Stefania Sandrelli biografia
Storia di Stefania Sandrelli
Stefania Sandrelli, vincitrice a 15 anni d’un concorso di
bellezza, fattasi notare grazie ad un servizio fotografico
realizzato sulla spiaggia della sua città, esordisce in cinema nel
1961 con una particina ne “Il federale” di Luciano Salce,
proseguendo con “Divorzio all’italiana” a fianco di Marcello Mastroianni.
Inizia così la prima fase della carriera, nella quale, Stefania
Sandrelli, ripete su per già lo stesso personaggio di ragazza
sospesa fra ingenuità e malizia in “Sedotta e abbandonata” del 1964
di Pietro Germi, e poi l'anno dopo in “Io la conoscevo bene” di
Antonio Pietrangeli.
Intanto ha sposato Gino Paoli dal quale ha la figlia Amanda, nata nel 1964.
La carriera della Stefania Sandrelli prosegue nell'interpretazione
di ruoli che le sono congeniali per registi famosi come
“L’immorale”, nel 1967, di Pietro Germi, “L’amante di Gramigna” di
Carlo Lizzani , “Il conformista” nel 1970 di Bernardo Bertolucci,
“C’eravamo tanto amati” nel 1974 di Ettore Scola e “La
terrazza” nel 1979, tutti film un poco pesanti: psicologici edintimisti.
Per non farsi imprigionare da suo personaggio, Stefania Sandrelli
accetta il ruolo di protagonista, offertole da Tinto Brass, nel film
erotico “La chiave”, che nel 1983 ha un'enorme risonanza,
procurandole una nuova popolarità, da lei sfruttata prima,
insistendo spregiudicatamente sulle medesime tematiche “Una donna
allo specchio” nel 1984 di P. Quaregna, “L’attenzione” nel 1985, di
Giovanni Soldati, poi proponendosi in ruoli diversi ma ugualmente
indovinati come l’amante di “Speriamo che sia femmina” nel 1986, di
Monicelli, la moglie onnipresente de “La famiglia” nel 1987 con
Vittorio Gassman, di Scola e quella dolcissima di “Mignon è partita
nel 1988, di Francesca Archibugi.
Gli spettatori hanno occasione di applaudirla in "Ninfa plebea"
(1996), diretta da Lina Wertmà¼ller, "Io ballo da sola" (1996)di
Bernardo Bertolucci, "Renzo e Lucia" (2004)di Francesca
Archibugi, "La cena" (1998) di Ettore Scola e "Gente di Roma"
(2003), per il quale vince il Nastro d'Argento come miglior attrice non protagonista).
E' la diva popolare, e per la critica è il capolavoro umano.
Meritatamente, per la leggerezza con la quale ha attraversato questi
anni di cinema italiano, si è guadagnata quindi il Leone d'Oro alla
carriera nel 2005 e il Nastro d'argento onorario nel 2006.
Professionalmente ineccepibile, intuitiva, sensibile e duttile
interprete, Stefania Sandrelli, interpreta numerose pellicole
all'altezza della sua notorietà e, giunta negli anni di una
splendida maturità, da vita a ruoli di successo in "La Cena" di
Ettore Scola nel 1998, "L'ultimo bacio" di Gabriele Muccino nel 2001
con
Stefano Accorsi
e "L'amore probabilmente" nel 2001 di Giuseppe
Bertolucci, "Hijos - Figli" e "La vita come viene" a fianco di un
ottimo
Alessandro Haber.
Nel luglio del 2002 l'attrice riceve il Diamond Award al Taormina BNL Film Festival.
Stefania Sandrelli non ha trascurato la Tv che l'ha proposta sul
piccolo schermo in lavori importanti come "Lulù" (1980), "I
racconti del maresciallo" (1984), "Come stanno bene insieme" (1989),
"Il bello delle donne", sino alla famosa serie "Il Maresciallo Rocca", prima, seconda e terza edizione.