Quo vado?
Quo Vado?
Titolo originale: Quo vado?
Nazione: Italia
Anno: 2016
Genere:
Commedia
Durata: 86 minuti
Regista: Gennaro Nunziante
Cast:
Checco Zalone, Eleonora Giovanardi, Sonia Bergamasco, Maurizio Micheli, Ludovica Modugno.
Trama
Checco è stato allevato dal padre con il mito del posto fisso.
A quasi 40 anni vive quella che ha sempre ritenuto essere la sua esistenza ideale: scapolo, servito e riverito dalla madre e dall'eterna
fidanzata che non ha alcuna intenzione di sposare, accasato presso i genitori, assunto a tempo indeterminato presso l'ufficio provinciale Caccia e pesca, dove il suo incarico consiste nel fare timbri comodamente seduto alla scrivania.
Ma le riforme arrivano anche per Checco e quella che abolisce le province lo coglie impreparato: il suo status di single relativamente giovane lo rende idoneo alla richiesta "volontaria" delle dimissioni, a fronte di una buonuscita contenuta.
Ma Checco, consigliato dal senatore che l'ha "sistemato", non cede alle richieste della "liquidatrice", la granitica dirigente Sironi e lei, al fine di liberarsene, lo spedisce in giro per tutta l'Italia, nelle sedi più disagiate e scomode.
Checco si adatta e non molla. Alla Sironi non resta che tentare un'ultima carta: mandare l'impiegato al Polo Nord, in mezzo alle nevi perenni e agli orsi bianchi.
Per fortuna al Polo c'è anche Valeria, una ricercatrice di grandi ideali e di larghe vedute che cambierà il destino del nostro eroe e gli farà scoprire i piaceri (e le responsabilità) di una vita civile.
Premi e Riconoscimenti
Il film è uscito da poco, ma non è difficile immaginare che avrà molti premi, oltre ad avere già battuto tutti gli incassi della storia del cinema italiano.
Commento
Checco Zalone è un personaggio davvero unico nel suo genere. La formula dei suoi film funziona perché Zalone fa quello che gli riesce bene, intrattenere il pubblico e compone canzoni quasi surreali che restano in mente.
Il grandissimo successo conferma il fatto che lo spettatore ha bisogno di evadere da questa società fatta di telegiornali catastrofici, di incomprensibili problemi dell'economia, dalle stragi, dalle immigrazioni e dal terrorismo.
Una cura anti depressione, insomma!
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