Interrogativi e riflessioni sui vari tipi di relazione di coppia
Di che coppia sei?
Due persone adulte legate sentimentalmente possono assumere differenti comportamenti nel rapporto che li unisce.
Figurativamente mi immagino questi tipi di legami:
- Coppia in cordata
- Coppia al tiro alla fune
- coppia senza corda
- Coppia a braccetto
Sono atteggiamenti completamente diversi tra loro e che producono nel tempo diverse reazioni.
Analizziamole in dettaglio.
COPPIA IN CORDATA (relazione SUBORDINATA)
E' il caso in cui uno dei due partner tira l'altro, ovvero è solo lui che guadagna, che ha le idee, che sceglie, che decide, che giudica,
che progredisce, che esprime i suoi sentimenti e le sue emozioni e via dicendo, in misura più o
meno forte rispetto all'altro partner e su più o meno ampi fronti.
Il partner passivo è spesso solidale in questi casi, si lascia benevolmente trascinare. Anche quando non sarebbe d'accordo, accetta
ugualmente le decisioni dell'altro senza discutere, per il quieto vivere o per fiducia totale.
Questo comportamento porta a due possibili instabilità. La prima è data dal fatto che ad un certo punto il partner trainante si stanchi,
perda interesse, si annoi del comportamento passivo dell'altro partner; si senta solo, insomma.
Gli stimoli sentimentali si sopiscono e inizia a percepire forti interessi per altre persone. Fino a mollare la corda e lo stesso partner
che c'era attaccato! L'altra instabilità è data dalla possibilità che il partner trainato si ribelli e voglia trovare un rapporto più alla
pari col suo livello intellettuale.
Come accennavo, però, c'è anche il caso in cui una coppia di questo tipo possa andare avanti benissimo perché ognuno soddisfatto del
proprio ruolo. Il trainante si sente appagato dalla sua "superiorità", dalla responsabilità della guida mentre all'altro va benissimo avere
un forte appoggio, un porto sicuro su cui contare sempre.
Era forse il tipo di relazione più frequente nella vecchia società pre-sessantotto. L'emancipazione femminile ha fatto si che la donna
senta molto di più la sua individualità e la voglia esprimere con pari dignità rispetto all'uomo capofamiglia indiscusso. A questo si
aggiunga il maggiore livello culturale femminile, a cui prima era negato l'accesso a studi avanzati.
COPPIA COL TIRO ALLA FUNE (relazione COMPETITIVA)
Qui i due partner hanno ancora una corda che li unisce, ma questa volta la usano per tirare l'altro dalla loro parte, ovvero in contrapposizione.
Ogni argomento è valido spunto per opporsi, per aprire una discussione, per manifestare il proprio disappunto, per rispondere con
arroganza, per litigare anche su un non nulla.
Alla base c'è la necessità da parte di uno dei due di sottomettere l'altro per dimostrare a sè stesso di essere, se non superiore, quanto
meno alla pari col proprio partner, oppure c'è la necessità di non potere dare ragione all'avversario per non subirne lo smacco. A volte il
senso di inferiorità può essere presente in entrambi i partner, e questo rende la cosa ancora più complicata e intollerabile.
Il rapporto è decisamente conflittuale, visto che la competizione comporta un vincente ed un perdente, ovvero è di tipo agonistico e il
perdente non accetta mai la sua sconfitta ed è pronto a vendicarsi appena possibile per il torto subìto. Come minimo tenendogli il muso per
ore o giorni interi, ovvero col rifiuto dell'altro.
A volte il vincente non vince per prepotenza, ma per competenza maggiore rispetto il partner. In questi casi lui è in buona fede, sa di
intendersene di più su un certo tema o di avere avuto un'idea migliore ed è ovvio che porti validi argomenti nella discussione. Ma questi
argomenti non sono accettabili dall'altro partner che soffre di complessi e vuole/deve spuntarla a tutti i costi.
E' ovvio che il più preparato non può dare ragione all'altro, mollando la sua tesi, tanto per calmare le acque. Sarebbe un insulto, una
ipocrisia a cui non si può piegare. E' il caso del
fagocitatore suo malgrado.
Il legame è pesante. Spesso si ripercuote anche nei rapporti coi figli. Uno fa un rimprovero al figlio e l'altro ne prende le difese.
