Paul Davies breve biografia e contenuti dei suoi libri
Paul Davies, è nato a Londra nel 1946. Ha conseguito il dottorato presso lo University College di Londra e ha ricoperto incarichi accademici alle
Università di Cambridge e Londra.
Nel 1980 è stato nominato professore di Fisica teorica all'Università di Newcastle upon Tyne.
Nel 1990 si è trasferito in Australia dove ha ottenuto la cattedra di Fisica
matematica all'Università di Adelaide, che, tre anni dopo, ha creato, appositamente per lui, la cattedra di Filosofia naturale.
Paul Davies è attualmente professore di Filosofia naturale all'Università di Adelaide e ricopre la carica di Associate Director
dell'Istituto di Fisica teorica presso la stessa università.
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Paul Davies ha pubblicato oltre 100 articoli scientifici su riviste specialistiche, nei campi della cosmologia, della teoria della gravitazione e del campo quantistico, con particolare attenzione per i buchi neri, la fisica delle particelle ad alta energia, la fondazione della meccanica
quantistica, la teoria del caos e la teoria dei sistemi complessi.
I suoi libri spiegano i concetti scientifici avanzati in linguaggio piano ed esplorano le conseguenze filosofiche delle più recenti idee sul fronte della ricerca.
Lo scrittore scienziato ama mettere l'accento sulle questioni fondamentali dell'esistenza, come il modo in cui l'universo ha cominciato ad esistere e come finirà; si interroga anche sulla natura della coscienza umana, la possibilità dei viaggi nel tempo, i rapporti tra fisica e biologia, lo statuto delle leggi della fisica e l'interfaccia di scienza e religione.
Paul Davies si è divertito a scrivere un romanzo di fantascienza intitolato Fireball, mentre nel suo mondi lavorativo è sempre impegnato nella ricerca avanzata con un gruppo che attualmente indaga sui temi della gravità quantistica, comprese le superstringhe, le stringhe cosmiche, i buchi neri di altissima dimensione e la cosmologia quantistica.
Nel 2005 Paul Davies che è un esperto di esobiologia (la scienza che si occupa di studiare la possibile natura della vita aliena) è stato
scelto per guidare il Post-Detection Science and Technology Taskgroup del programma di ricerca per la vita extraterrestre SETI.
Su questo avvincente argomento ha pubblicato diversi volumi sulla vita oltre il sistema solare.
Nel suo nuovo libro, The Eerie Silence: Renewing Our Search for Alien Intelligence (traducibile come Il misterioso silenzio: rinnovare la
nostra ricerca di un’intelligenza aliena), tenta di scuotere le fondamenta del SETI lanciando un appello che suona più o meno così: in
sessant’anni di ricerche non abbiamo trovato nulla perché abbiamo peccato di antropocentrismo. Sarebbe a dire: ci siamo convinti che gli
alieni debbano in qualche modo assomigliare a noi, mentre in realtà è molto più probabile il contrario.
Il saggio affronta il possibile impatto che la scoperta di una intelligenza aliena potrebbe avere sulla nostra società; panico, isteria, paura
del diverso: le ipotesi avanzate dal fisico inglese sono molteplici, ma sopra tutte emerge un autentico timore, perchè “Gli umani si
sono fatti la guerra per millenni a causa di piccole differenze di razza, religione o cultura....”