collaborare e non competere

Salviamo la società


Lo stile di vita sbagliato

La COMPETIZIONE divide.

La COLLABORAZIONE unisce.

Cosa insegna questa società?

A COMPETERE!

Competere nel guadagno, nel successo sociale, negli sport agonistici (che sviluppano violenza).

Perché questa scelta?

Perché innescando la competizione si è dato il via ad un processo di accumulo e consumo che produce un fortissimo INCREMENTO DELLE VENDITE!

Ecco chi spinge la società verso la sua rovina!

Poche individui affamati di guadagni e di successo che ci hanno portato a diventare CONSUMATORI idioti e irresponsabili, anziché, con il progresso culturale prodotto da poche persone, dare ascolto alle menti più sagge e disinteressate.

Branchi di pecore affamate di prodotti da comprare e buttare. Il trionfo di Amazon!

Risultato finale: montagne di scarti di automobili, vestiti, scarpe, mobili, elettrodomestici, ecc.

Inquinamento globale.

Ma la gente in questa società non è più felice?

Assolutamente no, perché la spinta all'acquisto ed al successo è infinita. Non basta mai ciò che si ha e ciò che si è. C'è sempre qualcuno davanti a noi, più ricco, più forte, più bello, più furbo.

Si può dare il via ad un cambiamento?

E' molto difficile!

Se per miracolo queste critiche venissero accettate da tutta la popolazione si darebbe il via ad un crollo dei "consumi", ed il risultato sarebbe il fallimento di molte imprese con conseguente licenziamento del personale.

Tornare ad un comportamento più saggio e rispettoso delle risorse limitate che abbiamo ci rovinerebbe del tutto!

Allora non c'è soluzione, tanto vale andare avanti per questa strada, chiudendo gli occhi?

L'unica via percorribile sarebbe quella di dirottare i consumi verso tutte quelle popolazioni che non hanno soldi per comprarsi un altro paio di scarpe di cui non hanno bisogno, ma che invece non hanno neppure da dare da mangiare ai propri figli.

Con una coordinata azione di investimento e sostegno ai paesi poveri si creerebbe la domanda di beni essenziali e si potrebbe riequilibrare il mondo del lavoro. Meno lavoro, ma per tutti e molto più utile, insomma.

Si otterrebbero risultati eccezionali! Si sconfiggerebbe l'assurda povertà creando benessere.

Si ridurrebbero al minimo gli sprechi, con conseguente miglioramento del fattore inquinante mondiale.

Ogni individuo imparerebbe ad aiutare maggiormente gli altri in difficoltà.

Questo processo creerebbe una sana auto-gratificazione, che sostituirebbe l'accanita competitività oggi dominante e che crea depressione.

Per attuare tale progetto tutte le forze politiche di vari paesi ricchi dovrebbero agire di comune accordo, ma anche la politica è un disastro mondiale!

Inoltre si dovrebbero cambiare i metodi educativi, da cui partono tutte le problematiche sociali. Lo studio dovrebbe educare i giovani alla convivenzaz, alla collaborazione, allo spirito di gruppo, insomma. E senza un modello sociale di tipo consumistico, come l'attuale, sarebbe più facile raggiungere questi risultati, ottenendo adulti molto più sani mentalmente.

E pensare che queste scelte porterebbero anche al crollo delle immigrazioni, riequilibrando la densità delle popolazioni più ricche e più densamente abitate e sconfiggendo quei viaggi drammatici che producono migliaia di morti e che portano persone senza alcuna capacità lavorativa a svolgere attività illecite nei nostri Paesi.

Autore: Enrico Riccardo Spelta

(giugno 2023)

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