Leonardo DiCaprio biografia
Storia di Leonardo Dicaprio
Leonardo DiCaprio è nato a Hollywood, California, l'11 novembre 1974.
Figlio di un editore di fumetti underground di origine italiana e di una casalinga tedesca, fu cresciuto dalla nonna a Echo Park, un quartiere "difficile"di Los Angeles, perché i suoi genitori divorziarono a un anno dalla sua nascita.
Affascinato dalle telecamere e con un viso d'angelo, a cinque anni appare nel suo show televisivo preferito, "Romper Room" e, a dieci
anni, ha giù un agente che gli procura delle scritture per spot commerciali e per pellicole educative del programma televisivo
"Mickey's Safety Club".
Intanto frequenta uno dopo l'altro parecchi corsi di recitazione, senza allontanarsi da Los Angeles e lavorando contemporaneamente per la
tv in telefilm e soap operas.
Il vero debutto cinematografico di Leonardo DiCaprio avviene nel 1991 con il film horror "Critters 3".
Il risultato come attore cinematografico è deludente e DiCaprio torna alla TV dove si cimentato in ruoli diversi nella serie "Growing
Pains" (Genitori in blue jeans) dove è Luke, il ragazzo senza dimora.
Nonostante tutta la buona volontà, le pellicole cui prende parte si rivelano flop clamorosi, ma interpreta il ruolo del giovane ritardato
Arnie ne "Buon compleanno, Mr. Grape" (1993) con
Johnny Depp meritandosi una nomination all'Oscar e al Golden Globe come miglior attore non protagonista.
Dello stesso anno è "Voglia di ricominciare" dov'è un anomalo adolescente, solitario e ipersensibile con Robert De Niro che gli insegnerà
il Metodo dell'Actor's Studios, facendogli passare ben tre settimane in compagnia di Tobias Wolff, autore del romanzo nonché alter ego del
personaggio che doveva interpretare.
Allo stesso modo impegnativo Leonardo DiCaprio affronta tanti ruoli interpretati nei film che, secondo la sua abitudine, sceglie di
recitare in base al cast ed ad altri suoi personali parametri.
Recita in "Pronti a morire" (1995) accanto a Gene Hackman e Sharon Stone, ne "La stanza di Marvin"(1996) con De Niro, "Romeo + Giulietta "di William Shakespeare (1996) con Meryl Streep per il quale ruolo di Romeo vincerà l'Orso d'Argento al Festival di Berlino come miglior
attore.
Il grande successo arriva con il film catastrofico"Titanic" (1997) di James Cameron, dove Leonardo DiCaprio interpreta il ruolo del pittore sfacciato e squattrinato di Jack Dawson, che farà di Leonardo l'idolo di tutti i teen-agers, facendo nascere la Di Caprio mania.
A questo punto DiCaprio può scegliere trame e registi a suo piacere e con Woody Allen recita nel sottovalutato "Celebrità" (1998) con
Kenneth Branagh, dove fa addirittura il verso a se stesso e al suo mito di attore scalcinato e scavezzacollo.
Con Gérard Depardieu e John Malkovich lavora ne "La maschera di ferro" (1998) raccogliendo più critiche che lodi, così come per "The
Beach" (2000), dove si assicura il titolo di peggior attore.
Intanto fra Leonardo DiCaprio scoppia un specie di guerra: Leonardo ed i suoi amici sono protagonisti di bravate che sollevano scandalo
nell'ambiente del cinema, facendo ritirare le proposte che vari registi avevano già avanzato all'attore.
Il fidanzamento con la Bundchen, mette tranquillo lo scavezzacollo che accetta il ruolo da protagonista nel film di Steven Spielberg
"Prova a prendermi" (2001) con
Tom Hanks e Christopher Walken, con una nuova candidatura
ai Golden Globe.
Il regista Martin Scorsese lo dirige in "Gangs of New York" (2002) con
Cameron Diaz e
Daniel Day-Lewis e lo rivorrà anche nel biografico film sul produttore cinematografico Howard Hughes "The Aviator" (2004), premiato con
una nomination all'Oscar e ai BAFTA come miglior attore protagonista e i Golden Globe e l'MTV Movie Award nella stessa categoria.
Sembra che l'accoppiata DiCaprio e Scorzese sia indovinata, tanto che produce altri bei film come "Il bene e il mal" (2006) con
Jack Nicholson e "Shutter Island" (2009) con Max von Sydow, lavori che fanno
collezione di premi.
"Blood Diamond"(2006), porterà una nuova candidatura all'Oscar per Leonardo DiCaprio che lavorerà in "Body of Lies" (2008) di Ridley
Scott.