L'importanza del modello sociale
L'attuale società benestante è senza ombra di dubbio in una fase degenerativa.
Da una parte, in piccola misura, abbiamo comunque delle persone che hanno un comportamento encomiabile o comunque accettabile, ma la grande maggioranza degli individui risente terribilmente della cattiva qualità del nostro modello sociale occidentale.
Perchè?
Io identifico principalmente il motivo di questo enorme degrado con lo sviluppo esponenziale del profitto sempre più grande e dell'informazione deformata dai media, oltre naturalmente al problema più grande dato dalla debolissima forma educativa dei giovani.
Infatti oggi, per un neonato, il mondo che lo circonda non è più limitato ai rapporti con genitori, parenti, qualche conoscente e i libri.
I media sono esplosi in tanti canali diversi, che vanno dalla radio, alla TV, cinema, smartphone e web. E in tutto questo mare di informazioni si insinua pesantemente tutto il meccanismo pubblicitario, atto a produrre il più ampio succcesso economico ai pochi che lo gestiscono e ci guadagnano.
Il giovane è da sempre soggetto alla formazione in base a 3 fonti: genitori (e parenti), scuola, società.
Ma in passato i giovani della società conoscevano molto poco, salvo quanto potevano ascoltare dai genitori, leggere sui libri o osservare con piccole esperienze dirette.
Quindi, prima, genitori e scuola erano i due elementi di contatto assolutamente fondamentali per la formazione del giovane. E questo rendeva più facile l'educazione.
Oggi non è più così
Come dicevo è cresciuta enormemente l'informazione sociale, fino a diventare la fonte primaria da cui attingere notizie, stili di vita, mode, esempi di forme di successo personale.
Per questa ragione l'educazione di un giovane oggi è compito gravosissimo.
Già da piccolo il ragazzo o la ragazza, s'intende, è sommerso dal mondo estraneo al suo ristretto ambiente di vita.
Può osservare comportamenti completamente diversi da quelli che vorrebbero fornirgli i genitori e la scuola come modelli da applicare anche alla loro vita.
Per di più già i loro genitori sono spesso traviati dalla moda del momento.
Il problema è che il modello della società che ha maggiore successo si basa sulle debolezze umane (istinto) e quindi è deletereo per il giovane.
Sui social assimila tutti i comportamenti che vanno contro le norme comportamentali oppure è soggetto a stimolazioni commerciali che lo portano a desiderare tutto ciò che gli viene mostrato come prodotto irrinunciabile perché "di moda!".
E' la fiera della vanità e della violenza, intolleranza e ribellione oltre ad una vastissima base di stupidità e ignoranza assoluta, visibile in milioni di video che comunque attraggono perché originali e dissacranti.
Un branco di piccoli agnelli che imparano a diventare volpi (o maiali), restando nel campo animale, visto che solo l'istinto viene sollecitato da tutte queste miserabili stimolazioni.
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Che fare?
E' chiaro, in base a quanto detto, che non si può più incolpare solo i genitori di una cattiva educazione.
Ma anche la scuola è fortemente condizionata dal pessimo modello dell'informazione sociale.
A questo punto, se ci fosse piena consapevolezza di quanto ho appena illustrato, sarebbe la politica a doversene occupare, ponendo dei limiti all'invasione pubblicitaria ed ai social, soprattutto escludendo o limitandone l'uso ai minori e frenando il meccanismo pubblicitario.
Inoltre sarebbe essenziale riportare i genitori ad un concetto educativo che sia fondato su sani principi comportamentali, obbligandoli a seguire appositi corsi formativi.
Il minore dovrebbe da subito essere addestrato a governare i suoi istinti ed a relazionarsi con gli altri in termini di diritti e doveri, di educazione, rispetto, aiuto, collaborazione al posto della competizione, ecc.
Nulla è dovuto al giovane pigro, menefreghista, disordinato, sporco, villano, bugiardo e ignorante.
Ma questa trasformazione sociale è molto difficile da realizzare e probabilmente resterà un'utopia, portando a livelli sempre più vergognosi la nostra società.
L'automazione è entrata da decenni in varie fasi del mondo lavorativo e con enorme successo. Ma si tratta comunque di macchine che nulla hanno a che fare con l'essere umano.
Ma nel prossimo futuro sarà sempre più invasiva l'intelligenza artificiale e la robotica, spinta a livelli di somiglianza sempre maggiore con le sembianze e comportamenti umani.
Questo fenomeno (già osservabile in molti casi) produrrà una progressiva sfiducia nel genere umano che si paragonerà sempre più con la precisione e intelligenza delle macchine umanizzate, verso le quali si sentirà inferiore.
L'Uomo non si sentirà più adatto a compiere alcun lavoro, perché ci saranno sempre di più macchine che lo potranno fare meglio e a minor costo. Mi riferisco, in partenza, ad attività come cameriere, badanti, collaboratrici domestiche, centraliniste, commesse, autisti, tecnici, ecc.
Nessun governo avrà la capacità di bloccare questo sviluppo e le conseguenze negative saranno inevitabili.
E' da questa degenerazione che nascono tutti i problemi di cui soffriamo.
Tutto il resto è solo una inevitabile catastrofica conseguenza!