Claudio Bisio biografia
Storia di Claudio Bisio
Claudio Bisio, attore e show-man, nasce a Novi Ligure (Alessandria) il 19 marzo 1957.
A Milano. dove si è trasferito con la famiglia, compie gli studi che non conclude, coinvolto dalla politica e dalla confusione delle contestazioni giovanili post-68, si dedica alle arti marziali ed è quasi cintura nera di Karatè, quando riceve la chiamata al servizio militare obbligatorio che lo condurrà a Macomer, in Sardegna.
Con il rientro a Milano, prende la decisione di girare il mondo per trovare la sua strada.
Con la decisione di impostare la sua carriera sul teatro si
diploma alla Civica Scuola d'Arte Drammatica del Piccolo Teatro di
Milano, per l'ammissione alla quale, porta un brano tratto da "Look back in
anger" di Osborne e canta al pianoforte "Vedrai vedrai" di Luigi Tenco.
Il debutto è nel 1981 con "Amor giovane, amor vecchio", con "Antigone"
di Sofocle, con "La mosca", per continuare con la compagnia del Teatro
dell'Elfo dove inizia il sodalizio con Gabriele Salvatores che gli
affiderà anche una parte nel film "Sogno di una notte d'estate"
(1983) da lui diretta, con la partecipazione di Flavio Bucci, Erika Blanc, Luca Barbareschi,
Alessandro Haber e la cantante Gianna Nannini.
Con questi colleghi nasce una profonda amicizia che li accompagnerà
quando lavorano, gomito a gomito, sul palcoscenico nel "Nemico
di classe", "Amanti", "Comedians", "Ubu re" e "Cid", e che lo
convinceranno ad usare la macchina da presa con i
cortometraggi "Film Fetore", "Beneath the death" e "Incubi catodici".
In coppia con l'attore Antonio Catania, Claudio Bisio si esibisce al mitico Derby di Milano,
mentre la sua carriera si intreccia alternativamente fra palco e
set; sono di questo periodo "Black out" dei drammaturghi Edoardo
Erba e Roberto Traverso, "Un cm ogni 80 battiti", "Favola calda",
"Morte accidentale di un anarchico" di Fo ed i film "Scemo di guerra
(1985) di Risi, "I picari" (1987) di Mario Monicelli, "Strana
la vita" (1987) e "I cammelli" (1988) entrambi di Giuseppe Bertolucci.
Facendo parte di cast che contengono personaggi del
calibro di Bernard Blier, Monica Guerritore,
Diego
Abatantuono, Lina Sastri,
Amanda Sandrelli,
Massimo Venturiello, Paolo Rossi, oltre che i Maestri Nino Manfredi,
Enrico Montesano,
Giancarlo Giannini, Gassman, Claudio Bisio in pochi anni diventa un attore consumato, un maestro a sua volta.
Vero e proprio padrone di casa in un altro storico locale del
cabaret italiano, lo Zelig, Bisio fatica a farsi strada in
televisione, dove fra il 1988 e il 1990 partecipa al programma "Una
notte all'Odeon", prima di entrare nel cast della serie televisiva "Zanzibar".
Il 1991 è un anno che lo lancia come stella di prima grandezza:
appare nel videoclip cult "Megu megun" di Fabrizio De Andrè, canta
la canzone "Rapput" e, diretto da Salvatores, rivela la sua grande
preparazione artistica nel film "Mediterraneo" (1991), film che
vince il premio Oscar come miglior film Straniero del 91, tre David di Donatello ed un Nastro D'argento.
Dopo aver dimostrato di essere uno straordinario attore, sostenendo
altri ruoli nei film "Puerto Escondido(1992) e "Sud" (1993), con la
regia di Salvatores, continuando a furoreggiare in teatro con "Le
nuove mirabolanti avventure di Walter Ego", "Tersa Repubblica", "Gritistizz"
e "Random" pur mantenendo alto il suo profilo televisivo con "Cielito
lindo" e "Striscia la notizia", il nostro poliedrico Claudio Bisio
dimostra di essere anche un ottimo scrittore comico firmando
"Romanzo d'appendicite", "La toga di Sara", "Quella vacca di Nonna
Papera" e "Prima comunella poi comunismo".
Testimonial della Mayò, dell'Eni, di Seat Pagine gialle, Bisio passa di successo
in successo nel cinema, senza abbandonare né il teatro né la televisione.
Dall'incontro con l'autore francese Daniel Pennac nascerà "Monsieur
Malaussène", mentre per le Reti Mediaset sarà il conduttore de
"Facciamo cabaret", "Mai dire gol", "Teatro 18", "Le iene show", ma
principalmente dell'edizione televisiva di "Zelig", che poi si
protrarrà con "Zelig Off" e "Zelig Circus", accanto alle
simpatiche
Michelle Hunziker e
Vanessa Incontrada.
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Infaticabile, nel 2000 è ancora sul palco con "La buona novella",
"Appunti di viaggio", "I bambini sono di sinistra", "Grazie" e
"Coèsi se vi pare", spettacolo a cavallo fra musica e cabaret
scritto in collaborazione con la band Elio e le Storie Tese.
Al cinema, viene affiancato da
Stefania Rocca e il premio Oscar Ernest Borgnine nel noir "La
cura del gorilla" (2005) di Carlo A.Sigon, e da
Christian De
Sica e
Fabio De
Luigi in "Natale a New York" (2006) di Neri Parenti, senza
trascurare il lavoro di doppiatore per i film d'animazione "Atlantis"
(2001), "L'era glaciale" (2002) e il suo sequel, "Terkel "(2006).
Il 2007 per Claudio Bisio è l'anno di "Amore, bugie e calcetto" di
Luca Lucini, poi di "Manuale d'amore 2" (capitoli successivi) in cui Bisio è il dj-narratore.