Amilcare Ponchielli biografia e composizioni
Amilcare Ponchielli nasce a Paderno (Cremona) il 31 Agosto 1834.
Dopo aver ricevuto una prima istruzione musicale dal padre, organista e maestro
di scuola, a soli 9 anni, cioè prima dell'età consentita, supera il difficile
esame di ammissione al Regio Conservatorio di Milano dove ha tra i suoi
insegnanti Angeleri, Ray, Frasi, Mazzucato e Rossi e consegue il diploma nel 1854 con il massimo dei voti.
Successivamente, Amilcare Ponchielli, riceve incarico di Maestro Sostituto al
Teatro Concordia di Cremona e diviene organista della Chiesa di Sant'Imerio.
Nel frattempo compone le sue prime opere grazie all'aiuto finanziario del sellaio Piatti.
Poiché i suoi primi esperimenti teatrali "I Promessi Sposi" del 1856, "La
Savoiarda" del 1861 e "Roderico, Re dei Goti" del 1863, sono accolti dal
pubblico con poco entusiasmo, Ponchielli si adatta a ricoprire il posto di
direttore delle bande civiche delle città di Piacenza e di Cremona.
Nel 1865, benché primo in graduatoria, non ottiene la Cattedra di Contrappunto
al Conservatorio di Milano, alla quale aspirava e si apre per lui un
periodo di incertezza e profonda amarezza in cui sembra affievolirsi la sua spinta creativa.
Nel 1872 una nuova versione de "I Promessi Sposi", il cui libretto era stato
drasticamente riveduto da Emilio Praga, ha un grande successo al Teatro Dal
Verme di Milano, inaugurando un fruttuoso rapporto professionale con l'editore
Ricordi che gli commissiona subito una nuova opera: "I Lituani".
Il nuovo lavoro procede lentamente e Ponchielli, sempre pieno di dubbi e
ripensamenti, sembra volerne ritardare la conclusione dedicandosi alla
composizione del balletto "Le due gemelle" e dello scherzo comico in un atto "Il Parlatore Eterno".
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Finalmente portato a termine "I Lituani" viene rappresentata alla Scala, sotto la direzione di Faccio, ed è un eccezionale successo.
Per Ponchielli si apre una stagione aurea: sposatosi con la cantante Teresa
Brambilla, prima interprete de "I Lituani", si trasferisce a Milano e procede
con rinnovata lena alla sua attività creativa, anche se il carattere
estremamente introverso ed insicuro lo porta continuamente a ripensamenti e fasi di depressione.
Nel 1876 la sua "Gioconda", su libretto di Arrigo Boito (firmato con lo
pseudonimo di Tobia Gorrio) trionfa alla Scala, anche grazie al celeberrimo
ballabile noto come "La danza delle ore" ed inizia un trionfale percorso attraverso i teatri di tutto il mondo.
Da questo successo nascono i tardivi riconoscimenti ufficiali alla sua attività
creatrice: la cattedra al Conservatorio di Milano, dove Ponchielli ha tra i suoi
discepoli
Giacomo Puccini,
Pietro Mascagni, Marco Enrico Bossi, Giovanni Tebaldini ed Ettore Pozzoli, e la nomina a maestro di cappella della Chiesa di S. Maria Maggiore in Bergamo.
L'attività creatrice di Ponchielli sembra tuttavia ad un punto critico, come
attestano i molti progetti non portati a termine (come le opere "Olga" e "I Mori
di Valenza"). Gli pesa inoltre la responsabilità di trovarsi alla testa
dell'Italia musicale, in un momento in cui l'ormai anziano
Giuseppe Verdi sembrava aver esaurito i suoi fuochi creativi.
In questo particolare spirito nascono i due ultimi capolavori teatrali: "Il
figliol prodigo" (1880), che ebbe pieno successo alla Scala, ma che in seguito
uscì dai repertori dei teatri, e "Marion Delorme" (1885), accolta con favore del
pubblico ma non dalla critica e ripresentata in una nuova versione lo stesso anno al Teatro Grande di Brescia.
Nel dicembre di quell'anno, mentre è a Piacenza per l'allestimento de "La
Gioconda" con protagonista sua moglie Teresina Brambilla, Ponchielli viene colto da un attacco di broncopolmonite.
Il viaggio di rientro immediato a Milano, in treno in carrozze non riscaldate,
aggrava la malattia di Ponchielli che muore il 16 gennaio 1886 a soli 51 anni.
