Proporre uno schema di ragionamenti che sarebbero i più chiari, coerenti, incontrovertibili e utili per migliorare la situazione mondiale di vita degli esseri umani e salvaguardare il pianeta, utilizzando una valida forma di gestione della politica.
Gli eventi del 2020, semmai ce ne fosse stato bisogno, hanno tragicamente confermato le critiche esposte in questo studio.
Ancora una volta lo stile di vita a cui ci siamo adagiati s'è rivelato fallimentare, sotto tutti i profili, compreso quello del rischio d'estinzione della specie umana.
A maggior ragione, io credo, ci si dovrebbe -tutti- impegnare molto per progettare un futuro diverso!
Può sembrare strano partire dal singolo Uomo pensando ad un progetto sociale e politico, ma non lo è dal mio punto di vista perché è proprio il comportamento mentale del singolo individuo che poi genera l'impronta sociale che finisce per condizionare le sorti dell'intero pianeta, quindi devo partire dalle debolezze e dalle forze umane.
L'istinto della specie umana è molto simile ad una vasta quantità di altre forme di vita, ma l'abnorme sviluppo neocorticale ha di fatto creato un essere con degli attributi non più comparabili con altri animali.
Le sue capacità intellettuali aggiuntive riguardano l'osservazione, lo studio, la progettazione, la fantasia, le capacità di calcolo, la creatività, l'abilità nell'uso delle mani e tanto altro ancora, che è presente in ognuno di noi, in misura più o meno ereditata o sviluppata, ma imparagonabile a quella di altri animali.
Questi attributi pongono l'Uomo in un perenne confronto di impulsi tra il suo Istinto e la sua Ragione, ovvero la sua parte ancora bestiale e la sua sensibilità umana, con conseguenti conflittualità e sviluppo di comportamenti abnormi. (approfondimenti su Istinto & Ragione e su Il triciclo dell'Io).
La maggior parte degli esseri umani non è consapevole di questo dualismo e non sa, per ignoranza, di avere un Istinto ed una Ragione, che non sempre vanno d'accordo tra loro.
Al massimo pensano che sia il cuore a dare certi impulsi, non sapendo che quell'organo è una semplicissima pompa passiva che risponde ai comandi della mente, mentre tutte le emozioni sono gestite nella parte più profonda del cervello, dal sistema limbico, come dire dall'ISTINTO!
Più in lui sono controllati gli impulsi istintivi e le relative emozioni, più possono essere potenti le soluzioni architettate dalla Ragione (fantasia del pensiero astratto).
Tutto ciò ha fatto emergere nei secoli molte menti brillanti che hanno avuto un grande successo nei più disparati campi, dalla ricerca scientifica, alla capacità di soggiogare intere popolazioni di gente meno dotata, oppure di creare opere d'arte o di sfidare con successo le forze della natura.
Sono gli esseri umani che in pratica hanno fatto scrivere le nostre pagine di storia ed evoluzione più recente, nel bene e nel male.
Per questi motivi qualsiasi studio relativo alla società deve tenere conto di questo grande problema e provvedere innanzi tutto ad un profondo miglioramento educativo delle popolazioni, che porti ad un maggiore controllo dei loro impulsi animaleschi, ovvero brutalmente istintivi.
Il sistema educativo, dunque è il primo enorme problema da affrontare, senza la soluzione del quale ogni speranza di miglioramento del genere umano è vana.
L'appartenenza al genere dei mammiferi comporta la fecondazione e la protezione/crescita dei nuovi individui, che vede per forza di cose la collaborazione tra maschi e femmine.
L'unione in gruppi familiari produce rafforzamento e quindi nelle varie epoche questo stile di vita sociale è stato preferito perché senza adeguata protezione i neonati morirebbero e dunque la propria stirpe si estinguerebbe. Ma anche un individuo adulto ha necessità di supporto sociale, prima di tutto perché è animale sociale e poi perché non siamo in grado di vivere in totale autonomia.
Tutti, in certi momenti della propria vita, hanno bisogno di aiuto, di protezione, di cure, di conforto, d'amore.
