Biografia e vita di Zocchi Giuseppe (Italia 1711- 1767)
L'incisore, disegnatore italiano
Giuseppe Zocchi nasce a Firenze nel 1711.
La sua famiglia è di origini modeste, tanto che l'artista entra a lavorare come decoratore di interni nella bottega di Ranieri del Pace per
avviarsi all'arte e avvicinarsi al successo.
Zocchi si guadagna i consensi del marchese Andrea Gerini. Sotto la sua protezione l'artista può permettersi di viaggiare a Venezia, Milano,
Bologna e Roma, occasioni per conoscere ed apprendere le nuove tendenze in ambito artistico ed appassionarsi al paesaggio e alla società
contemporanea.
Tra le sue opere, quella più nota è una serie di 25 vedute della città di Firenze e di 50 delle ville granducali e di luoghi nei dintorni di
Firenze, tutte opere a lui commissionate da Andrea Gerini e pubblicate a partire dal 1744.
Il successo è immediato sia in Italia che in tutta Europa.
L'artista ha uno stile che si rifà a quello del vedutismo veneziano.
La sua abilità è quella di rendere i suoi paesaggi limpidi, le architetture chiare e curate in ogni minimo dettaglio, tanto che ogni sua opera è documento prezioso della Firenze del Settecento.
Oltre ai paesaggi Zocchi realizza un importate affresco a lui commissionato da Gerini per decorare il palazzo di Via Ricasoli.
Dal 1749 l'artista si dedica anche al disegno di modelli per gli intarsi in pietre dure realizzati nell'Opificio con temi naturalistici.
I modelli per mosaici di pietre dure di Zocchi spaziano con garbata inventiva fra i soggetti alla moda nella cultura pittorica del tempo:
vedute di rovine più o meno fantastiche, paesaggi, temi allegorici e scene di costume.
Il rinnovato successo dei mosaici fiorentini fu probabilmente di spunto al marchese Carlo Ginori, fondatore della celebre manifattura di
porcellane di Doccia, per impiantarvi anche una produzione di intarsi di pietre policrome.
Anche questa sua attività riscuote grande successo tanto da avere in seguito importanti committenze, tra le quali quella dell'imperatore
asburgico e del Re di Prussia. Fino al 1760 si concentra sull'intarsio dei mobili.
Morì a Firenze nel 1767.