Niccolò Ammaniti breve biografia e contenuti dei suoi libri
Niccolò Ammaniti è nato a Roma il 25 settembre 1966.
Ha esordito nel 1994 con il romanzo "Branchie", (Editrice Ediesse, poi Einaudi, 1997).
che racconta le sgradevoli e stravaganti avventure di un ragazzo romano malato di tumore arrivato, suo malgrado, in India.
Nel 1999, dal libro è stato tratto il film che però si è rivelato un insuccesso.
Nel 1995 ha pubblicato il saggio "Nel nome del figlio" edito da Mondadori, scritto con il padre Massimo, famoso medico psichiatra.
Nel 1996 pubblica un volume di racconti "Fango" (Mondadori) e prova a
recitare insieme alla sorella nel film a basso budget "Cresceranno i
carciofi a Mimongo" di Fulvio Ottaviano.
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Dal' "L'ultimo capodanno dell'umanità" racconto della raccolta "Fango" è stato tratto nel 1998 il film di Marco Risi "L'ultimo capodanno",
alla cui sceneggiatura collaborò lo scrittore stesso.
L'antologia "Gioventù cannibale" (Einaudi, 1996) comprende un suo racconto scritto a quattro mani con Luisa Brancaccio.
E' del 1999 la storia senza lieto fine "Ti prendo e ti porto via" (Mondadori), mentre nel 2001 pubblica per Einaudi "Io non ho paura"
romanzo che porta la fama a livello nazionale ad Ammaniti; due anni dopo dal romanzo è stato tratto il film di successo diretto da Gabriele Salvatores e con la partecipazione di Diego Abatantuono.
Nicolò Ammaniti ritorna al fumetto, genere che ha contribuito a formare il suo stile narrativo con "Fa un pò male", libro pubblicato nel 2004 (Einaudi) che contiene tre brevi romanzi a fumetti sullo sfondo di una Roma minore, in una periferia pasoliniana
ricca di storie e personaggi grotteschi; nello stesso anno scrive il soggetto per il film "Il siero della vanità", diretto da Alex Infascelli.
Nel 2006 Ammaniti torna al romanzo con "Come dio Comanda"; il libro, accolto con favore dal pubblico, ma parzialmente dalla critica,
si aggiudica, l'anno dopo il premio Strega e si trasformerà nel bel film neorealista "Come dio comanda" (2008) ancora diretto da Salvatores,
che ci restituisce il ritratto dell’Italia d’oggi, con le sue trasformazioni, le sue contraddizioni, restando sempre fedele a sé stessa.
Nel 2009Nicolò Ammaniti ha pubblicato il divertente e scanzonato romanzo "Che la festa cominci" edito da Einaudi, per il quale ha ottenuto una
candidatura al premio Alabarda d'oro 2010.
I suoi libri sono stati tradotti in francese, tedesco, spagnolo, greco e russo ed alcuni sono diventati audiolibri.