La giusta distanza
La giusta distanza
Titolo originale : La giusta distanza
Nazione: Italia
Genere:
Drammatico
Regista: Carlo Mazzacurati
Sceneggiatura: Doriana Leondeff, Carlo Mazzacurati, Claudio Piersanti
Durata: 01:46:00
Cast: Giovanni Capovilla, Ahmed Hafiene, Valentina Lodovini, Giuseppe Battiston, Stefano Scandaletti,
Fabrizio
Bentivoglio, Dario Cantarelli, Roberto Citran, Nicoletta Maragno, Ivano
Marescotti
Distribuzione: 01Distribution
Nei cinema dal 20 Ottobre 2007
Trama
Alle foci del Po, c'è un piccolo paese con poche case isolate nel paesaggio piatto e nebbioso, la vita scorre piuttosto noiosa, senza
novità.
Una novità, una bella novità, è l'apparizione in paese di Mara, una giovane maestra che, in attesa di partire per un lavoro in Brasile, ha
ottenuto la supplenza alla scuola elementare.
L'arrivo della graziosa maestra porta un poco di scompiglio e curiosità fra gli uomini del paese, che ne sono affascinati.
Il meccanico Hassan (Ahmed Hafiene), tunisino completamente "integrato", si innamora di lei e Giovanni (Giovanni Capovilla), diciottenne aspirante giornalista, che passa molto tempo ad aggiustare una vecchia motocicletta nell'officina di Hassan sono con Mara, i protagonisti principali della storia.
Giovanni, anche lui affascinato dalla maestrina e che a suo modo la
spia, scopre prima l'interesse voyatorista di Hassan e poi la relazione
che nasce fra i due, Hassan e Mara.
Ma un giorno qualsiasi come tanti altri, viene commesso un omicidio.
Hassan è subito sospettato e accusato dell'omicidio, rinchiuso in carcere si uccide, lasciando al giornalista in erba un biglietto in cui
si dichiara innocente.
Il giovane cronista, che ingannato dagli indizi ha creduto, anche lui
come gli altri, alla colpevolezza del tunisino, vuole far luce
sull'omicidio seguendo il consiglio del suo Direttore: per trovare la
verità è necessario mantenere la giusta distanza dagli avvenimenti,
specialmente se questi coinvolgono persone che ci sono vicine, perché i
sentimenti ci possono ingannare.
Commento
Ogni tanto dal cappello a cilindro dei registi italiani, salta fuori una
storia originale e bella, rimanendo attaccati alla realtà ed alla logica
di tutti i giorni.
I personaggi, quasi tutti, non solo i protagonisti, sono ben disegnati e
caratterizzati, anche se la storia prevede per loro solo poche scene.
Il regista ci fa vedere un nord-est abbagliante, magnificamente
fotografato da Luca Bigazzi, nel quale si nascondono solitudini,
rancori, violenze inespresse.
Parla anche di immigrazione, di lavoro in nero, della voglia di fuggire
da un delta inquinato come il fiume che lo forma.
"La giusta distanza" è il ritratto di un mondo malato, in cui forse è
inutile cercare colpevoli perché nessuno è innocente. Toccante il cammeo
della vecchia maestra del paese impazzita e dell'accenno dei sentimenti
che smuove nella gente a seconda del rapporto che questa gente ha avuto con lei.
Bello, da vedere anche se è un po' triste.
Mettendo a nudo la mancanza di coraggio, o forse di fantasia, di certo cinema italiano, che fatica a trovare una strada convincente tra ambizioni e necessità, tra mondo poetico e scorciatoie narrative, Mazzacurati ha il coraggio di scegliere ambientazioni e personaggi insoliti, di dirigere gli attori al meglio.
Premi e Riconoscimenti per il film "La giusta distanza" Nastro d'Argento al miglior soggetto, nove nomination per il David Di Donatello 2008.
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