Francesco Cilea biografia e composizioni
Francesco Cilea è nato il 23 luglio 1866 a Palmi in Calabria e manifestò già da ragazzo una grande predisposizione per la
musica.
Appassionato e diligente studente di pianoforte nel Real Collegio di Musica San Pietro a Majella di Napoli, nel 1887 si distingue
con una "Suite per orchestra in 4 tempi" guadagnandosi una medaglia d’oro del Ministero della Pubblica
Istruzione e la nomina a Primo Alunno Maestrino.
Nel 1889, al termine degli studi musicali Francesco Cilea presenta come esame finale di composizione il melodramma "Gina"
rappresentato nel teatrino del Collegio, ottenendo il favore di pubblico e della critica.
Quest’opera incoraggia il compositore in erba Francesco Cilea alla creazione de "La Tilda", melodramma commissionato
dall'editore Sonzogno e rappresentato nel 1892 nel Teatro Pagliano di Firenze prima, e al Teatro dell’Esposizione di Vienna poi.
Successivamente, nel Teatro Lirico Internazionale di Milano, nel 1897 Cilea presenta il dramma di Marenco "L’Arlesiana",
fra i protagonisti c'era il grande Enrico Caruso.
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Nel 1898 Francesco Cilea accetta la cattedra di Armonia al Regio Istituto Musicale di Firenze abbandonando momentaneamente la
composizione che riprende qualche anno dopo componendo "Adriana Lecouvreur", una commedia-dramma di Colautti,
rappresentato nel 1902 al Teatro Lirico di Milano, che rimarrà la sia opera più famosa.
Nel 1905 Cilea si dimette da Professore d'Armonia per dedicarsi completamente a una nuova opera, "Gloria" che viene rappresentata
a Milano, diretta da Arturo Toscanini, nel 1907.
Dopo aver composto nel 1913 "Il canto della vita", poema sinfonico-corale con "a solo" di tenore su versi di Sem Benelli,
in occasione del centenario della nascita di Giuseppe Verdi eseguito al Teatro Carlo Felice di Genova, Francesco Cirea
partecipa al concorso per direttore al conservatorio di Palermo, risultando primo.
Nel 1916 vie nominato direttore del Conservatorio di Napoli, dove lavora fino al 1935 quando lascia l'insegnamento per raggiunti limiti d'età.
Come riconoscimento del valore della produzione di Francesco Cilea che non fu unicamente teatrale, ma anche sinfonica, vocale e da camera,
nel 1938 venne nominato Accademico d'Italia.
Il compositore Francesco Cilea morì a Varazze il 20 novembre 1950, la città ligure che gli offrì la cittadinanza onoraria.