non voto perchè non posso votare

Perché non darò il mio voto?


Andrò alle urne, ma scriverò sulla scheda che non posso votare perché non ne ho le capacità di scegliere tra i candidati che mi sono proposti.

Se conoscessi qualche professionista competente e onesto, comunque mi sarebbe difficile stabilire se sarebbe in grado di occupare un seggio e svolgere un programma che fosse il migliore per l'intero Paese, o addirittura per l'intera Europa!

Io, come cittadino qualunque, non posso lasciarmi influenzare da candidati agguerriti, o da ciarlatani pronti a promettere qualsiasi cosa pur di farsi votare.

Ormai sono vecchio e questo giochino l'ho capito da un pezzo.

In una scala da 1 a 100 credo che qualsiasi schieramento politico e qualsiasi governo non sia capace o non abbia la forza di affrontare progetti di miglioramento a medio e lungo termine.

Troppo condizionante il consenso, anche quando sarebbe giusto proporre sacrifici.

Il massimo arco di tempo che un governo può valutare è da oggi alle prossime elezioni.

Io non ho neppure la coscienza pulita per sentirmi di criticare gli altri, perché a mia volta, come cittadino ho fatto i miei pasticci.

Tu no? Mai?

L'ho fatto scaricandomi la coscienza per via di governi inetti o corrotti che mi consentivano di crearmi un alibi di ferro.

Sono stato al gioco.

Ma ora basta!

Vedo i problemi che lasceremo alle prossime generazioni e mi vergogno.

So che con questo sistema democratico non si risolverà nulla e finiremo prima o poi in un baratro.

Sarà perché le società multietniche non funzionano facilmente, sarà per le guerre di religione o lo strapotere delle lobbies e dell'alta finanza e delle multinazionali e degli imperi americani, cinesi, indiani o per quel che pare a voi, ma con queste classi politiche (TUTTE!) non si verrà a capo di nulla.

Poveri sempre più poveri, ricchi sempre più ricchi, inquinamenti sempre più devastanti ed una società che si ubriaca, si droga, ruba, corrompe, consuma tutto il consumabile o semplicemente vive nell'ignoranza, dedicandosi esclusivamente al superfluo, l'effimero, l'apparire al posto dell'essere (vedi alla voce "social"), priva di qualsiasi sensibilità e volontà di partecipare alla rinascita del Paese.

Allora non voto.

Attendo che scoppi il casino, che qualcuno finalmente abbia il coraggio di affermare che la democrazia è stata utilissima per uscire dalla vergogna mostruosa delle dittature, ma che in una società complessa come la nostra non basta più, è ridicola.

Attendo che vengano stabiliti dei principi universali ai quali fare riferimento e vincolarsi, per il bene di tutti.

Attendo che si costituisca una nuova ONU, finalmente capace di intervenire per reprimere qualsiasi conflitto già sul nascere.

Attendo che vengano promosse leggi che obblighino alla chiusura tutte le fabbriche produttrici di armi e macchine da guerra e che venga stabilita una tassa basata sui chilometri di percorrenza delle merci.

Da questa nuova carta dei Diritti e Doveri partirà una equipe di professionisti scelti dal Presidente della Repubblica con un suo staff di super esperti selezionatori.

L'Italia potrebbe essere la prima a fare la svolta e poi la reazione a catena potrà facilmente coinvolgere tutti gli altri paesi.

Da questo nuovo governo, esente dai condizionamenti del consenso popolare e del voto, usciranno le nuove norme e riforme che progressivamente faranno migliorare le condizioni di vita di tutti i cittadini, creando dignitosi lavori, sicurezza, capacità collaborative, sensibilità sociale e via dicendo, fino a scongiurare il declino dell'Uomo a causa degli inquinamenti da noi provocati.

Certo, i ricchi dovranno rinunciare ad un po' di miliardi, ma tanto che se ne fanno?

Mentre i poveri saliranno ad una condizione dignitosa e le nuove forme educative rivolte ai bambini ed ai giovani creeranno una popolazione non più fragile e ignorante e aggressiva come quelle che negli ultimi decenni abbiamo creato.

Tutto ciò non darà più materiale per le sitcom televisive dei talk show politicanti, ma chi se ne frega? Guarderemo qualcosa di più istruttivo.

La politica tornerà ad essere (o sarà per la prima volta) una cosa seria, destinata solo agli esperti e noi parteciperemo solo alle conseguenze positive che da essa nasceranno, smettendo di fare il tifo da stadio, fuori dallo stadio.


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Se tu sei arrivato a leggere fino a qui allora sei già una eccezione e magari potresti anche tu seguire il mio esempio, andando a votare e scrivendo "NON POSSO VOTARE, cambiate sistema".

Oppure, se sei convinto di essere un elettore competente, anche se non approvi i partiti che si candidano, allora mettiti alla prova e vai al quiz TEST ELETTORALE. Non è un vero test, ma solo un esempio del tipo di domande alle quali un cittadino/elettore dovrebbe facilmente sapere rispondere per essere idoneo al voto.

Visto che sostengo l'inadeguatezza del nostro sistema politico, in questi giorni ho avuto la riprova persino da un bravissimo, stimato e sereno professore, segretario di partito, che vorrebbe addirittura estendere il voto ai SEDICENNI!

Già perché un ragazzino di sedici anni è sicuramente affidabile e competente come capacità di scelte politiche, vero?

Ma scherziamo! Fermo restando giovani sedicenni intelligenti e volonterosi, la loro conoscenza dei problemi di gestione politica non può essere matura. Comunque, per tagliare la testa al toro, varrebbe appunto l'idea di un piccolo esame di ammissione al voto, che tutti gli intenzionati ad esprimersi dovrebbero sostenere per avere accesso all'urna. Solo in questo caso anche un sedicenne avrebbe diritto di provarci. E' la cosa più semplice e saggia da fare, non credi?

Nel frattempo, se l'argomento ti interessa, potresti anche approfondire le mie idee leggendo questi studi, in cui sono elencati tutti i difetti del sistema attuale e una bozza della nuova direzione che si dovrebbe a mio avviso intraprendere:

Se ti è piaciuto questo articolo potrebbe interessarti il libro "Cosa ho visto sul pianeta Terra", acquistabile da qui.

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(maggio 2019)