Principio di causa-effetto, ovvero: tu puoi cambiare il mondo?
Se andaste a leggere qualsiasi testo di filosofia (Hume in particolare) o religione o ancora di scienze che tratti l'argomento
"causa-effetto" ne uscireste con un sacco di definizioni complesse e confuse, di cui, nel giro di breve tempo, vi sareste già dimenticati.
Ma soprattutto non credo trovereste una definizione che possa considerarsi chiara, universale e incontestabile.
Sei sicuro di essere proprio TU a decidere cosa fare tra un minuto, un'ora, un giorno, nella vita?
Il mio approccio al significato ed esistenza dell'IO parte da lontano.
Ognuno di noi "sente" di essere sé stesso, indipendentemente da tutti gli altri e dall'ambiente che lo circonda.
Nella storia l'uomo ha chiamato tutto ciò con il termine di
"Anima", "Coscienza", oppure "Io".
Su questo punto filosofi, religiosi e scienziati ci hanno ragionato molto e di teorie ne hanno collezionate un sacco.
In questo testo ti illustro i miei ragionamenti, frutto dei miei studi in merito.
Ma per farlo devo partire da lontano, molto lontano.
Tranquillo, non c'è bisogno di avere grandi conoscenze o di essere esperti in merito, il mio discorso lo dovrebbe capire chiunque.
Avrai sentito la storia dell'Universo che all'inizio era racchiuso in una piccola sfera, diciamo grande come un pisello o poco più o poco meno, non importa.
Lì dentro ci stava potenzialmente già tutta la materia e tutta l'energia.
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Il tutto era in perfetto equilibrio perché alla materia corrispondeva altrettanta anti-materia.
Quindi non succedeva nulla, tutto era fermo, lì, allo stato potenziale. E dunque il Tempo non serviva perché ogni minuto era identico al precedente.
Ma venne un momento in cui, per ragioni sconosciute, qualcosa accadde e da quel preciso momento partì il Tempo.
Accadde che un agente sconosciuto mosse, oppure tolse, una qualsiasi particella di antimateria dei miliardi di miliardi di miliardi...ecc.
che componevano quel minuscolo mondo.
Prima che ciò avvenisse, però, erano già state stabilite delle precisissime leggi fisiche ed altrettanto precisissimi numeri che rappresentavano
le cosiddette costanti universali.
Numeri complessi, fatti di un sacco di decimali dopo la virgola, ma talmente importanti che un solo decimale diverso...non avrebbe dato il via al famoso Big Bang, ovvero all'evoluzione dell'Universo, almeno come lo conosciamo noi.
Quello spostamento o eliminazione di una particella in spazio così ridotto
scatenò un putiferio! Il perfetto equilibrio non esisteva più!
Tutte le cellule vicine ne risentirono ed iniziarono pure loro ad agitarsi freneticamente e a sbattere contro le altre, pilotate dalle leggi della fisica.
In quel modo lo spazio si ingrandì molto rapidamente ed il Tempo iniziò a contare ogni minima differenza di stato rispetto ad un attimo precedente.
Questo fenomeno si chiama
processo di cause ed effetti.
Quando una causa produce un effetto la situazione che c'era un attimo prima non c'è più, qualcosa è cambiato e il Tempo appunto,
non è altro che il testimone della sequenza di cambiamenti che avvengono nell'Universo.
In pratica, per farti capire meglio, parte il film.
Prima c'era un fotogramma fermo, poi con l'avvento delle cause e relativi effetti, ecco che nasce una seconda fotografia che rappresenta il cambiamento, ovvero il secondo fotogramma microscopicamente diverso dal primo e poi si passa ad un terzo stadio e via dicendo, fino ad avere miliardi di fotogrammi che rappresentano la storia e l'evoluzione di tutta la materia dell'Universo, dall'inizio ad oggi.
La causa prima fu quello spostamento/eliminazione forzato di una particella, che provocò un primo effetto, cioè il conseguente spostamento delle particelle a lei vicine.
Causa dopo causa, effetto dopo effetto il processo di sviluppo seguì la sua strada di espansione, come dettavano le leggi della fisica.
Con ciò si arrivò alle nebulose, poi si formarono le stelle, i pianeti, i satelliti dei pianeti, i buchi neri e tutto il resto che via via abbiamo
scoperto esistere nell'Universo.
Tramite questi processi nacquero anche tutti i minerali che compongono i vari tipi di materia che conosciamo.
Queste strutture più complesse del semplice atomo con un solo elettrone, hanno dato il via a quella materia che alla fine è servita pure a produrre le forme di vita che conosciamo.