Niente di più deleterio nell'educazione! Poi sarà lo stesso figlio ad agire allo stesso modo,
arrivando a compatire o insultare il genitore più debole.
(pubblicita' ads A3)
COPPIA APERTA (relazione INDIPENDENTE)
In questo caso la corda non esiste proprio!
E' la coppia che ha deciso (o imposto unilateralmente) di vivere la propria relazione con grandi spazi di libertà e autonomia.
Sono le coppie che vivono in due città diverse e periodicamente si incontrano, oppure quelle che, pur vivendo sotto lo stesso tetto,
sono spesso in viaggio (ma non insieme) oppure che hanno molti interessi fuori casa.
Praticamente percorrono due sentieri diversi, che ogni tanto s'incrociano. Stanno bene insieme per poche ore o giorni perché
sanno di poter fuggire in qualsiasi momento, con una scusa qualsiasi o per necessità.
Non vivendo insieme la maggior parte del tempo è chiaro che quando s'incontrano hanno arretrati di affettuosità ed erotismo
da smaltire o tante cose da raccontarsi e perciò poco tempo avanza per fare emergere i problemi o i conflitti personali.
Prima ancora che qualcosa li divida...sono già divisi per impegni diversi.
Più è frequente e/o prolungata la loro separazione, più sarà superficiale e inaffidabile la loro relazione,
ma priva di litigi, contrasti, malumori, ecc.
Questa scelta va bene a chi non vuole assumersi responsabilità verso il partner o a chi si vuole tenere aperta
la porta dell'alternativa, cioè del tradimento, lontano dagli occhi dell'altro. Ma soprattutto a chi non ama e non conosce passione.
Coppie fredde, stressate dai loro infiniti effimeri impegni, egoiste al massimo, incapaci di fare qualsiasi compromesso e
poco o nulla coinvolte nella vita e nei problemi del partner, verso il quale non c'è un grande interesse.
Oggi questo stile di vita di coppia va molto di moda, è lo specchio della nostra società effimera e individualista.
Coppia a braccetto (relazione COLLABORATIVA)
Finalmente siamo arrivati alla coppia perfetta!
Qui la corda è simbolica e ne rappresenta l'unione. I due viaggiano sotto braccio, affiancati, alla pari.
Le ignoranze/debolezze di uno sono compensate dall'altro o accettate da tutti e due serenamente.
Le buone idee del primo sono sposate dal secondo e viceversa.
Le avversità vengono affrontate insieme, nel tentativo positivo di superarle facilmente.
Nessuno dei due si ritiene superiore all'altro, ma semplicemente diverso.
La loro individualità non è compromessa, anzi, viene rafforzata dal piacere di sentirsi aiutati e con il compiacimento delle proprie
capacità di ricambiare il sostegno all'altro.
Il loro contributo è complementare e ciò rafforza sempre di più la coppia.
Sono due menti in collaborazione tra loro. Le diversità vengono analizzate e smussate, giungendo a volte al
compromesso, a volte all'adozione della soluzione migliore prospettata da uno dei due partner, non importa quale.
Tra loro non contano le vittorie e le sconfitte, non ne hanno bisogno perché sono in pace ed equilibrio con loro stessi. E sanno ascoltare!
Conoscono i loro pregi e i loro difetti, sono consapevoli delle personali debolezze e contano sulle loro forze e su quelle dell'altro.
Con questo atteggiamento è facile che l'amore raggiunga il massimo livello, perché non ci sono ostacoli a turbarne la crescita o il mantenimento.
Naturalmente ci sono coppie che passano da un tipo di relazione all'altro.
A volte, ad esempio, c'è unione collaborativa e altre volte, per fatti esterni alla coppia, si scivola nel rapporto conflittuale.
Ciò che fa testo in ogni caso è il peso degli atteggiamenti negativi
che provocano instabilità e insoddisfazione, fino al rischio di rottura definitiva.
Allora poco importa che una coppia siano normalmente collaborativa, se di fronte ad un imprevisto qualsiasi si scatena una reazione
violenta che lascia il segno!
E TU DI CHE COPPIA SEI?
Autore: Enrico Riccardo Spelta
(2013)
Se ti è piaciuto questo articolo potrebbe interessarti il libro "
Cosa ho visto sul pianeta Terra", acquistabile da
qui.