Venezia: la storia del suo casinò
Venezia è una città famosa in tutto il mondo per la sua storia, gli scorci mozzafiato e i monumenti in grado di lasciare con il fiato sospeso in qualsiasi stagione. Una meta imperdibile per i turisti nazionali e internazionali, anche durante le feste, grazie alla possibilità maggiore di spostamento con il successo della campagna vaccinale.
Non tutti sanno, tuttavia, che Venezia non è solo
la città che ha dato i natali a Marco Polo e a importanti personaggi che hanno dato lustro al Belpaese,
tra cui i pittori Tiepolo e Canaletto, o la sede della più importante manifestazione del cinema italiano: la
Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia.
La città è anche il luogo dove hanno visto la nascita istituzioni tra le più significative d’Italia tra cui il casinò,
il più antico dello Stivale grazie a una fondazione che lo vede attivo fin dal 1638.
1638: a Venezia viene aperto il primo casinò italiano
Il casinò di Venezia è stato aperto originariamente nel
Rione San Moisè, dove è rimasto fino agli
anni Trenta del Novecento, quando è stato trasferito presso l’edificio di Ca’ Vendramin Calergi, presso Palazzo Loredan Vendramin Calergi appunto, dimora storica che presenta un affaccio diretto sul Canal Grande.
Il casinò a Venezia, fin dalle origini, è il luogo dove si sono intrecciate le storie di potenti e popolani. Non sono mancate le feste ed è anche sicuramente il primo luogo dove è stata introdotta la
roulette in Italia, gioco di successo ancora oggi importato dalla Francia al centro di numerose pellicole d’azione e suspense, non poche delle quali ambientate in laguna.
Il palazzo di Ca’ Vendramin Calergi ha ospitato personaggi del calibro del compositore
Richard Wagner e dell’intellettuale bohemienne
Gabriele D’Annunzio, alimentando la fama della città e della sua dedizione all’arte. Un’istituzione che ha dato lustro alla città e alla sua fama nel tempo.
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Ca’ Vendramin Calergi e il suo uso oggi
Una domanda nasce spontanea:
un palazzo così nobile, maestoso e affascinante quale Palazzo Loredan Vendramin Calergi come è vissuto oggi? Per accedere all’ingresso è indispensabile avere un abbigliamento adeguato ed elegante. Il palazzo è sede anche di importanti concerti, tra cui quelli dedicati a Richard Wagner nel corso delle
Giornate Wagneriane, ma è temporaneamente chiuso in quanto casinò in sé.
La facciata è rimasta spettacolare e il suo fascino inalterato nel tempo: se vi trovate a passare per il Canal Grande non potrà mancare una sosta per ammirarla. E gli amanti del casinò?
Una nuova sede è stata aperta a Venezia nel 1999 e si tratta del primo casinò all’americana, diversa da quella più classica di Ca’ Vendramin Calergi.
Si tratta del
Casinò di Ca’ Noghera, non lontano dall’Aeroporto Marco Polo e perfettamente collegato sia a livello nazionale/internazionale sia con Venezia stessa.
La sede è stata organizzata perfettamente nel rispetto delle norme Covid-19, grazie alla gestione ottimale degli spazi e all’utilizzo dei pannelli in plexiglas per separare adeguatamente un giocatore dall’altro.
La storia di Venezia non si ferma, nemmeno durante la pandemia: lo hanno dimostrato la ripresa della Mostra del Cinema e degli altri eventi culturali. Una città efficiente, bella e godereccia, in pieno stile italiano. Un biglietto da visita importante per il Belpaese grazie anche alla storia del suo casinò.
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