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Zeitgeist, buoni propositi

La pagina dei buoni propositi per incamminarci verso una società più sostenibile

Noi siamo convinti che ci siano poteri forti verso i quali qualsiasi nostro sforzo o lotta sarebbe inutile. E' sbagliato! Il potere decisionale è nelle nostre mani. Nessuno ti può costringere a scegliere un prodotto/servizio piuttosto che non scegliere o optare per una alternativa che si mostri più saggia.
L'importante è non lasciarsi influenzare dalle Pubblicita' o dalle offerte o dalle mode o dai prezzi talvolta inferiori.

1) Rifiuta l'appellativo di "consumatore". Il termine "consumo" implica scadenza, termine, produzione di rifiuti, montagne di rifiuti. Tu dovresti considerarti un "utilizzatore", ovvero godere a tempo indeterminato di beni e servizi che ti necessitano realmente e non di prodotti-spazzatura programmati per rompersi e costringerti a ricomprarli.

2) Orienta i tuoi acquisti il più possibile in ambito locale. Se scegli prodotti nazionali o addirittura della tua zona, promuoverai il lavoro dei tuoi figli o compaesani e nel contempo ridurrai i consumi energetici, i mega-trasporti intercontinentali, le filiere, gli enormi inquinamenti che si producono nell'attuale sistema globalizzato. Osserva la provenienza sulle etichette dei prodotti, informati e reclama ove manchi. E' probabile che la scelta alternativa di un prodotto locale porti un prezzo leggermente più alto, ma ciò è dovuto a due fattori importanti:
- i prodotti provenienti da altre parti del mondo sono quasi sempre il frutto di un enorme sfruttamento della manodopera, che deve compensare anche il maggior costo dovuto al trasporto
- spesso quei prodotti sono anche di più bassa qualità


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3) Segui l'evoluzione e nascita di sistemi bancari di tipo cooperativo, cioè quelle banche che non praticano interessi e nelle quali tutti i clienti sono soci con diritto di voto. Un esempio importante è dato dalla JAK banca svedese, a cui presto dovrebbe aggiungersi la corrispondente banca italiana (vedi sito: JAK Italia)

4) Fai un elenco di tutte le più rinomate marche di prodotti che hanno una struttura multinazionale, ed evita di acquistare i loro prodotti/servizi. Questi colossi sono molto lontani dalla realtà sociale e curano esclusivamente i loro interessi, agendo a volte con modalità anche illegali. Ci sono stati vari esempi a proposito.

5) Evita di impegnare il tuo denaro in investimenti di tipo altamente speculativo (e quindi rischioso). Immobili, terreni, oro, partecipazione ad imprese sane locali, sono preferibili perché concreti.

6) Nel limite delle tue possibilità pratiche ed economiche, analizza i passi che potresti fare verso un minor consumo energetico. Installa un impianto di pannelli fotovoltaici o pannelli per riscaldamento, coibenta la tua abitazione, cambia i serramenti, recupera l'acqua piovana per irrigare orto e giardino, ecc.

7) Realizza un piccolo orto familiare nell'angolo più adatto del tuo giardino. Coinvolgi i tuoi figli nella cura dell'orto e delle piante da frutto. Avrai frutta e verdura che sarà sicuramente migliore di quella acquistata, che generalmente viene colta ancora acerba e posta nei refrigeratori.

8) I centri commerciali sono molto comodi, lo sappiamo, ma se ne hai la possibilità fai alcuni acquisti nei vecchi negozi e interessati se ci sono dalle tue parti gruppi d'acquisto.

9) Se non lo hai ancora fatto, predisponi nel tuo computer una tabella Excel nella quale caricare mese per mese le voci di spesa e dei ricavi. Tutti pensano di sapere più o meno cosa spendono, ma la realtà è sempre peggiore e a volte sorprendente. Basta conservare gli scontrini e a fine mese registrarli. Questo ti porterà anche ad essere più intransigente verso tutti quei negozianti (ma anche artigiani e professionisti) che "si dimenticano" di rilasciarti lo scontrino o la ricevuta. Pagherai forse qualcosa in più in certi casi, ma quei soldi potrebbero rientrare maggiorati in seguito ad una successiva riduzione delle tasse e inducono una maggiore equità nei doveri verso lo Stato, che poi siamo noi.

Se hai altri suggerimenti utili, scrivici!

Autore: Enrico Riccardo Spelta

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