Trama della Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti
Personaggi principali:
Lord ENRICO Asthon baritono
Miss LUCIA sorella di Enrico Asthon soprano
Sir EDGARDO di Ravenswood tenore
Lord ARTURO Bucklaw tenore
RAIMONDO Bidebent educatore e confidente di Lucia basso
ALISA damigella di Lucia mezzosoprano
NORMANNO capo degli armigeri di Ravenswood tenore
Coro di Donne e Cavalieri, Congiunti di Asthon, Abitanti di Lammermoor Paggi, Armigeri, Domestici di Asthon.
Capolavoro assoluto di
Gaetano Donizetti su libretto di Salvatore Cammarano,
tratto da "The Bride of Lammermoor" di Walter Scott, autore assai utilizzato per soggetti lirici. Opera tanto famosa
da essere citata dagli scrittori nei romanzi di Anna Karenina ed Emma Bovary, punto di riferimento per l'opera seria di tutto il secolo.
Dramma tragico la cui Prima Esecuzione ebbe luogo a Napoli il 26 Settembre 1835 e che nel 1837 al Teatro Reale dell’Opera inaugura
la stagione estiva nel complesso archeologico monumentale delle Terme di Caracalla a Roma.
Il compositore presenta la sua opera così: "
La promessa sposa di Lammermoor, istorico romanzo dell'Ariosto scozzese,
mi parve subbietto più che altro acconcio per le scene, però non deggio tacere, che nel dargli la forma drammatica, sotto di cui oso presentarlo,
mi si opposero non pochi ostacoli,
per superare i quali fu mestieri allontanarmi più che non pensava dalle tracce di Walter Scott.
Spero quindi, che l'aver tolto dal novero de' miei personaggi taluno di quelli che pur sono fra i principali del romanzo, e la morte del Sere di
Ravenswood diversamente da me condotta (per tacere di altre men rilevanti modificazioni) spero che tutto questo non mi venga imputato come a stolta temerità; avendomi soltanto a ciò indotto i limiti troppo angusti delle severe leggi drammatiche.
La Partenza
Scena Prima: Atrio nel castello di Ravenswood. Normanno, il capo degli armigeri del castello e Coro di abitanti
del castello di Ravenswood, tutti in tenuta da caccia.
Scena Seconda: entrano Enrico e Raimondo che si avvicinano a Normanno.
Enrico s'avanza fieramente accigliato, Raimondo lo segue mesto e silenzioso.
Scena Terza: durante la battuta di caccia, Lord Enrico Ashton ha saputo dell'amore di Lucia per l'odiato
Edgardo e giura di ostacolarlo con ogni mezzo.
Scena Quarta: nel Parco all'imbrunire, sta per spuntare la luna.
Sul fondo della scena un fianco del Castello con una piccola porta aperta.
Sul davanti la fontana della Sirena che in tempi migliori ornava un palazzo gotico coperto di fregi, di cui resta solo il muro periferico, il tetto è
caduto, le mura diroccate e la sorgente che forniva acqua alla fontana, si è aperta un varco fra le pietre e ha formato un ruscello.
Dal castello viene Lucia, che attende Edgardo, seguita dalla sua dama di compagnia. Sono entrambe nella massima agitazione.
Lucia racconta ad Alisa un'antica lugubre storia di un Ravenswood che, in quello stesso luogo, uccise per
gelosia la propria amata, il cui fantasma, da quel giorno, si aggira inquieto vicino alla fontana.
Lucia afferma di aver visto anche lei il fantasma; Alisa interpreta il racconto come un cattivo presagio e mette in guardia Lucia dal rischio di
subire la stessa sorte.
Scena Quinta: Edgardo e Lucia restano soli nel Parco; Edgardo annuncia a Lucia di dover partire per difendere le
sorti della Scozia. Da anni la famiglia di Lucia e quella di Edgardo sono nemiche, ma prima di partire, questo vorrebbe
stendere la mano in segno di pace al fratello di lei, Enrico, chiedendola in sposa.
Lucia, consapevole dell'odio che il fratello cova nei confronti di Edgardo, gli consiglia di attendere ancora.
Lucia e Edgardo si scambiano gli anelli nuziali e si congedano giurandosi amore e fedeltà eterni.
A quei tempi in Scozia era credenza comune che chi violava un giuramento subiva una punizione divina, quasi contemporaneamente
all'atto dello spergiuro.
A sigillo del giuramento era usanza rompere una moneta a metà e conservarla come pegno.
Nell'opera la moneta è sostituita da uno scambio di anelli, oggetti più adatti alla scena.
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Atto I
Scena Prima: Studiolo negli appartamenti di Lord Asthon.
Enrico è seduto a tavolino, Normanno sopraggiunge e se ne va.
Le lotte politiche che sconvolgono la Scozia indeboliscono il partito degli Asthon e avvantaggiano quello di Edgardo.
Enrico, per riequilibrare le
sorti della contesa e salvare la sua casata, impone alla sorella di sposare un uomo ricco e potente, Lord Arturo Buklaw.
Lucia, innamorata di Edgardo con il quale ha già segretamente stretto un vincolo segreto, rifiuta.
Scena Seconda: Lucia entra nello studiolo, si ferma
sulla soglia, è pallida e stralunata, lo sguardo smarrito e il suo atteggiamento rivelano la sua disperazione ed i primi sintomi della pazzia.
