Barbora Bobulova biografia
Storia di Barbora Bobulova
Barbora Bobulova è nata a Martin, Slovacchia nel 1974 ed ha cominciato a recitare quando aveva dodici anni in un film televisivo.
Incoraggiata dalla famiglia continua a recitare e, due anni dopo, esordisce sul grande schermo come protagonista di "Vlakari" (I pendolari) di Jurai Lihost, che viene presentato al Festival di Giffoni.
Conclusi gli studi, frequenta l'Accademia d'Arte Drammatica di Bratislava e nel corso di quei quattro anni recita in teatro testi classici, da Shakespeare a Checov a Garcia Lorca.
Nel 1995 la direttrice di casting Fabiola Banzi, "scopre" la giovane Barbora Bobulova e la propone per il film di Claudio Sestrieri "Infiltrato" e, l'anno dopo, l'attrice resta in Italia per il film di Marco Bellocchio "Il principe di Homburg".
Nel frattempo la Bobulova vince una borsa di studio per frequentare una scuola di teatro a New York e vi si trasferisce preferendo gli Stati Uniti alle proposte dei registi italiani.
L'esperienza americana non è delle più felici e la Bobulova lascia la scuola dopo neanche un semestre, rimanendo comunque a New York dove lavora come cameriera.
Nel 1996 "Il principe di Homburg" vince il festival di Cannes, la Bobulova torna in Europa e, ricercata da registi famosi, è protagonista del film "Ecco fatto" ed appare in diverse produzioni televisive, la più famosa delle quali è certamente la fiction "Maria Josè, l'ultima regina" nel 2001 di Carlo Lizzani: nel ruolo dell’ultima regina d’Italia.
La Bobulova dimostra un garbo e una classe veramente rari, uniti a una raffinata bellezza e a un’intensità recitativa che solo poche grandi attrici hanno.
Nel 2003, Paolo Franch, esordiente alla regia, le affida il ruolo di protagonista nel film "La spettatrice".
Nel 2004 Barbora Bobulova è protagonista in "Tartarughe sul dorso" dell’esordiente Stefano Pasetto e recita a fianco di Margherita Buy e Francesca Neri ne "Il siero della vanità".
Nel 2005 vince il Globo D'oro ed il David di Donatello come migliore protagonista femminile in
"
Cuore sacro" di Ferzan Ozpetek ed è ancora protagonista in "Anche libero va bene", mentre è diretta da
Michele Placido, a fianco di
Stefano Accorsi in "Ovunque sei".
Le ultime realizzazioni che mettono in evidenza la capacita di Barbora Bobulova di entrare e far vivere i personaggi più diversi sono: "...Spendo soldi che non ho" di Daniela Ceselli nel 2005, "Anche libero va bene" di Kim Rossi Stuart.
A fianco di
Fabio Volo, sarà una moglie che vuole diventare madre ricorrendo alla fecondazione assistita, ne "Manuale d'amore 2 – Capitoli successivi" (2007) di Giovanni Veronesi.
Attraverso l'interpretazione dei personaggi più diversi, Barbora Bobulova, è diventa una perfetta interprete buffa o malinconica, in ogni caso sempre credibile.