Susan Sarandon biografia
Storia di Susan Sarandon
Susan Sarandon, (Susan Abigail Tomalin ), nasce a New York il 4 ottobre 1946.
Riceve una rigida educazione che incanala il carattere vivace e rivoluzionario in predisposizione all'impegno politico in prima persona.
Dopo il liceo, nel 1964, si iscrive alla Catholic University of
America Drama School, che frequenta per quattro anni e dove incontra
il suo futuro marito, Chris Sarandon, che sposerà nel ’67.
Nel 1970 Susan Sarandon debutta nel film violento di John G.Avildsen
“Joe – La guerra del cittadino Joe”, in cui interpreta una ragazza che viene uccisa dal padre.
L'anno dopo conosce Monicelli che la vuole nel cast de “La
mortadella” a fianco di una Sophia Loren all’apice della sua carriera.
Negli anni seguenti Susan Sarandon si cimenta in pellicole minori,
che le servono da gavetta, come “Lovin’ Molly” (1974) di Sidney
Lumet, “Prima pagina”, del regista famoso Billy Wilder con Jack
Lemmon e Walter Matthau, “Il temerario” (1975) di George Roy Hill,
con un brillante Robert Redford, “The Rocky Horror Picture Show”, di
Jim Sharman dove è una casta fidanzatina.
Legata da una relazione sentimentale con il regista Louis Malle,
questo la dirige nello scandaloso “Pretty Baby” (1978) e “Atlantic City U.S.A.”.
Nel 1983 è accanto a Catherine Deneuve nell’horror “Miriam si
sveglia a mezzanotte”, di Tony Scott, per poi approdare in Italia
dove prende parte a “Io e il Duce” (1985), nel ruolo di Edda
Mussolini, con
Anthony Hopkins. In Italia Susan Sarandon incontra il regista
Franco Amurri con cui avrà una storia d’amore ed una figlia, Eva
Amurri, anche lei futura attrice.
Duttile e dotata di molto talento, Susan Sarandon può interpretare
personaggi vari,anche se eccelle nel ruolo di donne turbate ma
intelligenti, introspettive e rivoluzionarie.
Sarà perfino una strega, quella de “Le streghe di Eastwick” (1987),
di George Miller, con
Jack Nicholson.
Sembra che il set sia fatale per il cuore di Susan, quando recita in
“Bull Durham – Un gioco a tre mani” (1988), incontra Tim
Robbins, padre di altri due suoi figli: Jack Henry e Miles Guthrie Robbins.
Gli anni novanta, vedono la sempre bella, ma non più giovanissima
stella impegnata in film importanti, come “Calda emozione” (1990),
il premiato “Thelma & Louise” (1991) a fianco di Geena Davis e diretto da Ridley Scott.
Nel 1992 partecipa a “Lo spacciatore” di Paul Schrader e al politico
“Bob Roberts”, del marito Tim Robbins.
Durante la cerimonia per la consegna degli Oscar, partecipa alla
manifestazione in favore di alcune minoranze etniche in America e le
sarà impedito di presenziare alle serate ufficiali.
Ma le polemiche non fermano il suo successo: l'anno dopo interpreta
è l’agguerrita avvocatessa de “Il cliente”, per cui riceverà anche
un BAFTA, seguito da “Dead Man Walking – Condannato a morte”, di Tim
Robbins nel ruolo di Helen Prejean, si aggiudica finalmente il tanto
desiderato e meritato, Oscar come Migliore Attrice Protagonista.
Il pubblico dei suoi fan la applaude in “Nemicheamiche” (1998) con
Jiulia Roberts,
diretta da John Turturro in “Illuminata” (1998).
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Il lavoro, per Susan Sarandon, non diminuisce negli anni duemila,
anche se le capitano alcuni film un poco commerciali, come lo
stravagante musical “Romance & Cigarettes” (2004), “Alfie” (2004)
con
Jude Law e
Marisa Tomei; “Un amore sotto l’albero” (2004), di e con Chazz
Palminteri; “Shall We Dance” (2004) con
Richard Gere e
Jennifer Lopez;
“Elizabethtown” (2005), con
Orlando Bloom e
Kirsten Dunst; “Le verità negate” (2006); “Nella valle di Elah”
(2007), con Tommy Lee Jones; “Leaves of Grass” (2008), con Edward
Norton e “Speed Racer” (2008) dei fratelli Wachowski.
Nonostante il molto lavoro ed il peso di una famiglia complessa, Susan Sarandon continua nell’attivismo politico e nell’impegno
umanitario, collaborando con Amnesty International ed Unicef nella lotta contro il razzismo ancora dilagante.