Qualsiasi progetto innovativo che si ponesse l'obiettivo di migliorare la società, creando maggiore uguaglianza nella diffusione del benessere, dovrebbe in primo luogo impostare un programma educativo rivoluzionario, rispetto a quanto sinora attuato.
Il futuro lo lasciamo in mano alle nuove generazioni, che sono il risultato di quanto tramandato dalle precedenti e dal modello sociale in cui hanno iniziato il loro percorso di vita.
Certamente per impostare un più proficuo metodo educativo si devono innanzi tutto educare gli stessi genitori.
Sono essi i primi ad intervenire sulla giovane creatura, tenendo bene a mente che si nasce con le stesse esigenze di un animale e ci si evolve col passare degli anni e l'assimilazione di esperienze e condizionamenti di vita.
Poi, quando il bambino raggiungerà l'età scolastica, al gravoso compito dei genitori s'affaccerà l'altrettanto gravoso compito degli insegnanti.
Il ruolo del docente non può e non deve essere circoscritto al puro insegnamento nozionistico, che è assimilabile anche più gradualmente ed in maggiore età, dando invece la precedenza e il maggior impegno ad istruire il bambino su altri traguardi fondamentali per la crescita sana, che sono:
Dallo stadio di neonato in poi, il bambino ha esigenze molto semplici, per il suo fisico e per l'indispensabile contatto col mondo esterno, dato che nei mammiferi, e nell'uomo in particolare, i cuccioli non sono assolutamente autonomi per un certo numero di anni e per questo dipendono quasi esclusivamente dal supporto degli adulti addetti alla loro protezione e crescita.
L'istinto è l'unico elemento che ci guida dallo stadio di neonato alla maggiore età e si compone di queste semplici esigenze:
- essere nutrito
- riposare
- sentirsi protetto (istinto di sopravvivenza), dal caldo, dal freddo, dai rumori, dai suoi possibili fastidi e malori interiori
Fino all'adolescenza gli manca solamente l'istinto riproduttivo, che però è sublimato dall'affetto a lui trasmesso con il contatto fisico.
Sin dai primi momenti in cui il bambino prende coscienza del mondo esterno deve iniziare ad imparare che non tutti sono al suo totale servizio.
Progressivamente deve essere lasciato a piangere senza interventi istantanei, si deve in un certo senso insegnarli subito che qualcuno pensa a soddisfare i suoi diritti, ma che anche lui deve a sua volta iniziare a svolgere i suoi doveri e conquistarsi la sua autonomia (svezzamento!).
Per esempio: è giusto fargli le carezze, ma è anche giusto prendergli la mano ed insegnargli ad imparare ad accarezzare a sua volta.
Progressivamente il bambino imparerà a gestire il suo corpo, fino a saper camminare, prendere gli oggetti e studiarli, e via dicendo.
Poi arriverà il momento del contatto con altri bambini come lui, dall'asilo in poi.
Anche in questi casi il rapporto con il bambino deve guidarlo verso l'apprendimento dei diritti/doveri e del rapporto collaborativo con gli altri bambini.
Per fare bene ciò è opportuno evitare qualsiasi coinvolgimento in azioni e giochi di sfida e di competizione. Bisogna, invece, realizzare situazioni in cui il bambino debba intervenire per aiutare un suo coetaneo in difficoltà.
Negli anni di scuola valgono le stesse regole: insegnare e dare compiti da svolgere sempre in gruppo, con i più bravi che supportano i meno bravi e senza alcun voto.
Quando si fa una cosa buona per gli altri spesso si deve fare una rinuncia verso noi stessi. Ciò è contrario ai nostri principi istintivi, quindi bisogna trovare il modo di fornire comunque un premio a chi si sacrifica, compiendo il classico gesto altruistico.
Non entro nei dettagli dei metodi per realizzare uno sviluppo armonico di quanto detto, perché non è compito di questo studio e non ne ho le capacità. Saranno gli specialisti del ministero a realizzare programmi ed esempi utili a quanto detto, ma sempre prioritari a qualsiasi impegno nozionistico, che comunque ci dovrà essere, ma non come obbligo primario.
Il periodo educativo dura molti anni. Sicuramente la scuola deve essere obbligatoria e gratuita per tutti, almeno fino ai 16 anni.
Nell'adolescenza i giovani dovranno essere introdotti anche al mondo misterioso della sessualità, ma questa sarebbe opportuno insegnarla abbinata ai superiori sentimenti di affetto ed amore, affinché non venga considerata alla stregua di qualsiasi altro semplice bisogno istintivo o consumistico.
Questa scuola porterà ad apprezzare la bellezza, l'estetica, l'armonia, il rispetto e la collaborazione, la bellezza della natura, la musica e le capacità artistiche, prima ancora che spingersi verso le scienze e le tecnologie, che devono venire per ultime.
Prosegui col dettaglio del progetto leggendo la pagina successiva:
8) La famiglia
Autore: Enrico Riccardo Spelta
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7) L'Educazione, scuola e cultura
8) La Famiglia
9) La Giustizia
10) La Difesa e il Controllo
11) L'ambiente e il territorio
Istinto e Ragione, come funzionano? (analisi dettagliata)
I numeri della follia umana
Lavoro e automazione
Gestione della complessità
Società tecno-global?
Razzismo istintivo
Libri che trattano l'argomento "Meritocrazia e Decrescita" |