Il discorso del Re
Il discorso del re
Titolo originale:The King's Speech
Nazione: Gran Bretagna/Australia
Anno: 2010
Genere:
Drammatico
Durata: 111 minuti
Regista: Tom Hooper
Cast:
Colin Firth, Geoffrey Rush, Helena Bonham Carter, Guy Pearce, Jennifer Ehle
Trama
Bertie, futuro Re Giorgio VI d'Inghilterra (
Colin Firth), successore del fratello Edoardo VIII (Guy Pearce) che lascia il trono per amore della bella Wallis Simpson, vive passioni e traumi a
causa della sua balbuzia nervosa.
L'Inghilterra è alle soglie della II Guerra Mondiale e ha bisogno disperato di un leader di carattere.
Considerandosi inadatto alla guida del Paese, il re affronta il suo handicap affidandosi alle cure poco ortodosse del terapista Lionel
Logue (
Geoffrey Rush) su suggerimento della moglie Elisabetta (
Helena Bonham Carter), futura Regina Madre.
Tra il Re e il terapista, superate le difficoltà iniziali, si instaura un legame indissolubile.
Sarà proprio grazie all'aiuto della sua famiglia, del governo, di Wiston Churchill e del suo terapista che il re, Colin Firth, vincerà le sue paure e terrà un discorso alla radio talmente forte da ispirare ed unire tutto il suo popolo.
Premi e Riconoscimenti
Il Discorso del re
vince ben tre Oscar nel 2011 come miglior film, regia, sceneggiatura originale e attore protagonista.
Si guadagna anche un
Nastro D'Argento, un
David di Donatello e
sei Bafta.
Commento
Il film è elegante, delicato nella sua ironia, in alcune scene malinconico, in altre fa ridere,
commuove e coinvolge lo spettatore con una grande maestria.
Tratto da una storia vera il film non ha mai una nota esagerata o stonata. E' un quadro, un dipinto concreto e sincero. Il merito è tutto degli attori e di un'incredibile regia.
Il discorso del Re potrebbe infatti sembrare il classico film ruffiano, creato per vincere premi ed accattivarsi la critica, ma la
bravura del regista
Tom Hooper sta nel non accentrare la trama e il racconto sul dramma personale di un "povero" re sfortunato, ma all'opposto, mostrando la sua forza, la sua arroganza iniziale, la sua irascibilità unita allo snobismo tipico della casa reale
inglese.
Le scene sono di forte impatto emotivo eppure non sono mai scontate. Ogni protagonista viene seguito nelle varie sequenze come se la
camera si insinuasse nella mente e nell'emotività di ogni singolo personaggio.
I tre attori principali sono impeccabili. Eccezionale nella sua interpretazione
Colin Firth che finalmente merita il successo con questo film dopo tanti anni di teatro e di dura gavetta non riconosciuta.
La riuscita della sua interpretazione sta proprio nella abilità di
Colin Firth di calibrare ogni azione, ogni gesto, ogni sguardo mostrando allo spettatore la grande cura e il lavoro che ha fatto proprio sul suo personaggio.
Firth utilizza in modo esperto e sapiente il suo corpo, ingobbito e quasi goffo, per rendere in pieno la timidezza e il senso di inadeguatezza del re.
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