ETICHETTE ILLEGGIBILI O DI DIFFICILE COMPRENSIONE
Questo è un bel problema!
Quanti prodotti alimentari (ma non solo!) presentano delle etichette che se non hai la lente d'ingrandimento non si leggono?
E quanto è difficile orientarsi nella marea disordinata delle informazioni sull'etichetta!
Guardate questa
etichetta quante informazioni diverse e alla rinfusa presenta.
Ora poi c'è la moda di indicare pure cosa NON contiene un prodotto. Ma se sono già elencate le
sostanze presenti a cosa
serve indicare quelle
assenti??? Si potrebbe dire che non contiene acido solforico, benzina, asfalto,
lumache e tutto quello che ci viene in mente!!!
Come avrebbe dovuto essere composta al meglio questa etichetta?
In alto, prima di tutto e con carattere ben leggibile da tutti, si dovrebbero leggere gli
ingredienti, elencati dal più presente come quantità fino al meno presente.
Come si può vedere dalla foto il carattere degli ingredienti è molto più in piccolo rispetto ad un classico font 10. Diciamo che
non si dovrebbe mai scendere sotto un font 8?
Poi c'è da dire che i
valori nutrizionali potrebbero presentare un elenco più semplice rispetto a quello molto
ingombrante presente nell'etichetta.
Le altre informazioni secondarie potevano seguire verso il basso, lasciando per ultimo il codice a barre.
In questo caso il nome del prodotto e il tipo di prodotto sono presenti sull'altro lato dell'etichetta e sono chiare abbastanza perché
riportano "Calvè" e "Ketchup piccante". Più che sufficiente per capire cosa si sta scegliendo.
Ma in molte altre etichette le cose non vanno così e a volte (spesso!) non si capisce neppure a cosa serva un prodotto,
specialmente nella marea di
detersivi!
Sempre sul problema della leggibilità dobbiamo segnalare l'assurdità di molti
bugiardini
(quei foglietti stampati che specificano la composizione, le caratteristiche terapeutiche e le avvertenze per l'uso del farmaco cui sono annessi),
A parte quelli scritti pure in varie lingue, è chiaro che manca completamente la sensibilità verso chi poi (pure malato)
dovrà cercare qualche informazione sul foglietto.
Oltre ad essere quasi sempre scritto con caratteri troppo piccoli il testo è logorroico, di difficile comprensione per
chi non sia laureato in medicina.
La critica più diffusa è che questi strumenti, rivolti ai consumatori quindi a non specialisti, restino comunque incomprensibili
anche a una lettura attenta e scrupolosa, sia per la tecnicità delle informazioni che offrono, sia per
l'accumulo di notizie in così poco spazio.
La mancata trasmissione di informazioni dovute (non far capire è quasi come non dire), continua a giustificare l'appellativo di "bugiardino".
Ma la cosa più assurda è che sia sulla confezione che sul bugiardino stesso non si legge a chiare lettere
a cosa potrebbe servire il farmaco!
Questo si può considerare l'aspetto più idiota di tutte le cose che vogliamo segnalare perché sicuramente molte persone,
magari non proprio a posto con la testa, chissà quante volte possono sbagliare utilizzando un farmaco estratto dal loro armadietto dei medicinali!
I nomi non aiutano di sicuro quasi mai! E sulle confezioni l'uso che se ne può fare non sta scritto!
In questo secondo esempio assistiamo invece a delle scelte grafiche decisamente inappropriate!
Il testo con la scelta del colore bianco su un fondo di colore arancio chiaro è tra le peggiori scelte che si possano fare!