Il fratello per forzarla alle nozze, le dice che Edgardo ha giurato fede di sposo ad un'altra donna e a prova di quanto sta affermando le consegna una
falsa lettera dell'amato.
Lucia, dopo aver letto la lettera, si abbandona su d'una seggiola, dove resta qualche momento in silenzio.
Scena Terza: Entra Raimondo e Lucia gli corre incontro nella speranza di avere un aiuto, una consolazione,
ma Raimondo, d'accordo con Enrico, la convince che è necessario per la sua casata e per lei stessa, che sposi Arturo,
dato che è provato il tradimento del suo amato.
Travolta dagli eventi Lucia accetta di unirsi allo sposo scelto dal fratello che organizza immediate nozze.
Scena Quarta: Magnifica sala, pomposamente ornata per il ricevimento di Arturo.
Sul fondo una maestosa gradinata, alla cui sommità vi è una porta.
Enrico, Arturo, Normanno, Cavalieri e Dame parenti di Asthon, Paggi, Armigeri, Abitanti e Domestici di Lammermoor, sono schierati per il matrimonio.
Arturo presso l'altare, attende trepidante la promessa sposa che lo raggiunge per la cerimonia.
Quando tutti i convenuti sono concentrati su Lucia che firma il contratto di nozze, la porta si spalanca ed irrompe furibondo Edgardo.
Scena Quinta: Edgardo (Ecco il tuo sposo / Incauta) alla vista del
contratto nuziale firmato da Lucia, maledice l'amata e le restituisce l'anello, lei, impietrita dalla disperazione, gli restituisce il suo.
Scena Sesta: Raimondo sostiene Lucia, al limite della disperazione. Alisa e le dame son loro d'intorno.
Gli altri incalzano Edgardo fin sulla soglia, mentre si abbassa la tela.
Atto II
Scena Prima: La scena presenta un salone al piano terra nella torre di Wolferag,
una tavola spoglia di ogni ornamento e un vecchio seggiolone ne fanno tutto l'arredamento.
Sul fondo della scena una porta si apre verso l'esterno; ai lati due
finestroni con le vetrate rotte lasciano intravvedere gran parte delle rovine della torre con un lato che sporge sul mare.
E' notte: il salone è debolmente illuminato da una lampada, fuori, nel cielo nero si susseguono lampi e tuoni ed i sibili del vento
si mescolano con gli scrosci della pioggia.
Edgardo è seduto presso la tavola, immerso nei suoi tristi pensieri quando, guardando attraverso le finestre, vede
qualcosa che lo fa uscire di corsa.
Scena Seconda: Edgardo raggiunge Enrico nel parco vicino la torre di Wolferag, si affrontano e decidono di porre
fine ad ogni discordia con un duello che viene fissato per il giorno dopo, all'alba nello stesso posto.
Scena Terza: La Galleria del castello di Ravenswood illuminata per festeggiarvi le nozze di Lucia.
Dalle sale vicine si sente la musica di allegre danze.
Nel fondo della scena, paggi del castello ed abitanti di Lammermoor si mescolano a gruppi di Dame e Cavalieri che, sfavillanti di gioia,
si uniscono in crocchio e cantano.
Scena Quarta: Al castello la lieta festa nuziale viene interrotta da Raimondo che spaventato informa gli invitati che
Lucia, impazzita dal dolore, ha ucciso il marito durante la prima notte di nozze.
Scena Quinta: Entra Lucia in una lunga camicia bianca sporca di sangue, con un pugnale tra le mani ed i capelli scarmigliati.
Lucia con il volto pallidissimo da morta che la rende simile ad uno spettro anziché ad una creatura vivente, si sposta sulla scena con lo sguardo
fisso, i gesti convulsi ed un sorriso folle che rivelano uno spaventoso stato fisico e mentale.
Evidentemente in preda alle allucinazioni, immagina di celebrare le nozze tanto desiderate con Edgardo e lo chiama.
Mentre il coro la compiange, entra Enrico, che saputo dell'omicidio, si avventa sulla sorella per ucciderla, ma Raimondo e Alisa lo fermano,
mostrandogli in che stato è ridotta.
Scena Sesta: Lucia si scuote, immagina che Edgardo la stia ripudiando gettando a terra l'anello che si erano scambiati
e non reggendo al dolore, muore di schianto nello sconcerto generale.
Enrico fa portare via la salma della sorella e Raimondo accusa Normanno, il capo degli armigeri, di essere lui il responsabile della tragedia.
Scena Settima: Albeggia nel Parco all'esterno del Castello, dalla porta aperta
si intravvede una stanza leggermente illuminata dove Edgardo disperato decide di farsi ammazzare in duello.
A poca distanza una cappella ed il terreno intorno al sentiero è sparsa delle tombe della casata di Edgardo di Ravenswood:
è il luogo dove deve avvenire il duello.
Scena Ottava ed Ultima: Il silenzio è turbato dall'arrivo
di una processione proveniente dal castello dei Lammermoor, che avanza piangendo la sorte di Lucia.
La campana a morto ne annuncia la morte.
Edgardo, che non può vivere senza di lei, estrae il pugnale se lo immerge nel cuore.
Tutti si precipitano per fermarlo, ma è troppo tardi.