La domanda che sorge spontanea allora è questa:
ci potevano essere differenti evoluzioni?
E la mia risposta è
NO!
Perché no? Per il semplice fatto che ogni azione non può che produrre una specifica reazione e dunque stando
alla prima azione ed alle famose leggi in vigore, tutte le altre sono solo matematiche
conseguenze eseguite nell'assoluto rispetto delle leggi fisiche.
Un esempio: quando lanci i dadi non è la fortuna che ti fa uscire due 6, ma l'inevitabile concatenazione di reazioni fisiche sul moto prodotto
dalla tua mano e dal movimento che hai impresso ai dadi, fino al momento del rilascio e dell'attrito sulla superficie.
Altro esempio: se tuo figlio è un bravo ragazzo che studia con impegno o uno scansa fatiche maleducato, non dipenderà solo dall'educazione che ha ricevuto.
Non sarà tutta colpa sua, ma neanche dei genitori. Bisogna coinvolgere la biologia del suo corpo e tutta la società, l'ambiente, il momento storico evolutivo, le circostanze che si sono susseguite e via dicendo, fino all'inizio dei tempi!
Chiaro no?
Ora veniamo a noi.
Se è vero che tutto l'Universo si è evoluto nell'unico modo possibile, stando alle leggi della fisica, è altrettanto giusto affermare che
anche noi siamo il risultato di tutte le reazioni fisiche e chimiche che hanno preceduto la nostra nascita.
Ma è allora altrettanto vero che pure la nostra crescita deve avere seguito l'unica strada di cause/effetti di cui disponeva...
date le cause/effetti che l'hanno preceduta! L'educazione che abbiamo ricevuto, la società e le mode, l'ambiente che ci circonda, ma anche
il nostro temperamento, le nostre qualità mentali ed il nostro fisico, il tempo atmosferico, ecc. ecc., tutto ha contribuito a scatenare le
reazioni di cause ed effetti che ci hanno alfine reso ciò che siamo oggi.
In questo modo stiamo affermando che l'intero Universo è DETERMINISTICO, ovvero che tutto il passato, ma -attento!-
anche tutto il futuro sarebbe inevitabile e prevedibile!
Basterebbe avere la capacità di vedere contemporaneamente le reazioni in tutte le parti dell'Universo e sul nostro pianeta e vicino a noi e
nel nostro corpo per sapere cosa succederà un attimo dopo o fra un anno o un secolo.
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E il nostro famoso "libero arbitrio" allora che fine fa?
Già, bella domanda!
Date le premesse sembrerebbe che anche noi si sia delle marionette che non decidono un bel nulla, vittime passive di tutte le cause universali.
Ma il nostro corpo e la nostra mente hanno bisogno di decisioni e di ordini, quindi una specie di IO decisionale da qualche parte ci dovrebbe pur essere.
Io immagino l'IO come punto focale della mente, che raccoglie e filtra gli stimoli e le informazioni che gli interessano in un dato momento e
ne trae decisioni che trasforma volontariamente in azioni o semplici valutazioni che memorizza.
La localizzazione fisica reale dell'IO non è nota al momento, anche se vi sono varie tesi al riguardo, ma, come accennato, a mio avviso dovrebbe
risiedere nella zona più ancestrale del cervello, dalle parti dell'Amigdala, per capirci meglio.
Un IO che non ha il libero arbitrio, ma che in base ai segnali che riceve o ai pensieri che sviluppa deve poter dare degli ordini, anche se
quegli ordini sono il risultato inevitabile di tutto il pregresso.
Allora dove potrebbe stare questo "io" esecutore?
Il suo ruolo nell'ambito di un essere vivente è talmente importante che tutte le forme di vita devono avere un IO che le faccia agire.
Restando nel mondo animale io credo che l'IO ci debba essere sempre stato e che pertanto non possa trovarsi in altro posto se non
nell'ambito di ciò che ognuno di questi esseri possiede, ovvero l'amigdala, che è l'organo più primordiale che esista e che è preposto
al controllo della sopravvivenza e di altri istinti primari.
Nell'Uomo l'amigdala è stata surclassata, in teoria, dall'abnorme sviluppo della neocorteccia, fino a formare in noi due personalità distinte,
quella istintiva e quella razionale.
Quella che non bada a scrupoli pur di garantirci la nostra sopravvivenza e che cerca di arraffare per sé tutto ciò che le può essere utile,
contro la mente razionale e colta che è consapevole del bene e del male che si può fare ai nostri simili e che quindi, per non crearsi complessi di colpa, cerca di non fare del male agli altri individui.
Questo il punto a cui i miei ragionamenti mi hanno condotto.
