Anthony Hopkins biografia
Storia di Anthony Hopkins
Anthony Hopkins, uno degli attori più attivi di Hollywood, è nato a Port Talbot nel Galles il 31 Dicembre 1937.
Dopo anni sfortunati presso la Cowbridge Grammar Schoolsceglie dove si considera e si comporta da "deficiente, pidocchioso e antisociale", scoprendo poi di essere semplicemente dislessico, si iscrive alla Royal Welsh College of Music and Drama di Cardiff per studiare pianoforte.
Finalmente Anthony Hopkins si trova nell'ambiente che gli è più consono e diventa un virtuoso del pianoforte, ma subendo l'influenza dell'ambiente teatrale e dell'amicizia con Richard Burton, nel 1963, a 26 anni, entra nel Phoenix Theatre di Leicester per studiare recitazione.
Due anni dopo, al National Theatre, dove è stato ammesso per le sue doti di interprete dalla sua determinazione e dalla sorprendente memoria, ha la splendida occasione di sostituire Laurence Olivier in un dramma di Strindberg.
La sua carriera cinematografica inizia con un film per la TV "A Flea in Her Ear " nel 1967.
L'anno dopo è l'anno del suo primo matrimonio, durato solo quattro anni, con l'attrice Petronella Barker, dalla quale avrà la sua unica figlia, la musicista Abigail Hopkins. Negli anni '70, a fianco della sua seconda moglie Jennifer Ann Lynton, che era la sua segretaria e che ha sposato nel 1973, decide di dare un taglio alla vita sregolata da vero gallese, alcolista cronico e smette di bere.
Dopo il primo film che lo ha fatto conoscere, "Il leone d'inverno", Anthony Hopkins, interpreta moltissimi telefilm e, nella televisione inglese, ottiene un successo strepitoso nell'adattamento dell'"Otello" e del "Il gobbo di Notre Dame" nei due ruoli principali.
Negli anni '80 interpreta qualche film davvero rimarchevole, come "The elephant man" del 1980, ed "Il Bounty" del 1984.
Anthony Hopkins lavora in Italia nel 1985, nel ruolo di Galeazzo Ciano in "Io e il Duce" e nel 1987, ottiene il successo di critica e pubblico nelle pellicole "84 Charing Cross Road" e "Amore e rabbia" di Mike Newell, fino all'enorme successo de "Il silenzio degli innocenti" dove copre il difficile ruolo dello psicanalista cannibale Hannibal Lecter a fianco della sempre più brava Jodie Foster guadagnando meritatamente l'Oscar.
Da questo primo successo, per Anthony Hopkins si aprono le porte del grande cinema, i migliori registi gli propongono i ruoli più diversi, attraverso i quali Hopkins può sfoggiare la sua grande capacità camaleontica di interpretare personaggi di ogni tipo, sa essere crudele o dolcissimo, geniale o ottuso, pieno di verve o di una saggia pacatezza. L'attore riversa nei suoi personaggi la grande sensibilità che lo caratterizza, pur essendo considerato un poco asociale per il suo carattere turbolento.
Naturalmente adora i suoi due pianoforti, adora Chopin, adora guardare le stelle con un bellissimo telescopio, adora passeggiare in riva all'oceano.
Negli anni '90 Hopkins lavora con i più acclamati registi di Hollywood dando vita ai personaggi più diversi: un marito angosciato in "Ore disperate", un gentleman inglese in "Casa Howard" (1992) di James Ivory, maggiordomo impeccabile in "Quel che resta del giorno" (1993) sempre di Ivory a fianco della grande Emma Thompson che gli vale la nomination all'Oscar e un David di Donatello.
II solitario maggiordomo Stevens, che ripensa alla sua vita perfetta e impeccabile, solo, davanti ad una dichiarazione d'amore, secondo il pubblico è il ruolo più riuscito della sua carriera.
Seguono "Gli intrighi del potere" (altra nomination all'Oscar come attore protagonista), "Amistad" di Steven Spielberg, dove recita il ruolo di John Quincy Adams, ex presidente degli Stati Uniti , "La maschera di Zorro" (1998), "Vi presento Joe Black" (1998) e "Instinct – Istinto primordiale" (1999) tutti film di successo.
La saga del medico pazzo lo ricatturerà per il film "Hannibal" (2001) di Ridley Scott e gli anni del 2000 lo vedranno recitare in "Red Dragon" (2002) di Brett Ratner, ne "La macchia umana" (The Human Stain) del 2003 con accanto
la bellissima Nicole Kidman, "Venti di passione" con Brad Pitt; e "Amistad".
Alle soglie dei suoi magnifici settant'anni Anthony Hopkins è ancora un campione del cinema che continua a battere i suoi precedenti record di bravura e di benevolenza del pubblico.
Nel 2006 Anthony Hopkins continua a dare prova, ancora una volta, delle sue capacità recitative in "Tutti gli uomini del re" (2006) di Steven Zaillian e in "Bobby" di Emilio Estevez.
Instancabile, nel 2007 Hopkins lavora ne “Il caso Thomas Crawford” e ne “La leggenda di Beowulf” di Robert Zemeckis con la bella Angelina Jolie.
Anche regista, Anthony Hopkins firma la pellicola biografica "Dylan Thomas: Return Journey " nel lontano 1990 seguito nel 1996 da "August" e da "Slipstream" nel 2007, senza deludere le enormi aspettative che pubblico e critica avevano su di lui.
In effetti Anthony Hopkins non ha mai deluso, mai sottotono. Considerandolo sempre più bravo, il pubblico ha accolto con piacere ogni film che lo vedeva protagonista ma anche se appare in secondo piano, la sua presenza è la garanzia che il film sarà un film da vedere.
L'Attesissimo “King Lear”, in cui vestirà i panni del famoso re pazzo di Shakespeare è nelle sale cinematografiche nel 2010, diretto da Joshua Michael Stern.