Visitare il Casentino
Il
Casentino, in provincia di
Arezzo, è costituita da una valle lunga 60 chilometri e larga 30, nel cuore dell’Appennino Toscano, con varie attrattive e tanti motivi
d’interesse che ne giustificano una visita o meglio, una vacanza.
Ammantato da una delle più vaste e ben conservate foreste dell’Europa occidentale è tutelato dal
Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, dove nasce l’Arno.
Oltre l’80 per cento del territorio Casentinese è ricoperto da boschi di altissima qualità, con abetaie che raggiungono i 40 metri d’altezza: un
ambiente naturale che farà la felicità dell’amante della natura, delle passeggiate e delle escursioni, con una rete di oltre 160 sentieri
numerati, e di nove
“sentieri natura” a carattere didattico.
Monte Falco
Tra le innumerevoli possibilità, ricordiamo la facile salita al Monte Falco (1658 metri), dalla cui vetta, nelle giornate serene, si possono scorgere
contemporaneamente i Mari Adriatico, il Mar Tirreno, e l’emozionante visita alle sorgenti dell’Arno, nelle cui vicinanze si trova il suggestivo sito archeologico Etrusco del “
Lago degli Idoli”.
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Una splendida natura fa da cornice a una miriade di paesini medievali, castelli, pievi, monasteri e abbazie, che meriterebbero di essere
visitati uno a uno: lo splendido castello di Poppi, forse il meglio conservato; il castello di Porciano, con la sua torre alta 35 metri; il
castello di S. Niccolò, sopra il borgo di Strada, in una spettacolare posizione; il borgo di Pratovecchio, con il poderoso castello di Romena, solo per citarne alcuni.
Poppi il Castello
Il borgo medievale di
Poppi, dall'alto di un colle isolato, lambito dall'Arno, domina il Valdarno Casentinese.
Ricordato come
Popium fin dal 1169, rimase a lungo sotto la signoria dei
conti Guidi , che nel XIII secolo vi fecero costruire il castello e la cinta di mura.
L'antico castello dei conti Guidi, fu costruito su strutture militari preesistenti.
La turrita costruzione, coronata da merli, ha un bel cortile caratterizzato da un'ardita scala esterna e dagli stemmi di commissari e
vicari fiorentini del periodo in cui il castello fu adibito a Palazzo Prefetizio, che ornano le pareti.
All'interno, pitture di scuola toscana e umbra, una terracotta della bottega dei
Della Robbia con l'
Assunzione e la
Biblioteca Ritiana con oltre 20.000 volumi e 600 incunaboli.
Begli affreschi trecenteschi decorano la cappella del castello di Poppi.
Casentino - Battaglia di Campaldino
Opere d'Arte a Poppi
San Fedele: la chiesa, che si trova di fronte ai portici di via Cavour, venne eretta nella seconda metà del XII secolo.
L'interno, rielaborato in età rinascimentale, conserva opere del
Poppi, di
Jacopo Ligozzi , del
Passignano e una Madonna del XIII secolo attribuita al
Maestro della Maddalena.
Chiesa di Certomondo: La chiesa si trova a 1 km dal paese presso
Ponte a Poppi, fu eretta nel 1262 in memoria della vittoria dei Ghibellini a
Montaperti.
Custodisce un'Annunciazione, dipinto su tavola di
Neri di Bicci (1466).
Nel vicino piano di
Campaldino, una colonna ricorda la famosa battaglia del 1289, vittoria guelfa sui ghibellini di Arezzo.
Bibbiena
Bibbiena, importante centro agricolo ed industriale del Casentino, concentra le sue attività produttive nella parte moderna della città, distesa in pianura, mentre il
nucleo storico cinto da mura domina da un colle la vallata.
Probabile insediamento etrusco con il nome di Vipena, nel medioevo Bibbiena fu infeudata ai
Tarlati, passando poi sotto il controllo di
Firenze.
Nel corso del XV secolo fu occupata dai
Visconti e poi dai
Veneziani, prima di ritornare sotto Firenze.
Da visitare le opere d'arte conservate nella
Chiesa dei Santi Ippolito e Donato , luogo di culto del XII
secolo, anticamente cappella del castello dei Tarlati che conserva un polittico di
Bicci di Lorenzo (1435), e opere di
Arcangelo di Cola e
Duccio di Buoninsegna.
Appena fuori Bibbiena, 1,5 km a nord-est, sorge il santuario di
Santa Maria del Sasso, eretto alla fine del XV secolo sul luogo di una preesistente chiesa.
