Astrologia, commenti e critiche
"Crepi l'astrologo!"
...è un modo di dire che si può applicare a chiunque faccia previsioni nefaste
per il futuro, ma che è inutile applicare agli astrologi di professione,
perché tanto a mio avviso le loro profezie sono del tutto campate in aria, quindi neppure nefaste.
Un bel gruppo di scienziati (mi pare circa 180) hanno firmato un
cartello anni fa in cui sostenevano l'assoluta inattendibilità e
infondatezza dell'astrologia. Ma la gente continua a leggere gli
oroscopi, a parlare di zodiaco e ascendenti e discutere su unioni favorite o no dai rispettivi segni.
Perché l'astrologia abbia ancora così tanto seguito è presto detto: la
gente non ci crede (dice), ma ne resta sempre incuriosita e affascinata,
perché le conclusioni che trae l'analisi astrologica sono talmente
frequenti e applicabili ad un sacco di gente, che diventa facile convincersene.
Se io vi dicessi che oggi avrete qualche contrarietà, ma che con la vostra
pazienza tutto si risolverà per il meglio, chi potrebbe escluderlo?
Capitano a tutti e tutti i giorni "piccole contrarietà", no?
Anche l'impronta caratteriale derivante dalla nascita e dal proprio
segno pesca nello "statisticamente probabile". Vengono elencate una
serie di caratteristiche tra le quali in almeno qualcuna chiunque si
potrebbe identificare. Non voglio dire che l'astrologia sia come la
fede, ma il processo di adesione assomiglia molto.
Bisogna non essere esigenti in termini di prove scientifiche, altrimenti
crolla tutta l'impalcatura. L'astrologia si occupa -per quel che ne so-
di due cose diverse: il carattere che un individuo avrà in base
all'anno, giorno, ora e luogo della propria nascita e la predizione degli eventi futuri.
La cosa straordinaria è l'inspiegabilità dell'imprinting alla nascita.
Basterebbe partorire un'ora prima o dopo ed ecco che nostro figlio ne
sarebbe marchiato a vita in un modo diverso, in base alla costellazione
presente al nostro est in quel preciso momento!
E' una vita che mi domando cosa diavolo possa agire così fortemente sul nostro DNA,
proprio nell'attimo della nascita. Dovrebbe sprigionarsi una forza molto
precisa, come un laser che vada (sempre solo in quell'istante) a
modificare la struttura delle nostre cellule.
Vi dirò che sarei stato molto più favorevole a credere la storia se l'astrologia
ponesse quell'attimo di influenza al momento della fecondazione e non
della nascita (che è in ritardo di nove mesi rispetto alla composizione
dei geni). Ma resterebbe comunque inspiegabile quale possa essere la
forza che arrivi da stelle così distanti da noi e di cui non siamo in grado di misurare alcuna influenza.
Ma si sa, alcuni sostengono che se ci influenza la Luna, potrebbe
influenzarci anche una stella lontana. Per gli scienziati le cose non
stanno così, ma fa niente. Un altro aspetto strano è che questa
influenza si ripercuoterebbe sul nostro futuro carattere.
La scienza non è ancora in grado, malgrado secoli di studi, di stabilire quanto si
nasca con un certo carattere e quanto invece il nostro carattere si formi a partire dai primi giorni di vita.
Ma per gli astrologi, invece, tutto si compie miracolosamente in quel
famoso istante. Inutile chiedere le prove, ovviamente. A loro non servono, ci credono e basta.
L'astrologia è pratica antichissima e il perché lo si comprende
facilmente, pensando che chi vive nel terrore, come i nostri avi, doveva
per forza cercare di farsi una ragione di ogni cosa che gli capitasse ed
essendo totalmente ignoranti, andava a caccia di concomitanze per cercare di evitare rischi futuri.
Sarebbe come dire, per fare un esempio, che se io vedessi una persona
che distrattamente passa sotto una scala e poi, altrettanto
distrattamente, finisce sotto un'automobile, ne trarrei la conclusione che passare sotto le scale porta male.
Naturalmente non mi prenderei mai la briga di provare a farci passare un
milione di persone per vedere quanto sia vera la mia teoria. Se in altri
casi passando sotto una scala non succedesse nulla, farei finta di
niente o concluderei pensando d'essere stato semplicemente fortunato.
Oppure, ancor meglio, cercherei di capire quale concomitanza positiva si sia opposta
efficacemente a quella negativa del passare sotto la scala. In
conclusione, se voglio cascare in piedi per difendere una credenza...ho
mille modi per farlo, salvo quello di usare il buonsenso e le indiscutibili prove scientifiche.
Autore: Enrico Riccardo Spelta
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