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Composizioni di Ponchielli
Melodrammi
Il sindaco babbeo, Milano, Conservatorio, marzo 1851 (composta in collaborazione con altri studenti, perduta)
I promessi sposi (op. 2), Cremona, Teatro Concordia, 30 agosto 1856; ultima versione Milano, Teatro Dal Verme, 4 dicembre 1872
Bertrando dal Bormio (op. 3), 1858 (incompleta)
La Savoiarda (op. 4), Cremona, Teatro Concordia, 19 gennaio 1861
seconda versione, intitolata Lina (op. 4a), Milano, Teatro Dal Verme, 17 novembre 1877
Roderico, re dei Goti, Piacenza, Teatro Municipale, 26 dicembre 1863
La vergine di Kermo (op. 5), Cremona, Teatro Concordia, 16 febbraio 1870 (scritta in collaborazione con altri dieci compositori)
Il parlatore eterno (op. 6), Lecco, Teatro Sociale, 18 ottobre 1873
I Lituani (op. 7), Milano, Teatro alla Scala, 7 marzo 1874; seconda versione, Milano, Teatro alla Scala, 6 marzo 1875
La Gioconda (op. 9), Milano, Teatro alla Scala, 8 aprile 1876; ultima versione, Milano, Teatro alla Scala, 12 febbraio 1880
Il figliuol prodigo (op. 10), Milano, Teatro alla scala, 26 dicembre 1880
Marion Delorme (op. 11), Milano, Teatro alla Scala, 17 marzo 1885; seconda versione, Brescia, Teatro Grande, 9 agosto 1885.
(F1)
Melodrammi incompiuti
Monumento marmoreo a Ponchielli ai Giardini Pubblici Giovanni Paolo II, a Cremona.
I Mori di Valenza (op. 8 - rappresentata nel 1914 postuma nella Salle Garnier del Théà¢tre du Casino di Montecarlo, dramma lirico in 4 atti (revisionato da Annibale Ponchielli e completato da Arturo Cadore), libretto di Antonio Ghislanzoni (da Eugène Scribe: "Piquillo Alliaga")
Olga, su libretto di Carlo D'Ormeville
Balletti
La Grisetta (op. 14), Cremona, Teatro Concordia, 2 o 3 febbraio 1865
Orsowa ossia il genio della montagna (op. 15), Cremona, Teatro Concordia, 10 febbraio 1871
Le due gemelle (op. 16), Milano, Teatro alla Scala, 4 febbraio 1873
Clarina, Milano, Teatro alla Scala, 7 settembre 1873 (perduto)
Cantate
La Tirolese (op. 103), inno di lode al Signore per coro a sette voci e orchestra, 1850-4
La Prigione del Bargello (op. 102), per coro di voci maschili (tenori e bassi) e pianoforte, 5 agosto 1854 (per il diploma di composizione)
L'Italia e Dante, per voci e orchestra, Cremona, Teatro Concordia, 4 giugno 1865 (perduta)
A Gaetano Donizetti (op. 12), per voci e orchestra, Bergamo, Teatro Ricciardi, 13 settembre 1875
Come noi che siam bambini, inno per l'Esposizione nazionale del 1881, per 2 voci, violino e pianoforte, Milano, Giardini Pubblici, 5 maggio 1881
Cantata per il monumento ad Alessandro Manzoni, Milano, Teatro alla Scala, 22 maggio 1883
Cantata per papa Gregorio VII (op. 13), per tenore, basso, coro e orchestra, Bergamo, Palazzo Cittadella, 14 dicembre 1885.
Composizioni per coro
All'opra all'opra (op. 196), per coro di ragazzi, violino e pianoforte (s. d. - opera attribuita a Ponchielli)
La sera (op. 104), cataplasma per voci di bambini e pianoforte (s. d.)
L'aura mistica del cielo (op. 28), per coro di soprani a tre voci, organo o fisarmonica (s. d.)
Sega sega il legnajuolo (op. 194), per coro di soprani e ragazzi con accompagnamento di pianoforte
Musica da camera
Capriccio per oboe e pianoforte (op. 80)
Musica sacra
Messa per la chiesa di S. Ilario di Cremona (perduta, tranne il Credo, trasferito nella messa del 1882)
Messa per solisti, coro e orchestra (op. 20), Bergamo, Basilica di S. Maria Maggiore, 25 dicembre 1882
Musica per banda
Concerto per tromba e banda (op. 123)
Il Convegno - Divertimento a due clarinetti e banda (Op. 76)
Concerto per Flicornobasso in sib e banda
Varie
Maometto (op. 1), scene d'opera su libretto di Felice Romani, 1850-54 ca.
Pezzi per organo, Turris Editrice, Cremona 1999, su win.organieorganisti.it.
Sinfonia nr.1 e 2, opere giovanili "dell'allievo A.Ponchielli" - in possesso del M° Silvano Frontalini come anche Elegia per grande orchestra sinfonica.