ESISTE LA COMUNITA' EUROPEA?
Perché 500 milioni di cittadini europei dovrebbero desiderare e sostenere la Comunità Europea?
Ma glielo abbiamo mai chiesto?
(sì, lo abbiamo chiesto ai cittadini della Gran Bretagna...ed abbiamo visto come hanno risposto!)
Quali sono i vantaggi che, con la Comunità, i cittadini si aspettavano di avere?
(Tenendo anche presente che il mantenimento della Comunità costa un sacco di soldi)
1)
Cultura comune? Le culture sono rimaste diverse e la Comunità non è servita allo scopo di unificarle. Le varie nazioni hanno in comune solamente l'appartenenza ad una società di tipo consumistico e sprecone e la difesa del profitto personale.
2)
Protezione della moneta? In Italia i prezzi con l'Euro sono raddoppiati. Le oscillazioni della lira si autoregolavano nel
mercato europeo. Lira forte? Buone importazioni. Lira debole? Buone esportazioni.
3)
Difesa verso la concorrenza degli altri continenti? Non è stato fatto nulla su questo importante fronte che era tra i più attesi dalla comunità, ma che contrastava il principio, sancito dalle multinazionali, della Globalizzazione.
4)
Uniformità di tasse? Non è successo
5)
Uniformità dell'istruzione? Non è successo
6)
Uniformità del costo dei prodotti e servizi? Non è successo
7)
Uniformità delle leggi? Non è successo
8)
Uniformità del sistema bancario? Non è successo
9)
Uniformità della lingua? Non è successo, ma non era neppure auspicabile
10)
Uniformità del sistema pensionistico? Non è successo
11)
Unico parlamento e unico governo? No, sono rimasti quelli nazionali ed in più s'è aggiunto il parlamento europeo e la commissione
12)
Unico esercito? Non è accaduta neppure questa cosa, che era tra le più scontate
13)
Tutte le nazioni europee vi hanno aderito? No, non tutte, anche se alcune sono entrate "standone fuori", come l'Inghilterra! Per poi uscirne nuovamente.
14)
Unica Costituzione? No, non esiste, gli stati membri non l'hanno voluta
L'unica cosa in comune è dunque la moneta, il denaro, i soldi, che però non hanno lo stesso valore nelle varie regioni della Comunità
perché i salari, le tasse e il costo della vita sono diversi.
Hanno in comune che ovunque i soldi si chiamano "euro", anche se lo scriviamo e pronunciamo in vari modi.
I fondatori sono partiti dal basso, il denaro, per unificare, anziché partire dai principi, cioè da una Costituzione unica, uguale in
tutto il continente. La Costituzione non interessava, il denaro sì! E lì si sono fermati.
Ogni stato cerca di partecipare all'unione per trarne vantaggi o difendere i propri privilegi.
Tutti pronti a far valere i propri diritti, ma nessuno a ricambiare coi propri doveri. Noi in Italia siamo anche riusciti a
dimenticarci di far valere i nostri diritti, in molte occasioni.
La solita storia. Poi non dimentichiamoci che non siamo ancora riusciti ad unire realmente neppure l'Italia!
(e non siamo il solo Paese che ha questo problema).
Ma allora che fare?
Tornare indietro non è neppure previsto, anche se penso che si potrebbe fare, ma non è detto che sarebbe meglio al giorno d'oggi.
Abbiamo buttato via 20 anni, come al solito. Tante chiacchiere, riunioni, congressi, libri. Molti ci hanno guadagnato con la Comunità,
gli aiuti, ecc. Ma non 500 milioni di cittadini.
Chi sono i responsabili del fallimento?
In politica NON esistono responsabili! E' la prima cosa che si dovrebbe insegnare a scuola.
Andare avanti così porterà a situazioni conflittuali sempre peggiori, perché l'era consumistica pura e semplice è finita, quindi la
crescita è vera utopia oltre che una sciagura e la concorrenza degli altri continenti sarà sempre più agguerrita.
L'impero Europeo è finito. A questo si deve dolorosamente aggiungere che è in corso una pesante invasione di extra-comunitari,
che non hanno alcuna sensibilità e attaccamento storico al nostro continente, spesso non aderiscono alla stessa religione,
hanno usi e costumi totalmente diversi dai nostri e sono storicamente come mentalità indietro di 500 anni rispetto al nostro Rinascimento.
Ci vorrà ancora del tempo per rendersene conto (non molto), ma non abbiamo più risorse. Ci si dovrà accontentare sempre di
meno e confondere sempre di più da minacciosi stranieri, che prima o poi vorranno prendere il comando.
Perdere il proprio benessere è più drammatico che nascere e morire poveri.
Ci si dovrà arrangiare, come s'è fatto dopo ogni guerra persa. E questa l'abbiamo persa. Per colpa nostra, non dei nostri nemici,
perché non dimentichiamo che partiti e uomini politici li abbiamo voluti noi cittadini.
L'argomento viene trattato in modo più ampio nelle pagine della
Riforma politica globale
Autore: Enrico Riccardo Spelta
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