Nel semplice interno a croce latina vi sono ammirevoli opere di artisti Toscani.
Casentino - Teatro di Bibbiena
Casentino, dintorni da visitare
Castel San Nicolò e Strada
Casentino Castel San Nicolò
Edificato nel XI secolo,
Castel san Nicolò
si trova arroccato sopra il paese di Strada in Casentino.
Un piccolo villaggio medievale si stringe intorno al castello, uno dei più suggestivi del Casentino, che fu dimora dei Conti Guidi sino al 1349.
In prossimità del ponte per Castel San Niccolò, strettamente legato all’insediamento castellano ed alla Pieve risalente agli inizi del XI
secolo (S.Martino a Vado),da visitare l'abitato di Strada che offre al visitatore occasioni di interesse turistico notevoli.
Casentino - Castello di Romena
Eretto intorno al 1000, il
Castello di Romena, o di Ormena (nome di origine etrusca) a due km da Pratovecchio, era il più fortificato tra le dimore di Conti Guidi con 14 torri e 3 cinte murarie.
Oggi è solo un rudere ricco di storia con tracce etrusche risalenti al III secolo avanti Cristo e il ricordo di Dante Alighieri che soggiornò tra queste mura trovandovi ispirazione per i canti della Divina Commedia.
Anche Gabriele D'Annunzio non restò immune al fascino del castello diroccato e qui compose Alcyone il III Libro delle Laudi.
In alcuni locali del Castello è stato allestito un interessante Museo Archeologico e delle Armi dove sono esposti reperti etruschi, di grande interesse storico-artistico.
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Castiglione Fiorentino
A 49 Km a sud di Bibbiena, si trova
Castiglione Fiorentino, di origine romana, a partire dal X secolo feudo dei
Burbon del Monte, governato in successione dagli aretini, dai perugini dalla Chiesa, prima di divenire caposaldo stabile di Firenze nella seconda metà del XIV secolo.
L'antico borgo di Castiglione Fiorentino è ben conservato e guarda la pianura della
Valdichiana dai versanti di un verdeggiante colle.
Da visitare è l'originale
Palazzo comunale, la cui costruzione, come quella delle
logge del Vasari
affacciate anch'esse sulla piazza del Municipio, risale al XVI secolo.
Percorrendo la strada che porta all'antica torre del cassero, si incontrano la chiesa di
Sant'Angelo al cassero che
ospitata la Pinacoteca civica, il
vicino convento, la
Collegiata
Monte San Savino
Monte San Savino fa parte del Basso Casentino, posto a 20 Km. a sud di Arezzo, vanta un edificio gotico senese della fine del XIV secolo: la
Rocca del Cassero che accoglie il
Museo Comunale della Ceramica popolare (tel. 0575 8430981), dedicato alla produzione locale, ma che conserva anche un famoso
Crocifisso ligneo policromo del XIV secolo.
Monte San Savino è un paese-museo che racchiude opere d'arte di cinque secoli.
La Chiesa di Santa Lucia, seicentesca, racchiude terÂrecotte robbiane, la
Loggia dei Mercanti, raffinata inÂterpretazione rinascimentale del
Sansovinoo di
Antonio da Sangallo il Vecchio, il
Palazzo Comunale,
Sant'Agostino, c
on la facciata ornata da un notevole portale gotico e da un rosone, con all'interno un'Assunzione del Vasari e affreschi ritenuti opera di Spinello Aretino,
insieme a dipinti di Paolo Schiavo e di artisti fiorentini tre-quattrocenteschi ed un bel chiostro con portici e loggia.
I luoghi Francescani
Il Casentino custodisce, inoltre, due eccezionali gioielli di arte e di fede, che da soli valgono il viaggio: il millenario
Monastero di Camaldoli, una delle realtà più vive del monachesimo italiano, fondato da S. Romualdo che iniziò la costruzione delle prime celle nell'’anno 1012, e il
Santuario della Verna , presso Chiusi, uno dei luoghi più santi della cristianità, letteralmente aggrappato a un dirupo roccioso, dove nel settembre 1224 S. Francesco d’Assisi ricevette da Cristo "l'ultimo sigillo" delle stimmate.
Ricco di bellezze naturali e di opere d'arte è da quasi otto secoli il centro di attrazione e irradiazione del messaggio francescano.
Questi due santuari chiamano in ogni stagione migliaia di fedeli da tutto il mondo.