La proiezione dei pregi/difetti del singolo umano, però, si riflette ovviamente anche sulla struttura di una comunità, piccola o grande che sia.
Da una parte, dunque, l'esigenza di vivere in comunità in modo socialmente premiante e dall'altra parte, (senza una adeguata educazione), l'incontrollabile voglia di primeggiare, di competere e sconfiggere qualsiasi rivale, sia per il procacciamento del cibo, che delle femmine e del territorio. Esattamente come fanno moltissime specie di animali.
Questo semplice impulso egoistico ha generato tutte le guerre e tutti i conflitti che conosciamo.
Nell'epoca attuale questi problemi sono ancora presenti, in forme più o meno gravi, che vanno dalle semplici crisi familiari, ai conflitti locali e nazionali, fino alle sempre possibili e già sperimentate guerre mondiali.
L'egoismo individuale o di una collettività conduce sempre verso queste battaglie per il successo, l'espansione, l'arricchimento, l'accaparramento di beni e di territori o il soggiogamento di altre comunità.
Che si tratti di condurre guerre o di sviluppare affari, il problema non cambia.
Tra Attila ed Amazon alla fine c'è poca differenza, l'obiettivo è sempre la conquista mondiale.
Nello stesso tempo, più una comunità diventa grande, più si rende indispensabile delegare a poche persone qualificate la gestione di tutti i beni pubblici e la stesura di leggi necessarie a regolare i rapporti sociali, altrimenti si cadrebbe nell'anarchia e nel caos.
Ciò ha fatto nascere e provare (molto spesso "subire") nel tempo varie forme di politica.
L'Uomo ha vissuto i passaggi storici dal semplice capo-villaggio alla monarchia, dalle dittature alle oligarchie, per finire poi alle attuali democrazie, senza lasciarsi ancora alle spalle le peggiori forme di monarchie e dittature, ancora presenti in varie parti del mondo, o desiderate da vari gruppi di fanatici violenti.
Stando a quanto ognuno di noi può constatare, nessuna di queste formule s'è rivelata perfetta e adeguata per guidare nel miglior modo possibile tutti i membri della collettività e relative esigenze, anche se va riconosciuto che in alcune nazioni (Nord Europa in particolare) il meccanismo democratico funziona abbastanza bene, ma sono eccezioni.
Anche la democrazia rappresentativa, o quella diretta, presentano dunque vari problemi, lacune, debolezze, partendo dal suffragio universale che, analizzato a fondo, presenta difetti enormi.
Allo stato attuale non si manifestano soluzioni di tipo diverso da quelle indicate e finora collaudate, salvo piccoli casi del tutto secondari che sono rimasti poco noti o a loro volta senza risultati entusiasmanti, come ad esempio l'anarchismo, che messo alla prova ha dato modesti o pessimi risultati.
Personalmente questo stallo mi sembra molto strano, perché ritengo che possano/debbano esistere formule di gestione a livello politico migliori di quelle già sperimentate, ovvero non riesco a pensare che la democrazia rappresentativa e relativi partiti siano la soluzione finale insostituibile.
Sempre stando bene attenti, come già detto, a non cadere in soluzioni già sperimentate o addirittura che si rivelassero peggiori, ovviamente!
Noi umani siamo tanto intelligenti che col nostro beneamato "progresso" stiamo persino mandando a rotoli il nostro splendido pianeta con conseguenze letali non solo per l'Uomo che ci abita, ma anche per molte altre specie viventi.
Oggi è opinione di moltissimi scienziati che la gravità della situazione planetaria a cui siamo giunti potrebbe essere irreversibile.
Qualche decennio fa abbiamo rischiato di far saltare l'intero pianeta con gli esperimenti e le sfide a suon di bombe nucleari, ma oggi, oltre a questo che resta un problema enorme, se ne aggiunge un altro, dato dalla devastazione ambientale che abbiamo allegramente prodotto, fino appunto a non considerarla più una minaccia da evitare, ma una realtà inevitabile, visto che non c'è più tempo -forse- per porvi rimedio e soprattutto nessun paese importante sta mostrando la forza necessaria per dare il buon esempio, salvo deboli prese di coscienza su alcuni aspetti (come ad esempio l'uso folle della plastica usa e getta), la cui soluzione è lontana e insufficiente, anche se indispensabile!