Noi abbiamo l'IO, certo, ma questo serve solo ad impartire decisioni al nostro corpo ed a muoverci nel nostro ambiente, comunicando e interagendo
con altre forme di vita e con la materia che ci circonda,
subendone tutte le possibili influenze.
Un puro esecutore di conseguenze logiche di tutti gli attimi precedenti, dunque!
Ma se così fosse si potrebbe obiettare che allora noi
non siamo responsabili delle nostre azioni, neppure delle peggiori!
In linea teorica è così e se nessun elemento nuovo entrasse nella nostra mente non saremmo capaci di cambiare e migliorare i nostri comportamenti.
Quindi alla fine non esiste un libero arbitrio che nasca solamente dal nostro cervello, ed è vero che non decidiamo noi veramente nulla,
ma ciò non significa che non ci possano essere ragioni che
modifichino lo sviluppo successivo dei nostri eventi e magari dell'intero Universo.
Quando una certa reazione ci sembra imprevedibile è come quando un meteorologo sbaglia una previsione: non aveva sicuramente tenuto conto di
tutte le reali cause ed effetti che stavano avvenendo in cielo.
In altre parole ci sembra imprevedibile una cosa solo perché non ne conosciamo tutte le cause precedenti che poi
puntualmente la faranno accadere.
A questo punto, però, si potrebbe trarre una conclusione totalmente errata, ovvero che allora sia inutile darsi da fare, cercare di cambiare qualcosa, tanto tutto è già scritto e non si può cambiare nulla, per cui ci si deve arrendere allo stato di ineluttabilità.
NIENTE DI PIU' SBAGLIATO!
Se dentro di noi nascesse il desiderio di rimediare ai nostri comportamenti sbagliati, allora il cambiamento in noi potrebbe avvenire anche facilmente.
Non si tratta di infrangere il determinismo, ma di assecondare il desiderio di cambiamento che
potrebbe essere già latente
dentro la nostra testa.
Allora basterebbe studiare testi che ci facciano comprendere meglio come siamo fatti, come funziona la nostra mente per acquisire delle
argomentazioni che ci facciano cambiare il nostro comportamento abituale o le nostre opinioni, ma devono essere quelli giusti che la nostra
mente recepisca e faccia suoi, non dimenticando che non siamo tutti uguali per cui ciò che può essere utile a me, potrebbe lasciare del tutto
indifferente altre persone e viceversa.
Ma soprattutto dobbiamo essere arrivati per passi successivi (cause-effetti) ad un atteggiamento mentale che ci abbia spinto ad affrontare lo studio e conseguenti miglioramenti del nostro modo di vivere.
Se la lettura di queste righe ha prodotto in te una informazione in più rispetto a quanto già credevi o sapevi, questa differenza tra cosa
sapevi prima e cosa sai ora è paragonabile a quella prima particella che ha dato il via all'Universo!
Anche le mie parole possono essere utili per provocare in te una voglia di cambiare, di superare certi ostacoli, di metterti alla prova e
sfidare il destino.
Oppure questa lettura in apparenza non è servita a nulla, ma tra un mese potresti sentire il desiderio di comprare qualche libro sull'argomento e
da lì potrebbe avviarsi il conseguente cambiamento in meglio della tua vita.
Le persone soffrono moltissimo di dubbi e insicurezze perché
conoscono troppo poco il funzionamento della loro mente.
Leggere libri sull'argomento è assai utile in tal senso, soprattutto se sono testi di neuroscienze, che oggi rappresentano la parte più avanzata
e affidabile delle conoscenze umane sulla psiche.
Ecco allora che il futuro tuo e dell'intera umanità potrebbe prendere una strada che nessuno avrebbe potuto immaginare... ed anche questa serie di
cause ed effetti sarebbero la logica conseguenza che è nata dalla mia voglia di scrivere questo testo, che a sua volta nasce dalla mia predisposizione e umore che mi hanno dato il tempo e la voglia di approfondire questi concetti e di scriverli... e via dicendo ripercorrendo a ritroso tutta la catena di cause-effetti fino al big bang!
P.S. = Nell'articolo qualcuno obietterà che non ho preso in considerazione la fisica quantistica e la
sua rinomata
indeterminabilità.
Non l'ho fatto perché ritengo che il livello quantistico non cambi minimamente le reazioni della fisica classica e la sua prevedibile stabilità.
Per fare un esempio: se tu vivi da sola e scopri che un panino che era sul tavolo ora si trova per terra, non pensare ai fantasmi della fisica quantistica, ma comprati una trappola per topi!
Autore: Enrico Riccardo Spelta
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