Robin Williams biografia
Storia di Robin Williams
Robin Williams nasce a Chicago il 21 luglio 1952, figlio di un dirigente della Ford dimostra, fin da bambino un
grande talento per le imitazioni e per i giochi di parole.
A sedici anni si trasferisce a San Francisco e dopo il diploma alla Redwood High School in California, entra nel Claremont Men's College
per laurearsi in Scienze Politiche.
Al College è un eccellente giocatore di calcio che sogna il teatro e, dopo pochi mesi si trasferisce prima a San Francisco al Marin
College e poi a New York a studiare recitazione con John Houseman alla Juliard School.
Presto si esibisce come cabarettista nel personaggio del pasticcione nella divertente serie tv "Happy Days" seguita dalla serie
"Mork&Mindy" (scritta apposta per lui) è un alieno che riscuote enormi consensi e che vince tanti Golden Globe come miglior attore in una serie comica.
La serie tv "Mork&Mindy" inizia nel 1978, lo stesso anno in cui Robin sposa la ballerina Valerie Velardi, che gli dà il suo primo figlio,
Zachary e con la quale rimane legato per circa dieci anni.
Sono anni dei primi grandi successi, ma difficili per Robin Williams, per l'incubo della droga che lo perseguita fino alla morte del suo
caro amico John Belushi, una tragedia che lo sconvolge così profondamente da dargli la forza di uscire dal tunnel della tossicodipendenza.
Intanto, nel 1980, Robin debutta sul grande schermo nel ruolo di Braccio di Ferro nel film "Popeye" di Robert Altman e poi, due anni dopo,
dà vita ad un bizzarro personaggio nel film "Il mondo secondo Garp" di George Roy Hill.
Da allora Robin William è un lavoratore indefesso alla conquista di ruoli sempre più adatti alla sua bravura ed al suo carattere
originale: affianca Walter Matthau nel satirico "Come ti ammazzo un killer", di Ritchie e poi si cala nei panni di una serie di personaggi
candidi e sognatori interpretando "Mosca a New York" (1984) di Mazursky, "Tempi migliori"(1986) di Spottiswoode e "Club Paradise" (1986) di Ramis.
"Good Morning Vietnam" di Levinson, nel 1987 gli vale una meritata candidatura all'Oscar, come il suo personaggio più significativo,
il professor Keating nel commovente "L'attimo fuggente" di Weir. Nello stesso anno, Williams, divorziato dalla prima moglie, si sposa con
la sua assistente personale Marsha Garces, che gli darà altri due figli: Zelda e Cody.
Negli anni '90 Robin William diventa una stella di prima grandezza, dopo "Risvegli "(1990) di Penny Marshall, arriva un altro Golden Globe
per il suo ruolo ne "La leggenda del Re Pescatore" (1991)
di Terry Gilliam, ovviamente accompagnata dalla nomination all'Oscar; presta la voce al "Genio di
Aladdin" (1992), ricevendo un Golden Globe speciale, poi con la divertente commedia "Mrs. Doubtfire – Mammo per sempre" (1993) di Chris
Columbus ottiene il quinto Golden Globe.
Il divertente remake del nostro Ugo Tognazzi ne "Il vizietto" (Piume di struzzo, 1996), in "Will Hunting – Genio ribelle" (1997) di Gus Van Sant gli da finalmente l'agognato Oscar.
Preoccupato di restare legato allo stereotipo dell'attore commovente e melodrammatico, Robin Williams ha dato una sterzata alla sua
carriera interpretando personaggi negativi nelle pellicole del nuovo millennio recitando per registi del calibro di Woody Allen,
Christopher Nolan, Danny DeVito, Chazz Palminteri.
La storia di Robin Williams è un continuo alternarsi fra poesia e gag, dalla quale ultimamente emerge anche una certa anima nera,
sentimentale e divertente. E' un po' il pagliaccio ribelle di Hollywood.
Muore l'11 agosto 2014 a Tiburon.