Un quadro terribile dei nostri disastri e di tutto ciò che non va nella nostra epoca è pubblicato nell'articolo:
"I numeri della follia umana"
1) Le società moderne sono composte da una moltitudine di individui che svolgono attività normali e che non hanno alcun peso decisionale sui problemi mondiali, salvo che non facciano sentire tutti in coro la loro voce, facendo enorme pressione sulla classe dirigente.
2) Sopra di loro, però, esiste una minoranza di individui che, ispirati dalle proprie ingordigie e abilità particolari, con una grande voglia
di avere successo guidano imprese piccole, medie o grandi.
(Includendo, ovviamente, nelle "imprese" anche quelle mafiose o comunque criminose)
3) Nel mezzo, tra i cittadini comuni e i grandi padroni del potere e della ricchezza, ci sta la classe politica, ovvero quelli che liberamente, o condizionati dal potere, gestiscono (meglio dire "dovrebbero gestire") la cosa pubblica.
E' evidente che i politici che hanno preso il potere con la forza così come quelli che sono stati eletti "democraticamente" per applauso di una platea facilmente suggestionabile, non sono molto probabilmente i migliori soggetti da mettere a guidare l'impresa più ardua, ovvero quella di condurre il genere umano verso un futuro stabile, sicuro, sano e soddisfacente per tutti.
Le società più avanzate oggi sono di una complessità mostruosa, private di qualsiasi forma di saggezza. I problemi si presentano in tempi strettissimi e la globalizzazione ha reso qualsiasi cambiamento molto più arduo.
Perché darsi da fare allora, se tanto non c'è rimedio? I politici non possono risolvere i problemi e il pianeta è condannato a morte?
Bisogna lasciare in sospeso l'eventualità catastrofica, darsi da fare e in fretta perché le previsioni sono spesso errate, come i sondaggi, e la rassegnazione è la scelta peggiore, in qualsiasi caso.
Tutte queste considerazioni mi hanno spinto a fare una analisi critica dei sistemi politici e come conseguenza ho cercato di delineare quelli che dovrebbero essere dei principi fondamentali, costruendo su di essi un sistema politico che sia il più funzionale possibile, tenendo ben presente che qualsiasi sistema efficiente presenta anche lati negativi, come ad esempio la necessità da parte delle popolazioni di rinunciare a qualche beneficio di troppo.
Ciò rende ovviamente ancor più difficile l'avvio di un nuovo sistema, ma personalmente non credo che abbiamo molte altre possibilità.
Se non vuoi leggere tutto di seguito, più sotto è riportato l'elenco dei vari capitoli del progetto.
Oppure puoi proseguire in sequenza passando alla pagina successiva, che è:
1) Definizione di leggi universali
Se non hai tempo di leggere tutto lo studio, puoi scaricarlo in formato PDF e leggertelo con comodo, anche offline e stamparlo.
Il file scaricabile si chiama riforma-globale.pdf
Autore: Enrico Riccardo Spelta
Se ti è piaciuto questo articolo potrebbe interessarti il libro "Cosa ho visto sul pianeta Terra", acquistabile da qui.
7) L'Educazione, scuola e cultura
8) La Famiglia
9) La Giustizia
10) La Difesa e il Controllo
11) L'ambiente e il territorio
Istinto e Ragione nell'Uomo, come funzionano? (analisi dettagliata)
I numeri della follia umana (la catastrofe in corso)
Lavoro e automazione (la scelta e il controllo)
Gestione della complessità (obiettivi, metodi, meritocrazia, progetti a breve-medio-lungo termine)
Società tecno-global?
Razzismo istintivo
Il mondo del lavoro
Libri che trattano l'argomento "Meritocrazia e Decrescita" |