L'aria salata
L'Aria salata
Titolo originale: L'Aria salata
Nazione: Italia
Anno: 2006
Genere:
Drammatico
Regista: Alessandro Angelini
Cast:
Giorgio Pasotti, Giorgio Colangeli, Michela Cescon, Katy Louise
Saunders.
Durata: 85'
Data di uscita: 05/01/2007
2007 - Miglior Produttore David di Donatello
2007 - Miglior Attore Non Protagonista David di Donatello a Giorgio Colangeli
2006 - Miglior interpretazione maschile Cinema alla Festa Internazionale di Roma a
Giorgio Colangeli
Trama
Fabio (Giorgio Pasotti) è un giovane educatore che lavora con passione e dedizione nel percorso di reinserimento dei detenuti nella società.
E' gentile e paziente con i carcerati, ma sa imporsi con fermezza quando questi vogliono da lui più di quanto permesso.
Un giorno, un collega gli affida il caso di un tizio che è appena stato
trasferito da un altro penitenziario: Luigi Sparti (Giorgio Colangeli),
un assassino, uomo dal carattere difficile, che i vent'anni di carcere
hanno contribuito ad indurire ulteriormente.
L'incontro inaspettato con quest'uomo, che è il padre sparito
improvvisamente dalla sua vita quando era bambino, costringe Fabio a
fare i conti con i fantasmi di un passato familiare rimosso, e a
scontrarsi con la sorella Cristina che non vorrebbe riaprire vecchie
ferite che mettano a repentaglio la tranquillità della loro vita attuale.
Commento
Incentrato sul rapporto padre-figlio, dai connotati drammatici, dove la cosa che più risalta è la differenza di posizione dei due protagonisti:padre e figlio.
Già è curiosa il capovolgimento di ruoli, nel film è il figlio che
dovrebbe educare il padre, ma questo padre che dovrebbe essere educato
si oppone con arroganza alla società che lo ha punito.
Il carcerato ammette la sua colpa, ammette di aver sbagliato ma è
convinto di aver pagato abbastanza e desidera la libertà e rivendica il
diritto a rifarsi una vita ad essere reintegrato nella società.
I due si rinfacciano le mancanze: il figlio l'assenza del padre e questo
il fatto che la famiglia lo abbia abbandonato.
Un film disperato, ma non eccessivo, è scritto linearmente con una
semplicità che permette allo spettatore di comprendere tutti i risvolti
di una storia che a primo acchito sembra senza misteri.
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L'aria salata, nel gergo carcerario, è il termine per definire l’ora
d’aria, a indicare l’impossibilità di respirare in pochi metri quadri di
cemento, viene sostituita del regista con quella che i protagonisti respirano in testa
e in coda al film su un viaggio in traghetto che segna una svolta nella loro vita.
Ottimo Giorgio Pasotti, in equilibrio con sentimento su registri
diversi, dall'offeso all'arreso all'emozionato, superbo Giorgio
Colangeli, giustamente premiato, riconosciuto fra i migliori interpreti italiani in circolazione.
Se vi piace questo genere, ve ne consiglio la visione.
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