Cap. 1: Premessa
Questo studio è l’
analisi delle aspettative di vita, con il mantenimento della propria coscienza,
che l’Uomo ha in questa vita o successivamente al trapasso.
Lo studio non è orientato a influenzare l’opinione che ognuno di noi può avere sul tema della vita e dell’aldilà,
ma offre un'ampia visione delle varie possibilità che oggi abbiamo pensando a come prolungare la nostra esistenza,
in questa vita o in altri modi.
Queste pagine prendono semplicemente in considerazione tutte le ipotesi ad oggi disponibili o immaginabili e ne illustrano le
caratteristiche e criticità.
Il termine “
IO” è usato in tutto il testo per indicare la nostra coscienza o anima o spirito o ego
che dir si voglia, ovvero quel punto che ognuno di noi identifica come centro della propria volontà e che per questo motivo
rappresenta la vera insostituibile essenza e consapevolezza della nostra individualità.
Prima della elencazione delle varie forme di prolungamento della vita viene trattato l'argomento relativo alla nostra coscienza,
ovvero a che cosa sia veramente importante sperare di salvare per essere ancora noi stessi ed in particolare viene avanzata l'ipotesi
della fondamentale importanza del nostro
istinto primordiale, residente nelle ghiandole che genericamente chiamiamo
AMIGDALA.
L’elencazione parte dalle possibilità di
incrementare le aspettative di questa vita terrena usando il
nostro cervello in forma integra o con interventi tecnologici, fino a spingersi poi alle
forme di proseguimento della nostra
esistenza non più vincolate al nostro corpo attuale.
Segue a pag. 2 col capitolo "
COS'E' L'ANIMA?"
Autore: Enrico Riccardo Spelta