Carlo Levi breve biografia e contenuti dei suoi libri
Carlo Levi nasce a Torino il 29 novembre 1902.
Fin da ragazzo si appassiona alla pittura e a partire dall'età di 13 anni dipingerà quadri per tutta la sua vita.
Studia al liceo Alfieri di Torino, frequentato in quegli stessi anni da Leone Ginzburg, Massimo Mila, Giulio Einaudi, Giaime Pintor e
Cesare Pavese.
Nel 1917 si iscrive alla Facoltà di Medicina dell'Università di Torino, nel 1918 Carlo Levi conosce Piero Gobetti e dal 1922 collabora alla
sua rivista "La Rivoluzione Liberale" intensificando i suoi rapporti con tutta l'area antifascista torinese, partecipando nel
1931, alla stesura del Programma rivoluzionario di Giustizia e Libertà.
(pubblicita' ads A1)
La vita intensa di Carlo Levi lo impegna anche come pittore ed espone per la prima volta nel 1923, nell'ambito della Quadriennale di Torino;
nello stesso anno conosce Felice Casorati, tramite Gobetti, e dal 1924 parteciperà regolarmente alla Biennale di Venezia.
Laureatosi in Medicina, dal 1924, per alcuni anni è assistente presso la Clinica Medica dell'Università di Torino dove conduce lavori sperimentali sulle epatopatie e sulle malattie delle vie biliari.
Dopo la decisione di dedicarsi definitivamente alla pittura approfitta dei soggiorni a Parigi, (nel 1929 partecipa alla mostra ‘Sei pittori di Torino') per mantenere rischiosi contatti con i fuoriusciti antifascisti.
Carlo Levi viene arrestato dai fascisti, una prima volta per due mesi nella primavera del 1934; al secondo arresto (maggio 1935) segue il confino per un anno in Lucania, a Grassano e poi trasferito ad Aliano per motivi di sicurezza.
Su questo periodo della sua vita si sofferma nel suo celeberrimo libro "Cristo si è fermato a Eboli "(1945 dal quale è stato tratto un
film nel 1979 dal regista Francesco Rosi.
Alla sua permanenza forzata nella provincia di Matera sono dovuti anche numerosi quadri e le poesie dal confino "Bosco di Eva" e "L'invenzione della verità", opere che permettono di comprendere in una maniera completa il capolavoro "Cristo si è fermato a Eboli", in cui vi è opposizione tra "tempo reale" e "tempio fittizio"
Nel 1946 pubblica "Paura della libertà", un profondo scritto teoretico.
Sull'avvento al potere della Democrazia Cristiana scrive "L'Orologio" (1950).
Fanno poi seguito dei libri di viaggio. "Le parole sono pietre" (1955) è il risultato di tre suoi viaggi in Sicilia, "Il futuro ha un cuore antico" (1956) di un suo viaggio in Urss, "La doppia notte dei tigli" (1959) di un viaggio in Germania.
L'Italia la descrive in "Un volto che ci somiglia" (1960).
Nel 1963 è eletto Senatore nel collegio di Civitavecchia come indipendente nelle liste del Pci.
Nel 1968 la sua elezione viene rinnovata nel collegio di Velletri.
Nel gennaio 1973 la vecchiaia mina la salute di Carlo Levi che è costretto a subire due interventi chirurgici per il distacco della retina.
Quasi cieco dipinge più di 146 quadri e scrive il libro (pubblicato postumo) "Quaderno a cancelli" (1979.
Il pittore, scrittore, poeta e patriota Carlo Levi, muore in una clinica romana il 4 gennaio 1975 e viene sepolto ad Aliano, che in "Cristo si è fermato a Eboli "chiama Gagliano.
Dopo la sua morte vengono pubblicati: "E' questo il ‘carcer tetro'? "(Il Melangolo 1991), "Il bambino del 7 luglio" (Avagliano editore 1997) e "Le mille patrie" (Donzelli editore 2000).