Giorgio Scerbanenco breve biografia e contenuti dei suoi libri
Giorgio Scerbanenco, uno dei migliori autori del poliziesco italiano, è nato nel 1911 a Kiev da madre italiana e padre ucraino, ma cresciuto in Italia dove la famiglia si trasferì, prima a Roma e poi a Milano.
Per problemi economici, Giorgio, il cui nome originale è Vladimir, comincia a lavorare molto giovane facendo vari mestieri,
fresatore, magazziniere e fattorino e, solo in un secondo tempo, trovò un posto come correttore di bozze in periodici femminili.
Presto le sue qualità di scrittore e cronista vennero riconosciute e nelle redazioni dei giornali femminili per i quali scrisse romanzi
rosa e racconti, ebbe posti importanti nelle redazioni dei settimanali "Novella", "Bella" e "Annabella"; su quest’ultimo ha tenuto una famosa rubrica dal titolo "La posta di Adrian".
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In seguito i suoi racconti e romanzi sono stati pubblicati dai più grandi editori italiani. Mondadori negli Anni Quaranta (il ciclo "giallo" dedicato ad Arthur Jelling); Rizzoli negli Anni Cinquanta e Sessanta (i romanzi "rosa") e Garzanti negli Anni Sessanta.
Del suo lavoro quello che portò lo scrittore alla notorietà furono i romanzi appartenenti al cosiddetto ciclo di romanzi "neri" per il
quale Scerbanenco è ricordato come il primo giallista italiano.
Il suo esordio nel mondo del giallo avvenne nel 1940, con il poliziesco "Sei giorni di preavviso", il primo di una serie il cui
protagonista era l’investigatore Arthur Jelling, archivista della polizia di Boston.
La serie degli anni '60 il cui protagonista è il detective Duca Lamberti, composta da "Venere privata" (1966), "Traditori di tutti" (1966),
che vinse vinse il "Gran Prix de la litterature policiere" del 1968, "I ragazzi del massacro" (1968) e "I milanesi ammazzano
al sabato" (1969), fece conoscere Giorgio Scerbanenco anche all'estero.
Sull'onda dei successi letterari, il personaggio di Luca Lamberti venne portato nel mondo del cinema in tre film con lo stesso titolo
del romanzo.
La morte improvvisa di Scerbanenco avvenuta improvvisamente il 27 ottobre del 1969 nella Milano che ha fatto da sfondo a molti dei suoi romanzi, non ha sopito la sua fama e le sue opere ancora inedite videro presto la luce ed il successo
Nel 1970, nella serie Suspence di Longanesi, uscì "Al servizio di chi mi vuole", romanzo che doveva essere il primo di una nuova serie
d’una serie che avrebbe dovuto avere come protagonista la figura d’un “para” italiano, Ulisse Orsini, soldato di ventura.
Nel 1994 vengono pubblicati "Noi ue e nient' altro", "Appuntamento a Trieste", "Cinquecentodelitti" e ristampato "I milanesi ammazzano al sabato"; l'anno dopo gli appassionati di crimini e delitti hanno la sorpresa di trovare in libreria "Lupa in convento", "Cinque casi per l' investigatore Jelling", "Principesse di Acapulco", "Spie non devono amare", "Al mare con la ragazza" e "Non rimanere soli".
Il 1996 fu l'anno di "Ladro contro assassino", "Millestorie", "Storie dal futuro e dal passato", seguiti infine da
"Ragazzi del massacro", "Al servizio di chi mi vuole" e "Ragazza dell'addio".
Il onore dello scrittore dal 1993 è stato istituito il premio letterario italiano per il genere giallo intitolato a Giorgio
Scerbanenco, maestro della narrativa di genere italiana e soprattutto uno dei padri del giallo in Italia.
Il premio viene consegnato ai primi di dicembre di ogni anno nell'ambito del "Noir in Festival di Courmayeur" all'autore del miglior
romanzo giallo/noir italiano pubblicato nel corso dell'anno precedente e rappresenta il riconoscimento di maggior rilievo nazionale
nell'ambito di questo genere.
Sito sul Premio Giorgio Scerbanenco