Antonio Fogazzaro breve biografia e contenuti dei suoi libri
Antonio Fogazzaro nacque a Vicenza il 25 marzo 1842 da un’agiata famiglia borghese ancorata ai valori tradizionali, cattolica e patriottica. Suo Padre, un cattolico liberale nel 1860 è costretto a trasferirsi a Torino per sottrarsi alla dominazione Austriaca.
Nonostante i problemi politici il poeta trascorre a Vicenza gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza, con lunghe vacanze nella villa
paterna di Oria, in Valsolda, sul lago di Lugano, terra cui rimarrà legato per tutta la vita.
Antonio Fogazzaro studiò privatamente, sotto la guida dello zio paterno, don Giuseppe, prete di idee rosminiane , che lo scrittore ritrae in
seguito in "Piccolo mondo moderno", fino al 1856, quando venne ammesso al Liceo di Vicenza dove ebbe come insegnante il poeta Giacomo Zanella.
Conseguita nel 1858 la maturità classica, s’iscrive alla facoltà di Giurisprudenza, prima dell’Università di Padova, poi di Torino, dove la famiglia è costretta a trasferirsi in attesa della liberazione del Veneto
Laureatosi nel 1864, per dedicarsi alla pratica legale, Antonio Fogazzaro si stabilì a Milano dove entrò in contatto con gli ambienti della
Scapigliatura e dove l'amicizia con Arrigo Boito fa nascere in lui la vocazione per la letteratura.
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Nel 1866, Antonio Fogazzaro, sposa, contro la volontà del padre, la ricca contessa Margherita di Valmarana, da cui avrà tre figli e dal 1870
al 1882, Fogazzaro terrà con la moglie un diario su cui andrà via via registrando le impressioni sulla vita dei figli.
L’impegno del matrimonio induce Fogazzaro a rioccuparsi di legge: nel 1868 dà gli esami da avvocato.
Stabilitosi definitivamente a Vicenza, lo scrittore divide il suo tempo fra il lavoro, la famiglia e la letteratura.
Del 1874 è il poemetto "Miranda" e del 1876 la raccolta di liriche "Valsolda", opere che anticipano vari motivi caratteristici della produzione successiva.
Il primo romanzo di grande successo, "Malombra" (1881), sottolinea il compiacimento a situazioni di morboso languore dell'autore, anticipa la fama di Fogazzaro che si conferma con i romanzi: "Daniele Cortis" (1885), "Il mistero del poeta" (1888), "Piccolo mondo antico" (1895), "Piccolo mondo moderno" (1900), "Il santo" (1905) e "Leila" (1910).
Fogazzaro intanto allargava i suoi interessi culturali, affrontando i temi della filosofia positivista e dell'evoluzionismo darwiniano e del rinnovamento religioso propugnate dai modernisti, movimento cattolico riformatore che si propone di avvicinare la religione alle più essenziali acquisizioni della cultura moderna.
L'ambizione di atteggiarsi a maestro di vita spirituale, ponendo i suoi romanzi al servizio delle tesi moderniste, suscitò attorno a lui vaste polemiche e la censura della chiesa cattolica intervenne nel 1905 mettendo all'indice le sue opere.
Antonio Fogazzaro muore all’Ospedale di Vicenza durante un’operazione chirurgica il 7 marzo 1911.