Dacia Maraini breve biografia e contenuti dei suoi libri
Dacia Maraini nasce a
Fiesole il 13 novembre 1936, sua madre è siciliana appartenente all'antica famiglia degli Alliata di Salaparuta e suo padre, per metà inglese e per metà fiorentino, è un affermato etnologo che ha scritto diversi libri sul Tibet e sul Giappone.
Dai due agli undici anni, Dacia Maraini vive con la famiglia in Giappone dove suo padre ha ottenuto una borsa di studio per studiare la
popolazione degli Hainu, una popolazione in via di estinzione stanziata nell'Hokkaido.
Durante questo periodo, molto interessante dal punto di vista culturale, la famiglia Maraini, accesa antifascista, viene internata 1943 al 1946
in un campo di concentramento, dove la piccola Dacia conosce la vera fame e disagi inenarrabili.
Tornata, dopo la guerra, in Italia, la scrittrice fa i suoi primi studi a Palermo con le sorelle, e la povertà e la difficoltà di adeguarsi ad un nuovo mondo rende difficile la vita.
Intanto la famiglia si divide, Dacia a diciotto anni raggiunge il padre che vive a Roma, dove completa il liceo, facendo lavori diversi dopo la scuola.
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A 21 anni fonda insieme ad altri giovani una rivista letteraria, "Tempo di letteratura", edita da Pironti a Napoli, e comincia a collaborare con riviste quali "Nuovi Argomenti", il "Mondo" e "Paragone".
Nel corso degli anni Sessanta si sposa con Lucio Pozzi, pittore milanese (dal quale si divide dopo quattro anni di vita in comune) e pubblica i suoi primi romanzi.
Nel 1962 "La vacanza", nel 1963 "L’età del malessere" che ottiene il premio internazionale degli editori "Formentor", nel 1966 vengono pubblicate le sue poesie con il titolo "Crudeltà all’aria aperta", il terzo romanzo "A memoria" del 1967 è pubblicato da Bompiani.
Sempre negli anni '60 inizia ad occuparsi di teatro, fondando, insieme ad altri scrittori, il "Teatro del Porcospino", in cui si rappresentano solo novità italiane, da
Parise a
Gadda, da Tornabuoni a
Moravia con cui visse dal 1962 al 1983, accompagnandolo nei suoi viaggi intorno al mondo.
Lei stessa, dalla seconda metà degli anni Sessanta scriverà molti testi teatrali per il Teatro della Maddalena, gestito da sole donne.
Nel 1968 esce un libro di racconti, "Mio marito", edito da Bompiani e, due anni dopo, Einaudi pubblica il suo libro di teatro "Ricatto a teatro e altre commedie.
Nel 1972 viene pubblicato il romanzo "Memorie di una ladra", dal quale Monica Vitti ne ricava il film "Teresa la ladra" al
quale seguono, nel 1975 "Donna in guerra", nel 1980 "Storia di Piera" scritto in collaborazione con Piera Degli Esposti: il libro avrà otto edizioni e Marco Ferreri ne ricaverà un film con Marcello Mastroianni, Hanna Shigulla e Isabelle Hupperer.
Einaudi nel 1984 pubblica il romanzo "Il treno per Helsinki", seguito, l'anno dopo da "lsolàna" pubblicato da Mondadori
e ripubblicato da Rizzoli nel 1992, che riceve il premio Fregene.
Negli anni anni '90 la scrittrice pubblica diversi romanzi, come "La lunga vita di Marianna Ucrìa" (1990) che riceve il premio
Supercampiello e il premio per il "Miglior libro dell'anno", una raccolta di poesie dal titolo "Viaggiando con passo di volpe" (Rizzoli, 1991) che riceve il premio "Città di Penne", il libro di teatro "Veronica, meretrice e scrittora" (1991) che prende il premio "Fondi La Pastora", "Bagheria" (1993, Rizzoli), "Voci" (1994), il saggio "Un clandestino a bordo" (1996), "Dolce per sé" (1997), l'antologia di poesia "Se amando troppo" (1998), il "Buio" (1999) che parla della violenza sull'infanzia e sull'adolescenza raccontata in dodici storie che riceve il "Premio Strega".
Lavoratrice instancabile la scrittrice in "Fare teatro (1966-2000)" raccoglie quasi tutta la sua opera teatrale; nel libro "Amata scrittura", raccoglie le esperienze sulla trasmissione televisiva da lei condotta nel 2000 e, nel 2001 il racconto autobiografico "La nave per Kobe" oltre al libro di favole "La pecora Dolly".
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Nel 2003 scrive "Piera e gli assassini" in collaborazione con Piera degli Esposti, nel 2004 Dacia Maraini pubblica con Rizzoli il romanzo "Colomba", nel quale accompagna i lettori alla scoperta di una storia dai contorni fiabeschi: una ragazza scompare nei boschi del Parco Nazionale dell'Abruzzo e la nonna, ancora giovane la cerca.
I motivi della ricerca si mescolano con quelli della memoria familiare e della memoria collettiva di una regione che ha conosciuto la povertà, la
pastorizia, il brigantaggio, il terremoto e l'emigrazione di massa.
Dacia Maraini è oggi una tra le più conosciute scrittrici italiane, e probabilmente la più tradotta nel mondo.
La sua fama è dovuta inoltre anche al suo grande talento come critico, poetessa e drammaturgo che completa l'immagine di una grande Donna.
Si è dedicata e continua a dedicarsi al teatro, che vede come il miglior luogo per informare il pubblico riguardo a specifici problemi sociali e
politici.