca odia la donna, racconta di quanto predettogli da un indovino tempo fa, ovvero che "Dov'è Lucrezia, è morte".

Gennaro annoiato, si addormenta e rimane da solo.

Gennaro non sa di esser figlio di Lucrezia.

La donna si presenta mascherata e si sofferma a guardarlo dormire.

Al suo risveglio il ragazzo resta ammagliato da tale bellezza e conversando con lei racconta di non conoscere chi sia sua madre ma di custodirne un prezioso ricordo, una lettera da lei scritta in cui lo supplica di non cercarla.

Lucrezia, addolorata, consiglia al giovane di continuare ad amare dolcemente la madre, intanto arrivano gli altri che riconoscono la donna e inveiscono contro di lei.

Atto I

Ferrara. Sotto l'abitazione di Gennaro si scopre che a spiare Lucrezia e Gennaro a Venezia altri non erano che il Duca Alfonso e Rustighello.

Il Duca è intenzionato ad uccidere l'ultimo rivale con cui la moglie si frequenta di nascosto.

Gennaro esce di casa insieme agli amici mentre qualcuno lo prende ancora in giro per essersi intrattenuto con Lucrezia Borgia a Venezia.

Gennaro come prova di non avere niente in comune con quella donna decide di recarsi di fronte al suo palazzo e di sfregiare lo stemma di casa.

Rimuove la lettera iniziale del cognome lasciando scritto "orgia".

Rustighello e Astolfo hanno un piano, di accompagnare Gennaro da Alfonso, così che sia da lui ucciso, e di portarlo da Lucrezia, arrabbiata per lo stemma sfregiato.

A Palazzo Ducale Alfonso accoglie la Borgia, infuriata per il vandalismo subito.

Il duca risponde di aver già preso il colpevole e di volerlo uccidere.

Quando entra il presunto colpevole, Lucrezia trema nel veder Gennaro e chiede al marito di graziarlo.

Il duca si rifiuta raccontando di averla vista insieme proprio a quell'uomo e di voler così rivendicare il tradimento subito.

Dopo varie suppliche di Lucrezia, il marito finge di essersi convinto a graziare Gennaro e versa un bicchiere di vino avvelenato che consegna alla moglie perché venga offerto a Gennaro.

Lucrezia Borgia appena il marito si allontana prega Gennaro di fuggire lontano passando in una porta segreta non prima di avergli fatto bere un antidoto.


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Atto II

Opera Lucrezia Borgia

Palazzo della Principessa Negroni.

Gennaro con altri amici bevono vino e brindano allegramente.

Si sentono giungere voci minacciose e arriva Lucrezia Borgia.

La duchessa comunica di averli avvelenati tutti per vendicare quanto subito a Venezia.

La Borgia è terrorizzata quando scorge tra le persone avvelenate anche il volto di Gennaro e rivolgendosi subito a lui, lo implora di bere subito l'antidoto, ma il ragazzo si rifiuta quando si accorge che l'antidoto non basta per salvare tutti.

Lucrezia distrutta dal dolore finalmente gli confessa di essere sua madre e si stringe sul suo corpo morente.

Alfonso compare esultando per la morte del ragazzo, ma la donna gli comunica la verità, chiedendo per se stessa una punizione divina, e sviene.


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