Demi Moore biografia
Storia di Demi Moore
Demi Moore, (Demetria Gene Guynes) attrice americana è nata a Roswell, la cittadina del New
Mexico divenuta celebre per le sue leggendarie storie legate all'Ufologia, l'11 novembre 1962.
Dopo una infanzia triste e vagabonda al seguito del patrigno Danny Guynes, inizialmente venditore di spazi pubblicitari per giornali, ma
presto, preda dell'alcool e del vizio del gioco, cambia ben quaranta diversi lavori che puntualmente perde, fino al suicidio, quando Demi,
che lo crede suo padre ha 15 anni.
Demi, che già da bambina sogna di diventare attrice, lascia la scuola a sedici anni e si mette alla ricerca di piccoli lavoretti, fino a
quando, incoraggiata da una amica che sarebbe diventata Nastassja Kinski, si iscrive alla Fairfax High School di Hollywood, un istituto
dove studia recitazione, mentre, sfruttando la sua straordinaria bellezza fa la pin-up.
Demi Moore viene presto notata e, come primo segno del successo che andava inseguendo, finisce sulla copertina del settimanale "Oui".
A diciannove anni si sposa con il musicista rock Freddy Moore, dal quale però si separa nel 1985 non prima di essersi invischiata con lui
in storie di droga, dopo di che, il 21 novembre 1987 si sposa per la seconda volta, a Las Vegas in Nevada, con il celebre attore
Bruce Willis, suscitando enorme scalpore per via della fama di entrambi i personaggi.
Dal matrimonio con Bruce Willis, durato ben undici anni, sono nate tre figlie: Rumer Glen nel 1988, Scout Larue nel 1991 e Tullulah Bell nel 1994.
Nell'agosto del 1991, sulla copertina di "Vanity fair", Demi Moore appare completamente nuda, incinta di 8 mesi, mentre pochi mesi dopo
aver partorito, sulla copertina di "Esquire", appare nuda fra le rose.
I film a cui ha partecipato Demi Moore, sono innumerevoli ed in alcuni pagata in modo principesco: undici milioni di dollari per "Soldato
Jane" (1997), dodici milioni e mezzo l'anno prima, per "Striptease".
Tra le sue migliori performance ""Ghost"con Whoopi Goldberg, "Proposta indecente" del 1993 con Robert Redford e "Rivelazioni" (1994) con Michael Douglas,
"Codice d'onore" (con
Tom Cruise,
Cuba Gooding e
Jack Nicholson) e "Passion of Mind" (1999).
Nel 1995 fonda una società di produzione, la "Moving Pictures" e, come produttrice nel 1997 firma il divertente "Austin Powers: il
controspione" (che vede nel cast Heather Graham e Elizabeth Hurley) e, due anni dopo, visto il precedente successo, firma "Austin Powers:
la spia che ci provava".
Il suo percorso è segnato da una curiosa svolta sul piano dell'immagine passando da un aspetto di donna dolce e indifesa della prima
versione (vedi Gost), a quello inquietante e tutto muscoli di "Soldato Jane", pellicola in cui arrivò a tagliarsi a zero la
capigliatura, anticipando un declino fisico che sembrava sembrava incombente, a causa di tre gravidanze, reinventarsi un corpo da "marine"
frutto di durissimi sacrifici.
Recentemente è tornata sugli schermi con l'attesissimo film "Charlie's Angels - Più che mai" al fianco delle tre belle attrici
Cameron Diaz, Drew Barrymore e Lucy Liu.
Dopo il divorzio con Bruce Willis, Demi Moore ha fatto coppia con Emilio Estevez per quasi tre anni ed attualmente è sposata con l'attore
Ashton Kutcher, di 16 anni più giovane.
Inizialmente questo amore non poté essere confessato a causa dell'enorme differenza d'età fra i due, ma fu proprio lei ad uscire allo
scoperto dichiarando pubblica la relazione con un monologo effettuato il 19 marzo 2005 al Saturday Night Live.
Demi Moore continua a lavorare su set di buoni film ed ha iniziato anche l'attività di doppiatrice.
Negli ultimi anni è uscito l'attesissimo film "Charlie's Angels - Più che mai"(2003) al fianco delle tre belle attrici Cameron Diaz, Drew Barrymore e Lucy Liu.
"Half Light", regia di Craig Rosenberg (2006)
"Bobby", regia di Emilio Estevez (2006) con Anthony Hopkins e Sharon Stone
"Mr. Brooks", regia di Bruce A. Evans (2007)
"Un colpo perfetto" (Flawless), regia di Michael Radford (2007)
"The Joneses", regia di Derrick Borte (2009)
"Bunraku", regia di Guy Moshe (2009)
"Happy Tears", regia di Mitchell Lichtenstein (2009)